Maxifuga al Giro: 28 all'attacco, dentro Chaves, Henao e Ulissi. Vantaggio di quasi 3'
La sesta tappa del Giro d'Italia, partita da Caltanissetta e con l'arrivo previsto dopo 169 km sull'Etna, ha vissuto una prima ora a tutta velocità, con una media superiore ai 50 km/h. Diversi tentativi di attacco non hanno portato alla formazione di una fuga fino, grossomodo, al km 55.
Qui è infatti andato in avanscoperta un gruppo estremamente folto e qualificato. Ben 28 gli atleti all'attacco, ossia Chad Haga e Sam Ooomen del Team Sunweb, Mikaël Cherel, Nico Denz e Quentin Jauregui dell'AG2R La Mondiale, Marco Frapporti e Francesco Gavazzi dell'Androni Giocattoli-Sidermec, Domen Novak della Bahrain Merida, Giulio Ciccone e Alessandro Tonelli, Alessandro De Marchi del BMC Racing Team, Sébastien Reichenbach e Jérémy Roy della Groupama-FDJ, Ben Hermans e Rubén Plaza della Israel Cycling Academy, Esteban Chaves e Jack Haig della Mitchelton Scott, Dayer Quintana del Movistar Team, Ben O'Connor del Team Dimension Data, Joe Dombrowski del Team EF Education First-Drapac, Robert Gesink del Team LottoNL-Jumbo, David De la Cruz e Sergio Luis Henao del Team Sky, Niklas Eg della Trek-Segafredo, Manuele Mori, Jan Polanc e Diego Ulissi della UAE Team Emirates, Edoardo Zardini della Wilier Triestina-Selle Italia.
Bahrain e BMC decidono di iniziare a tirare in gruppo: dopo un momento iniziale in cui il gap tocca i 3'30", al traguardo volante di Piazza Armerina (km 61) il distacco del plotone è sceso a 2'50". In ogni caso si tratta di una situazione in continuo divenire e che può risultare importante per l'esito del Giro.