Shirin danza sulla sabbia di Koksijde
Gran duello a distanza nella quinta prova dell'X2O Trofee. Van Anrooij prende subito il comando e lo difende dagli attacchi di Van Empel, suo il Duinencross. Brand, terza oggi, rafforza la leadership nella generale
Dopo un ultimo lustro parecchio tormentato, finanziariamente e non solo, il Duinencross di Koksijde pare aver finalmente trovato pace grazie all'accordo con Golazo, organizzatore di diverse prove del calendario crossistico che da ora in avanti collaborerà con il comune per mantenere vivacemente in vita lo storico Duinencross, una delle gare sabbiose più prestigiose e con più storia alle spalle insieme a Zonhoven (si correrà tra soli tre giorni, l'otto gennaio). Da questa stagione Koksijde farà parte dell'X2O, ma il lustro di vincere qui rimarrà intatto rispetto ai tempi della Coppa del Mondo: una classica è pur sempre una classica e questo concetto non vale esclusivamente per il ciclismo su strada. Il percorso non è cambiato rispetto all'ultima edizione, le dune continuano a fare la voce grossa nel circuito, anche se la pioggia degli ultimi giorni le ha letteralmente annacquate, semplificando certi tratti del tracciato. Alla tecnica sulla sabbia bisognerà unire anche una potenza non trascurabile per poter affrontare efficacemente i tanti rettilinei erbosi presenti.
Il parterre tra le donne élite esplica bene quanto scritto riguardo il prestigio di Koksijde e infatti, seppur con l'assenza pesante di Puck Pieterse, al via del Duinencross troviamo una start list di assoluto livello, di come non se ne vedevano da mesi; oltre a Fem van Empel e Shirin van Anrooij, le due favoritissime della prova odierna, non fosse altro per quanto dimostrato sin qui nell'annata corrente, a contendersi il successo odierno vi saranno anche le solite Ceylin Del Carmen Alvarado, atleta che fa della tecnica di guida (nella sabbia e non solo) la propria dote di spicco, Denise Betsema, crossista che ha dato più volte in passato dimostrazione di avere nella superficie sabbiosa presente sulle dune di Koskijde il proprio terreno d'elezione, e Lucinda Brand, ciclista a tutto tondo capace nel 2021 di iscrivere il proprio nome nell'albo d'oro di tantissime corse ma non del Duinencross e che è dunque colei che in un certo senso deve più di tutte riempire il "buco” nel palmares. Oltre a loro cinque va prestata attenzione anche alla campionessa belga Sanne Cant, riposata più di altre dopo la pausa dicembrina, ad Annemarie Worst, sempre in grado di dir la sua anche per il podio in occasioni simili e capace nella passata stagione di imporsi su questo prestigioso traguardo, e Inge van der Heijden, compagna di Worst in 777 molto dotata sulla sabbia oltreché in gran forma, come palesato grazie al secondo posto di Zolder.
Fa inoltre ritorno in campo gara l'immensa Marianne Vos, campionessa del mondo in carica che inizia proprio oggi la rincorsa al Mondiale di Hoogerheide che si terrà esattamente tra un mese (4 e 5 febbraio) nella sua terra. Con una sportiva di tale spessore non si può mai dormire sonni tranquilli.
Un po' a sorpresa la partenza migliore insieme a quella di Van der Heijden è di Van Anrooij, solitamente in difficoltà a districarsi tra il traffico dei primi giri. Alle spalle della coppia olandese altre big dei Paesi Bassi, iniziando da Alvarado, Brand e Worst, e finendo con la coppia Jumbo-Visma Vos-Van Empel e con la solita Betsema, sempre affannata nel seguire le colleghe in avvio. Sulla prima duna del percorso (dopo il difficilissimo muro da affrontare a piedi) Shirin e Inge staccano subito tutte le altre ma la coppia si sfalda nel segmento successivo di sabbia, con la portacolori della Baloise che non ha difficoltà nel staccare l'avversaria, rapidamente riassorbita da un terzetto formato da Alvarado, Brand e Van Empel. La campionessa europea soffre alcuni passaggi caratteristici di Koksijde ma a livello di potenza è senz'altro la più forte al via. Dietro al quartetto che transita sul traguardo con un passivo di 10" da Van Anrooij (Brand prende 10" di bonus, Alvarado 5") il gruppo è un po' più sfaldato, guidato da una rimontante Betsema mentre la campionessa del mondo inizia a soffrire.
Van der Heijden cala con il susseguirsi dei passaggi sulla sabbia e sembra sempre più scarica, ma anche Ceylin e Lucinda faticano a reggere il confronto con Fem, alla quale basta un solo passaggio più pulito del solito per staccarle entrambe nella seconda tornata e riavvicinarsi alla battistrada. Shirin però, a differenza della coetanea, non commette praticamente nessuna sbavatura a livello tecnico e guadagna in quasi ogni segmento sabbioso, rendendo così complicatissima la rincorsa di una Van Empel che deve fare quasi completo affidamento sulle proprie gambe e non è aiutata dalla guida, pur ottima, del mezzo. Alle spalle delle due giovanissime Brand stacca Alvarado, avviandosi verso l'ennesimo podio di Natale e continuando ad espandere il proprio margine in chiave classifica generale.
Anche nel terzo giro le sensazioni destate dalle protagoniste sono le stesse delle tornate precedenti: a Fem basta poco per avvicinarsi a Shirin e dar l'impressione di rifarsi sotto, ma la portacolori della Baloise è nel complesso più veloce e restituisce con gli interessi ciò che la campionessa europea gli recupera in qualche passaggio specifico; in altre parole, il ritmo gara di Van Anrooij è inimitabile, ma le fiammate di Van Empel permettono all'atleta Jumbo di continuare a sognare. A due round dal termine 15" separano la battistrada dalla sua inseguitrice, mentre Brand è a quasi 45", con discreto margine su Alvarado.
Nel duello fra Fem e Shirin si aggiunge una nuova variante nel corso del quarto round: le doppiate. Atlete che possono continuare a correre finché non vengono fermate dalla giuria (la norma che regola questa procedura si è tuttavia già dimostrata sbagliata in svariate occasioni in passato e necessiterebbe di una rivisitazione) ostacolano in particolare la battistrada nell'imbocco della lunga duna di ritorno, facendole perdere minimo 5" nei confronti di Van Empel, bravissima nei segmenti in salita ma decisamente in difficoltà quando la strada scende e sotto le ruote c'è la sabbia. Shirin comunque reagisce dimostrando gran carattere, un'altra atleta sarebbe probabilmente saltata di testa, e riesce a riallontanare nuovamente la campionessa europea. Al suono della campana il distacco tra le due è di 11", ma il margine sembra rassicurante per la dominante Van Anrooij.
Dietro ad Alvarado, la quale continua a veleggiare in quarta posizione, lontana sia dal terzo posto di Brand che dal quinto di Betsema, sono la stessa Denise e l'iridata Vos a staccare la concorrenza. Sanne Cant cresce con lo scorrere dei minuti e si riporta sulla connazionale Laura Verdonschot, crossista che sa esaltarsi solo in tracciati sabbiosi, e stacca Worst, nuovamente in difficoltà nel finale dopo la buona parentesi di Herentals. L'ultima tornata non regala novità nella lotta per il successo; Shirin continua nella sua perfezione e Fem nella sua potenza che però non è sufficiente a sconfiggere la connazionale e ormai storica rivale.
Van Anrooij giunge a braccia alzate sul traguardo del Duinencross e conserva l'ottima percentuale di vittorie su corse disputate nel periodo natalizio, ora pari all'80%: prima a Mol, Gavere, Loenhout e Koksijde, seconda a Diegem; la condizione è davvero ottima proprio nel momento in cui più serve. Van Empel chiude in seconda piazza a 15" dalla trionfatrice, ma può comunque guardare con positività al Zonhoven, al campionato nazionale di Zaltbommel e al Mondiale di Hoogerheide nella consapevolezza di esser la favorita numero uno. Sul podio, a 1'10", sale anche Brand, la quale rafforza ulteriormente la leadership dell'X2O. La sua più diretta inseguitrice diventa ora Alvarado, oggi quarta a 1'53", ma distante ben 1'17" da Lucinda nella generale. Crolla definitivamente Betsema, completamente distrutta dal susseguirsi di corse, che conclude sesta a 2'28", battuta anche da Vos, quinta a 2'18". La campionessa del mondo può esser felice: non era semplice al rientro finire in top five contro questa concorrenza, soprattutto su un percorso tecnico come Koksijde e farlo dopo una prova tutta in crescendo infonde ulteriore fiducia in vista dei grandi obiettivi stagionale, il Campionato del Mondo su tutti. Interrompono la striscia olandese due belghe, Sanne Cant, settima a 2'55", anche per lei gran finale di corsa, e Laura Verdonschot, ottava a 3'17". Ai margini della top ten una scarica Worst, nona a 3'31", e una deludente Van der Heijden, crollata dopo la gran partenza. Per lei decimo posto a 3'57".