De Marchi e Clarke devastati e Pedersen si sente in colpa
Il danese ha trionfato nella sesta tappa del Giro togliendo di fatto l'impresa dalla portata dei due fuggitivi di giornata
Ecco le dichiarazioni post-gara di alcuni dei protagonisti di questa sesta tappa del Giro d’Italia
Mads Pedersen: “Aver vinto in tutti e tre i Grandi Giri è speciale”
“È stata una giornata breve ma durissima. Mi dispiace molto per quelli che sono caduti, è stata una settimana difficile per tutti e per questo non credevo avremmo ripreso i fuggitivi, ma ce l'abbiamo fatta e onestamente mi sento anche un po' in colpa se penso a loro. Credo sia stata una tappa bellissima da guardare. Mi piace quando le giornate sono toste e le volate sono così, dopo aver spinto tutto il giorno. Per me è davvero speciale avercela fatta finalmente anche in Italia perché così ho vinto in tutti e tre i Grandi Giri”.
Alessandro De Marchi: “Ho saltato un cambio alla fine ma era l'unico modo per cercare la vittoria”.
“In due era un po' un azzardo, ma è mancato veramente poco ed era l'unica cosa da fare, sperando di avere le gambe sufficienti. Clarke era più veloce di me, volevo provare a vincere e giocarmi tutto, provando per la prima volta in carriera a non dare un cambio. Mi dispiace, ma fare secondo non era sufficiente e ho dovuto fare questo gioco, non c'era alternativa. Mi serviva che partisse lungo per poi cercare di scavalcarlo alla fine".
Simon Clark: “Mancare l'obiettivo dopo tutto questo sacrificio e dopo esserci andato così vicino è devastante”.
“Essere ripreso così vicino all'arrivo fa davvero male. Abbiamo fatto un gran lavoro con Alessandro, facciamo tanti sacrifici per questo lavoro ed è devastante mancare l'obiettivo per così poco. De Marchi ha saltato un cambio? Ha fatto tutto quello che poteva, non posso rimproverargli nulla, senza di lui non sarei arrivato così vicino. Ad un certo punto ci vuole anche un po' di fortuna. Era una tappa destinata alla volata ma non bisogna sempre regalarle così facilmente, oggi ci abbiamo provato e ci siamo andati vicini”.
Jonathan Milan: “Avevo un po' di stanchezza nelle gambe. Non mi accontento dei secondi posti”.
“Sono contento di riuscire a portare a casa questi risultati, per me e per la squadra che anche oggi ha tirato fino alla fine. Ho cercato di gestirmi al meglio nelle salite per fare la miglior volata possibile considerata un po' di stanchezza delle gambe. Non mi accontento anche se i secondi posti sono comunque dei buoni risultati. Spero di poter combattere fino alla fine per poter mantenere questa maglia. Forse nel finale sono stato un dente troppo agile, ho dato comunque tutto”.
Pascal Ackermann: “Oggi ho dimostrato di essere il più veloce. Peccato, mi serviva un altro uomo”.
“Dovevamo supportare i nostri corridori della classifica generale e per questo credo che ci sia mancato un uomo. Peccato, perché penso di aver dimostrato di essere il più veloce oggi. Avremo comunque altre opportunità. Domani è una giornata molto dura, tuttavia il giorno dopo ci sarà un altro sprint ed io devo cogliere ogni opportunità perché non è facile vincere tappe qui. Voglio davvero vincere, quindi continuo a lottare. La forma? Penso di aver dimostrato che le mie gambe sono davvero buone”.
Remco Evenepoel: “Il dolore è solo superficiale, non credo di avere problemi nei prossimi giorni”
“Quella di oggi è stata una tappa decisamente veloce. Noi ci siamo sempre mantenuti bene in avanti in discesa ed alla fine siamo arrivati sani e salvi, e questo è fantastico. Sento ancora la gamba rigida, tuttavia non credo di avere risentimenti nei prossimi giorni perché il dolore è solo superficiale. La giornata di oggi, in generale, mi ha aiutato".