Successo di Arnaud Dèmare su De Lie, Meeus e Penhoët in un finale caotico alla Paris-Bourges ©Ligue Nationale de Cyclisme
Professionisti

Arnaud batte Arnaud, Démare precede De Lie alla Paris-Bourges

Seconda vittoria in pochi giorni per l'Arkéa con il suo nuovo sprinter, che ha la meglio sul belga della Lotto al colpo di reni in un arrivo tiratissimo. Completa il podio Jordi Meeus

05.10.2023 16:44

Tutti aspettavano ancora De Lie, ma alla Paris-Bourges ad esultare è l'Arnaud più esperto. Dopo il successo al Tour de Vendée di domenica, Démare centra la seconda vittoria in pochi giorni per l'Arkéa Samsic, con cui sta finalmente rompendo il ghiaccio dopo il trasferimento di agosto. Si tratta della novantacinquesima vittoria in carriera per lo sprinter di Beauvais, che aggiunge al suo palmares una delle poche semiclassiche francesi per ruote veloci che non era ancora mai riuscito a vincere. Dopo i secondi posti del 2021 e del 2022, questa volta Démare ha avuto la meglio sullo stesso De Lie, che sale ancora sul podio per l'undecesima volta quest'anno in corse di un giorno (sette vittorie, quattro secondi posti). 

La fuga con Dries de Bondt (Alpecin Deceuninck), Enekoitz Azparren (Euskaltel Euskadi), Danny van der Tuuk (Equipo Kern Pharma) e Maximilien Juillard (Van Rysel-Roubaix Lille Métropole) costringe le squadre dei velocisti a impegnarsi forse più del previsto per andare a chiudere. Oltre alla Lotto Dstny del favorito De Lie, danno una grande mano all'inseguimento anche Bora Hansgrohe, Intermarché-Circus-Wanty e Arkéa Samsic. Ai -25 il vantaggio dei fuggitivi è ancora di 1'40", e scende per la prima volta sotto il minuto a poco meno di venti chilometri dal traguardo di Bourges.

Poco dopo Van Der Tuuk perde contatto, mentre De Bondt prova ad alimentare il più possibile il tentativo. Negli ultimi dieci chilometri il gruppo inizia a vedere il terzetto di testa, ma nel tratto successivo, caratterizzato da diverse rotonde, il distacco si mantiene costante, anche perché i gregari delle squadre dei velocisti sono sempre meno. Sono negli ultimi tre chilometri, all'ingresso nell'abitato di Bourges, la strada diventa molto favorevole all'inseguimento e i tre fuggitivi sono costretti a desistere.

Una volta completato l'inseguimento, è il Team Cofidis a prendere la situazione in mano, ma nell'ultimo chilometro non c'è un vero e proprio predominio di un treno sugli altri. Sono negli ultimi 300 riesce a fare la differenza il leadout di Danny van Poppel, che si porta sulla ruota il compagno Jordi Meeus. Il belga della Bora lancia il suo sprint insieme a De Lie, che nei primi metri sembra avere ancora lo spunto migliore di tutti. In una volata piatta però il Toro di Lescheret non riesce a fare la differenza in progressione come in un arrivo in salita, e nel photofinish a quattro ad avere la meglio è Arnaud Démare. Terzo posto per lo stesso Meeus, che precede  Paul Penhoët (Groupama FDJ). Completa la top five un po' a sorpresa Søren Kragh Andersen (Alpecin Deceuninck), che si è lanciato nello sprint pur non essendo un velocista puro. Sesto posto doloroso per Arne Marit (Intermarché-Circus-Wanty), che finisce a terra dopo il traguardo per la scodata di De Lie nel colpo di reni finale.

Results powered by FirstCycling.com

Quale sport per le atlete transgender? Il ciclismo risponde così
Scommesse sulle Olimpiadi e Ultimi Mondiali di Ciclismo