Quinn Simmons ai Mondiali di Harrogate 2019 © The Telegraph / PA
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The Ameriquinn Dream

Classe, talento e motivazioni non mancano a Quinn Simmons che sogna in grande dopo tre anni nel ciclismo che conta e dove ha già dimostrato di poter competere su più fronti. Il 2023 sarà l’anno della consacrazione?

11.12.2022 10:22

Che Quinn Simmons potesse diventare un crack del ciclismo mondiale lo si era capito il 26 settembre 2019 ai Mondiali su strada di Harrogate. In terra d’Albione l’allora diciottenne statunitense nella corsa riservata agli juniores vinse la medaglia d’oro grazie ad un’azione solitaria partita a poco più di 30 km dall’arrivo. La nazionale italiana in prima persona cercò di organizzare l’inseguimento ma alla fine Simmons, avvolto nei metri finali dalla bandiera a stelle e strisce, colse la vittoria più prestigiosa di una carriera in rampa di lancio. Il ragazzone di Durango tagliò il traguardo tra due ali di folla festante, lasciando a quasi un minuto Alessio Martinelli e poco più dietro il connazionale Magnus Sheffield, che conquistava la medaglia di bronzo regolando un gruppetto di quattro ciclisti ad oltre un minuto e mezzo di ritardo dal vincitore. Da segnalare che Simmons tre giorni prima nella prova a cronometro era arrivato quarto, mancando il podio per soli sette secondi.

Ed eccolo, Simmons, iniziare ancora diciottenne tra i professionisti la stagione 2020, per di più in una squadra WT, la Trek Segafredo. Un anno di ambientamento nel gotha del ciclismo mondiale, in un calendario rivoluzionato per colpa della pandemia. La sua prima stagione da pro vide quindi una prima fase dal 30 gennaio 2020, quando partecipò in Spagna al Trofeo Felanitx, al 3 marzo, quando corse Le Samyn in Belgio. I migliori risultati li colse durante il Tour de la Provence, quando arrivò decimo sia nella prima che nella quarta tappa. La seconda fase della stagione lo vide impegnato dal 5 agosto, quando riprese a correre al Giro di Polonia, fino al 30 Settembre, giorno in cui chiuse le fatiche del 2020 alla Freccia Vallone. Durante questa seconda parte di stagione ottenne un ottimo sesto posto alla Bretagne Classic – Ouest-France e sfiorò la sua prima vittoria da pro al Tour de Hongrie, quando si arrese soltanto ad Attila Valter nella quinta tappa sull’impegnativo arrivo in salita di Gyöngyös-Kékestető.

Il 2021 fu l’anno della prima vittoria da pro. Dopo una primavera in cui partecipò a due classiche monumento come Milano-Sanremo e Giro delle Fiandre, a luglio si impose nella terza tappa del Tour de Wallonie da Plombières ad Érezée, vincendo successivamente la breve corsa belga. Di quel 2021 ricordiamo anche un terzo posto nella diciannovesima tappa della Vuelta quando venne preceduto sul traguardo di Monforte de Lemos da Magnus Cort Nielsen e Rui Oliveira in un finale di tappa molto movimentato. Tra l’altro quella fu la prima partecipazione di Simmons in un GT.

Nel 2022 Simmons non ha vinto ma si è spesso fatto notare sia in corse di un giorno che in corse a tappe. Faceva subito notizia il settimo posto delle Strade Bianche, lo scorso 5 marzo. Quel giorno Simmons fu sempre nel vivo della corsa e nelle fasi conclusive fu protagonista di diversi attacchi tesi a scremare progressivamente il drappello dei migliori. Lo statunitense concluse la sua prova ad 1 minuto e 21 secondi di ritardo da Tadej Pogacar. La primavera continuò con la vittoria della classifica GPM sia alla Tirreno – Adriatico che al Giro di Svizzera. Dopo la partecipazione alla Vuelta nel 2021 Simmons prendeva il via al suo primo Tour de France entrando in almeno cinque fughe in altrettante tappe, ma fallendo sempre l’attimo giusto per giocarsi la vittoria di tappa. 

In un’intervista congiunta rilasciata recentemente a Cyclingnews e Velonews, Simmons ha dichiarato candidamente di essere consapevole di essere una promessa del ciclismo, ma allo stesso tempo di essere stufo di restare tale. Per lui è arrivato il momento di alzare l’asticella e di iniziare a vincere o quanto meno a competere per la vittoria. Il quarto anno alla Trek Segafredo sta per prendere il via e Simmons ripartirà con entusiasmo mettendo tra gli obbiettivi iniziali proprio quelle Strade Bianche dove vuole migliorarsi puntando al podio.

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Giuseppe Scarfone
Da sempre amico, amante e praticante del ciclismo, scrivo nel tempo libero per diletto e per passione.