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E l'ora della grande sfida infine arrivò: Tadej vs Remco, fuori i secondi!

Alla Liegi-Bastogne-Liegi i due fenomeni si scontreranno frontalmente dopo mesi d'attesa: Pogacar ed Evenepoel non si incontravano in gara dal Mondiale 2022. Tra i tanti outsider anche Giulio Ciccone può guardare al podio. Gli appuntamenti tv

22.04.2023 21:03

Sembra strano dirlo della Classica Monumento che più di tutte aveva vissuto negli ultimi anni (prima della rinascita ciclistica dei ‘20s) una svalutazione qualitativa imbarazzante, ma la Liegi-Bastogne-Liegi 2023 rischia di essere la corsa dell’anno. Anche più del clamoroso Giro delle Fiandre, esatto. Di sicuro è attesa come poche altre nelle ultime due-tre decadi, e il motivo è semplice: ci darà finalmente l'occasione di assistere a una sfida che aspettiamo da mesi, quella tra Tadej Pogacar e Remco Evenepoel. Ovvero tra i vincitori delle edizioni 2021 e 2022, i quali si sono incrociati l'ultima volta in corsa al Mondiale di Wollongong.

Partenza e arrivo a Liegi, 11 le côte disseminate lungo 258.1 km che avranno anche altri saliscendi, e in particolare concentrate negli ultimi 90 km: le tre decisive saranno la Redoute ai -34, la Forges ai -24 e la Roche-aux-Faucons ai -14; ma nessuno può escludere che la corsa si accenda anche ben prima, visti i protagonisti in gara.

Il percorso di avvicinamento dei duellanti alla Doyenne è stato antitetico: se lo sloveno ha spazzolato il campo ogni volta che ha potuto, incamerando nel sempre più possente palmarès primizie come Fiandre, Amstel Gold Race e Freccia Vallone (tutte classiche che ancora gli mancavano), il belga se ne è stato in disparte, saltando a pie' pari e con pervicace accuratezza tutte le corse in linea fin qui disputate in stagione e concedendosi solo una garetta a tappe al mese: San Juan in gennaio, UAE in febbraio, Catalunya in marzo. Nella prima ha fatto la gamba, nella seconda non ha vinto tappe (a parte la cronosquadre) ma in compenso si è preso la generale, nella terza ha conquistato due successi parziali ma in classifica si è dovuto arrendere a Primoz Roglic in un succoso antipasto del Giro d'Italia. 3 vittorie in totale per l'iridato.

L'altro di successi ne conta 12 in 18 giorni di gara, dato che alle succitate classiche vanno aggiunte tre tappe più la generale sia alla Vuelta a Andalucía che alla Parigi-Nizza (e in più ci mette anche la Jaén Paraiso Interior, prima affermazione stagionale in linea). Sulla carta non ci sarebbe storia, se dobbiamo essere sinceri. Ma si dà il caso che Remco in allenamento abbia appena strappato a Tadej il record di scalata della Redoute, per dire che il confronto in gara sarà più acceso che mai.

E tutto il resto? Intorno all'altissima aspettativa per la sfida tra i due fenomeni c'è poco da inventare: assenti Roglic (a segno nel 2020) ma anche un Jonas Vingegaard, la gran parte degli altri contendenti sono stati battuti da Pogacar tra Amstel e Freccia. Citiamo lo stesso quelli che potrebbero ambire a un posto sul podio (e ci aggiungiamo qualche nobile decaduto): Julian Alaphilippe, compagno di Remco in Soudal-Quick Step, Søren Kragh Andersen (Alpecin-Deceuninck), Tiesj Benoot (Jumbo-Visma), Tom Pidcock (INEOS Grenadiers), Maxim van Gils e Andreas Kron (Lotto Dstny), Aleksandr Vlasov e Jai Hindley (Bora-Hansgrohe), Mikel Landa (Bahrain-Victorious), Enric Mas (Movistar), Ben Healy (EF Education-EasyPost), Michael Woods (Israel-Premier Tech), Warren Barguil (Arkéa Samsic), David Gaudu (Groupama-FDJ), Benoît Cosnefroy (AG2R Citroën), Romain Bardet (DSM), Rui Costa (Intermarché-Circus-Wanty), Ion Izagirre (Cofidis), Mattias Skjelmose (Trek-Segafredo), Alexey Lutsenko (Astana Qazaqstan).

Quello italiano sarà il quarto contingente (con 14 effettivi) e vedrà come punte di diamante Giulio Ciccone (Trek), Andrea Bagioli (Soudal), Lorenzo Rota (Intermarché) e Matteo Sobrero (Jayco AlUla). Avrebbe potuto dare una mano a Pogacar Diego Ulissi (UAE Emirates), ma è stato costretto a dare forfait perché si è ammalato. Non sarebbe fantascienza ipotizzare che l'abruzzese della Trek, quinto alla Freccia Vallone, possa puntare al podio.

Liegi-Bastogne-Liegi 2023, la startlist completa

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Liegi-Bastogne-Liegi 2023, orari e dove vederla

Non ci sarà diretta integrale per la Doyenne che scatterà domani alle 10.30 da Liegi: la trasmissione comincerà invece solo alle 13 su Eurosport 1 ed Eurosport Streaming, mentre la tv di Stato si collegherà dalle 14.30 su RayPlay 2 per poi spostare la diretta su Rai 2 dalle 15.40 alla fine.

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