Al Tour de l'Ardèche vince Pikulik, ma bisogna parlare di sicurezza
La polacca vince anche la terza tappa battendo Van Dam e Zanardi, mentre Drummond resta leader. Nuove controversie sul pericoloso finale di ieri e su un tratto di traffico aperto nella tappa di oggi
Daria Pikulik vince la terza tappa del Tour Cycliste Féminin International de l'Ardèche, la sua seconda personale. La velocista polacca della Human Powered Health si è imposta ad Avignon, replicando il successo della prima tappa. Secondo posto per Sarah Van Dam (DNA Pro Cycling), con Silvia Zanardi (BePink) che chiude terza davanti a Nadia Quagliotto (Laboral Kutxa Fundación Euskadi). La maglia di leader rimane sulle spalle di Michaela Drummond (Farto-BTC Women's Cycling Team), vincitrice di ieri.
Domani le prime difficoltà altimetriche, nella tappa con arrivo a Hauterives in cui si affrontano diverse côte, mentre finora le problematiche per il gruppo sono state legate a questioni di sicurezza. Si parla ancora della caduta di ieri nel finale di Nîmes, che ha coinvolto diverse atlete lanciate allo sprint. Ne ha parlato in un post su Instagram Marit Raaijmakers, in gara con la Human Powered Health, che ha spiegato quanto è avvenuto all'ultima curva: "Il gruppo era più veloce delle auto e delle moto davanti. Il finale era in leggera discesa e siamo entrate negli ultimi 600 metri a 69 km/h. Non abbiamo avuto altra scelta che superare le vetture della direzione di corsa nelle ultime curve. La differenza di velocità era molto alta e lo spazio era ridottissimo. Per fortuna noi (della squadra) siamo arrivate senza infortuni seri, spero che anche le ragazze delle altre squadre stiano bene." Anche Maëlle Grossetête (FDJ-Suez) si è detta "stufa di questa mancanza di sicurezza in corsa."
Al pericoloso finale di ieri si è aggiunto quanto riportato oggi dal giornalista portoghese di Ciclismo Mundial Miguel Simões, che descrive una situazione molto simile a quella vissuta qualche mese fa al Tour de Pyrénées, altra corsa francese fortemente contestata per le scarse condizioni di sicurezza. "Un gruppo di atlete è stato coinvolto in una caduta dopo trenta chilometri, e non è riuscito a rientrare. L'organizzazione ha aperto la strada e le cicliste si sono trovate in mezzo al traffico, a un certo punto anche in fila in mezzo a due camion, è inammissibile", si legge nel suo tweet. Al momento nessuna atleta coinvolta ha dato ulteriori dettagli sulla vicenda, ma la sensazione è che la sicurezza in corsa continuerà ad essere al centro della discussione nei prossimi giorni, sperando che non ci siano altre situazioni critiche.