Narváez non si accontenta, in Austria non ha rivali
Il granatiere è sempre più leader dell'Österreich-Rundfahrt: seconda vittoria di fila, oggi battuto il giovane eritreo Hagos Berhe. Sobrero, Covi, Formolo e Vergallito sono in top 15 della generale
La terza frazione del Tour of Austria 2023 si è svolta da Sillian all'Alpendorf di St. Johann per 148.5 km. La fuga di giornata, composta da 11 corridori, ha preso il via dopo una dozzina di chilometri: era composta da Lukas Pöstlberger (Jayco AlUla), Samuele Rivi (EOLO-Kometa), Žiga Horvat (Hrinkow Advarics), Aljaž Jarc (Adria Mobil), Tobias Nolde (P&S Benotti), Samuel Tuka (Dukla Banska Bystrica), Cedric Pries (Leopard TOGT), Luca Dreßler (Lotto-Kern Haus), Szymon Tracz (Santic-Wibatech), Patryk Stosz (Voster ATS) e Maximilian Kabas (WSA KTM Graz p/b Leomo). Quest'ultimo, secondo nella classifica Gpm, era in cerca dei punti che poteva regalargli il Passo Hochtor, salita Hors Catégorie che supera i 2500 metri s.l.m. e di fatto la salita più dura dell'intera corsa a tappe.
Arrivata sulle prime rampe dell'Hoctor con quasi 3'30” di vantaggio, la fuga si è però frammentata e a restare al comando tutto solo è stato Pöstlberger, inseguito e poi raggiunto da Rivi.
Com'era prevedibile nel gruppo dei migliori è stata la INEOS Grenadiers del leader Jhonatan Narváez ad aumentare il ritmo e a staccare molti velocisti, su tutti Pascal Ackermann (UAE Emirates) e Gianni Vermeersch (Alpecin-Deceuninck), mettendo così il primato del proprio leader al riparo dai secondi che avrebbero potuto rosicchiargli costoro raccogliendo eventuali abbuoni. Gli unici fuggitivi a resistere al forcing sono stati proprio Rivi e Pöstlberger, che però sono stati raggiunti da Jonas Rapp (Hrinkow Advarics) e da Nick van der Lijke (Leopard).
Ai -4 dal Gpm Rapp ha preso margine transitando poi tutto solo sull'Horvat, e aggiundicandosi anche il Gpm di terza categoria posto in fondo al falsopiano che seguiva (Fuschertörl), cosa che gli permetterà di ripartire domani con la maglia bianca di migliore scalatore. Acquisito l'obiettivo l'azione del tedesco ha visibilmente perso vigore e al termine della discesa Pöstlberger ha abbandonato la compagnia di Van Der Lijke e Rivi per poi rientrare su di lui ai -25.
Il vantaggio sul gruppo dei migliori, che contava circa quaranta elementi, si attestava sui cinque minuti al termine della discesa, ma il lavoro della Alpecin ha ridotto il gap a poco più di 2' ai -20 e lo ha addirittura azzerato già ai -15. Il gruppo è quindi arrivato compatto sulla rampa che caratterizzava gli ultimi due chilometri. A circa 800 metri è partito l'attacco di Narváez, cui solo Welay Hagos Berhe (Jayco) ha potuto tenere la ruota senza mai impensierirlo, così l'ecuadoriano ha di nuovo alzato le braccia sul traguardo davanti al 21enne eritreo che ha centrato in ogni caso il primo risultato di rilievo dal passaggio al professionismo all'inizio dell'anno in corso. Alle spalle del duo di testa si sono piazzati Jesús David Peña (Jayco), George Bennett (UAE), e Jason Osborne (Alpecin).
La generale vede ora Narváez ancor più saldo in testa con 23” su Peña e 32” su Bennett e Osborne. Matteo Sobrero (Jayco) è sempre sesto a 35”, come Alessandro Covi (UAE), settimo, e Pavel Sivakov (Ineos), ottavo. Bene anche Davide Formolo (UAE), nono a 39” e Luca Vergallito (Alpecin-Deceuninck), quattordicesimo a 44”. Domani quarta e penultima frazione del Tour of Austria 2023, da Alpendorf a Steyr, 197km, altra tappa mossa con tre gpm non troppo insidiosi lungo il tragitto ma con uno strappo all'11% posto ai -13 dall'arrivo.