Riesebeek chi rise ultimo
Il neerlandese della Alpecin-Fenix vince la Dwars Door het Hageland con un attacco in solitaria sul compagno di squadra Gianni Vermeersch e Florian Sénéchal
Una corsa particolare, unica e bellissima. La Dwars Door het Hageland non sarà una gara molto conosciuta a livello internazionale ma è da sempre sinonimo di spettacolo ed imprevedibilità, e l'edizione 2022 non ha assolutamente eccezione. La corsa s'infiamma sin dai primi settori in sterrato, percorsi a folli velocità tra stradine di campagna, boschetti e strettissime curve grazie al lavoro di una scatenata Lotto-Soudal, con un ispiratissimo Tim Wellens. Dopo una serie interminabile di attacchi, forature e continui rimescolamenti di carte a sfruttare il momento perfetto è Oscar Riesebeek. Il 29enne della Alpecin-Fenix conquista così la prima vittoria di una carriera che l'ha visto mettersi in bella mostra nelle corse vallonate del nord e nelle recenti edizioni del Giro d'Italia, dove giunse secondo nella tappa di Gorizia nel 2021. La Alpecin-Fenix però non ha finito di gioire, grazie al secondo posto di Gianni Vermeersch, autore però di una tattica di gara quantomeno discutibile, che rischia di riportare sul compagno di squadra temibili avversari, su tutti Florian Sénéchal, terzo all'arrivo nonostante la ruota posteriore forata.
Per quanto riguarda il percorso di gara, la Dwars Door Het Hageland 2022 resta fedele al disegno delle ultime stagioni, e i 181,6 km con partenza da Aarschot ed arrivo a Diest presenteranno pochi cambiamenti rispetto alla passata edizione. La gara si snoda essenzialmente su due circuiti da ripetere diverse volte e costellati di tratti in sterrato, settori di pavé e tipici strappi, che rendono questa corsa una tra le più belle ed avvincenti tra le gare del nord.
Ma veniamo alla cronaca. Sin dalle primissime fasi di gara il ritmo si fa elevatissimo, con la battaglia per entrare nella fuga di giornata che si protrae per diversi chilometri, quando finalmente riescono ad andarsene in 5: si tratta di Jens Reynders (Sport Vlaanderen-Baloise), Thomas Joseph (Minerva Cycling), Simon Daniels (Geoftco-Dolcini Materiel-Velo.com), Ward Huybs (Baloise-Trek Lions) e Kobe Vanoverschelde (Tarteletto-Isorex). Il gruppo tuttavia, complici le strette stradine di campagna in cui si snoda la corsa, tiene sotto controllo la situazione concedendo poco margine al quintetto di attaccanti. Oltre ad un gruppo molto attento, trainato in blocco dalla Lotto-Soudal anche la sfortuna gioca a sfavore dei fuggitivi: forano infatti Vanoverschelde ed Huybs, con il gap che scende a soli 2’30 ad 80 km dal traguardo, all’inizio del secondo passaggio sul tecnico settore sterrato di Grootbroekstraat.
Proprio in corrispondenza di questo settore e del successivo di Demervallei, che costeggia interamente il fiume, in gruppo aumentano andatura e nervosismo, con uomini come Tim Wellens (Lotto-Soudal), Connor Swift (Arkéa Samsic) e Tom Devriendt (Intermarché-Wanty-Gobert) che provano a portare via un gruppetto. Terminata questa fase concitata la situazione torna ad essere relativamente tranquilla dietro, ma ormai il vantaggio dei 5 scende a soli 20” a 60 km dall’arrivo, con la Lotto-Soudal che torna a dirigere le operazioni con più tranquillità. La calma però dura ben poco, con Tim Wellens che rompe gli indugi sullo strappo di Grasbos, ma anche questo suo tentativo fallisce ben presto, mentre davanti resta da solo Reynders, che viene ripreso proprio in corrispondenza del passaggio sotto il traguardo della cittadella di Diest. Si entra così nel primo dei due giri finali, mentre Yves Lampaert (Quick-Step AlphaVynil) è vittima di una foratura in un momento delicato, proprio mentre un’altra accelerazione scuote il gruppo, ora forte solamente di una trentina di unità.
Ma lo sterrato non è finito, e nel suggestivo settore di Prinsenbos Tim Wellens ci prova per l’ennesima volta, riuscendo finalmente a selezionare un gruppetto con il compagno di squadra Florian Vermeersch (Lotto-Soudal), Fabio Van Den Bossche (Alpecin-Fenix) e Taco van der Hoorn (Intermarché-Wanty-Gobert). Nel quartetto di testa ci sono gambe e collaborazione, mentre dietro non si riesce a trovare un minimo di accordo, con Kaden Groves (BikeExchange-Jayco) che prova a lanciarsi all’inseguimento solitario ma fora, ed il vantaggio dei 4 lievita presto a 30”. Entrati negli ultimi 30 km la situazione cambia nuovamente per opera di Connor Swift che lavora a fondo per il compagno di squadra Clément Russo, riuscendo a recuperare metà dello svantaggio. Quando ormai il ricongiungimento sembra cosa fatta in gruppo ritorna l’anarchia, mentre Tim Merlier (Alpecin-Fenix) cade e viene tagliato fuori da un problema meccanico. Gli sforzi degli inseguitori sono tuttavia premiati a 15 km dalla conclusione, grazie soprattutto ad una imponente trenata di Yves Lampaert, che riporta tutti sugli attaccanti, proprio mentre il generoso Connor Swift cade e deve abbandonare le velleità odierne.
Prima dell’ultimo settore sterrato, quello di Demerdijk, ci prova in solitaria Oscar Riesebeek (Alpecin-Fenix), e mentre dietro ci si guarda pericolosamente il vantaggio dell’olandese sale a 25”. Nonostante il secco tentativo di Florian Sénéchal (Quick-Step AlphaVynil) sul Grasbos ed il successivo allungo dell’infinito Jens Reynders il vantaggio di Riesebeek non accenna a diminuire ai piedi del muro finale. Riesebeek soffre ma riesce ugualmente a tenere un vantaggio rassicurante, mentre dietro il compagno di squadra Gianni Vermeersch (Alpecin-Fenix) si lancia inspiegabilmente al suo inseguimento, portandosi dietro però tutti gli altri. Negli ultimi metri rischia di consumarsi la tragedia di squadra, ma fortunatamente la linea d’arrivo arriva presto, ed Oscar Riesebeek conquista la sua prima vittoria da professionista. Gianni Vermeersch giunge qualche metro dopo in seconda posizione, con Florian Sénéchal in terza piazza. Quarta posizione poi per San Van Tricht (Quick-Step AlphaVynil), quinto Loïc Vliegen (Intermarché-Wanty-Gobert), sesto Arnaud De Lie (Lotto-Soudal) e settimo Tom Devriendt (Intermarché-Wanty-Gobert). Ottavo posto poi per Piet Allegaert (Cofidis), con Clément Russo (Arkéa-Samsic) nono e il vincitore della passata edizione Rasmus Tiller (Uno-X) decimo.