Cassani a "Riunione Tecnica": «Milan è un gioiellino»
L'ex ct della Nazionale ospite della prima puntata della nuova trasmissione di Cicloweb: «Pogacar al Giro è una bella cosa, ma...»
Davide Cassani è stato il primo ospite di Riunione Tecnica, la nuova striscia in onda sui canali di Cicloweb il mercoledì, il giovedì e il venerdì a partire dalle 19. Dall'imminente Parigi-Roubaix al prossimo Giro, passando per il Grand Départ del prossimo Tour de France dall'Italia allo stato di forma del ciclismo italiano e dal tema della sicurezza, tanti sono stati i temi toccati con l'ex commissario tecnico della Nazionale italiana di ciclismo.
Cassani su Milan: «Abbiamo un gioiellino tra le mani»
«Sono quattro anni che dico che Milan sarebbe diventato tra i velocisti più forti al mondo e sono sicuro che crescerà ancora nei prossimi anni. I nostri ragazzi fanno un’attività più blanda rispetto ai loro parietà di altri Paesi e, per questo, arrivano più tardi a esprimere il loro massimo potenziale. Bravissimi il Cycling Team Friuli e Roberto Bressan, che stanno facendo un lavoro straordinario e che lo hanno fatto crescere nel modo giusto. Abbiamo un gioiellino per le mani, dobbiamo solo dargli il tempo di crescere. Credo anche sia nella squadra giusta per completare il suo percorso di crescita. Sono sicuro che nei prossimi anni diventerà un corridore in grado di vincere una Milano-Sanremo, una Gand-Wevelgem e, chissà, anche un Giro delle Fiandre o una Parigi-Roubaix. Oltre a lui, ci sono altri ragazzi che stanno crescendo, come Mozzato che è arrivato secondo al Giro delle Fiandre, ma anche ragazzi di 19-20 anni in giro per l’Europa. Dobbiamo solo avere la pazienza di aspettarli».
Una squadra World Tour italiana? Molto difficile, se non impossibile
«In Italia non si trova uno sponsor che abbia la possibilità di mettere non 15 o 20 milioni di euro, ma anche solo 7 o 8. I grandi sponsor, almeno in Italia, preferiscono investire sugli eventi che sulle squadre. Ho sempre detto che avrei creato una squadra solo se ci sarebbero state le condizioni per allestire un bel gruppo, in grado di essere competitivo. Non avendo trovato lo sponsor, non me la sono sentita. La possibilità che le squadre professionistiche italiane, anche non World Tour, aumentino è certamente positivo, ma il problema è che, quando la maggioranza di queste non riuscirà a partecipare al Giro d'Italia, sarà portata ad abbandonare l'attività, non potendo garantire ai propri sponsor un'adeguata visibilità. Una squadra World Tour, invece, parteciperebbe di diritto e non toglierebbe il posto a nessuno».
Il Grand Départ del Tour de France dall'Italia si avvicina
«In Emilia-Romagna stiamo puntando sui grandi eventi sportivi nell'ottica della promozione turistica e l'idea di portare il Tour de France nella nostra regione segue la stessa linea: è un evento straordinario, che porta grande visibilità e un indotto da 80-90 milioni di euro. Prima del Tour, nel 2019, abbiamo ospitato anche la Grande Partenza del Giro d'Italia, di cui ospitiamo ogni anno almeno un paio di tappe: sinceramente non capisco chi ci critica per aver portato il Tour de France in Italia e di “snobbare” il Giro».
Pogačar al Giro? Bellissimo, ma…
«Il fatto che Pogačar sia al via del prossimo Giro d'Italia è certamente una bella notizia, ma temo che sia troppo superiore a tutti gli altri. Lui e Vingegaard hanno scelto di affrontarsi solo al Tour de France; vederli prima uno contro l'altro sarebbe stato interessante. Anche l'assenza di Van Aert toglie pepe alla corsa, non per la classifica generale, ma per le tappe».
Troppo stress in gruppo: le cadute una naturale conseguenza
«C'è troppa tensione in gruppo: tutti i direttori sportivi urlano ai propri corridori, nello stesso momento, di stare davanti a tutti i costi. C'è poi la massima ricerca della prestazione, senza pensare alla sicurezza: anche su questo bisognerebbe farsi un bell'esame di coscienza».
Tanti altri i temi trattati con Cassani nel corso della trasmissione, anche grazie alle domande del pubblico. La puntata completa è disponibile sui nostri canali Facebook e YouTube.