Per Tadej è "una delle più belle giornate in carriera", Nairo fiducioso promette di riprovarci
Le dichiarazioni dopo la quindicesima tappa. Lo sloveno domina e si gode lo spettacolo nella tappa regina, Thomas non è brillante ma soddisfatto in ottica podio. Biermans cade in un burrone giù dal Mortirolo
Ecco le dichiarazioni di alcuni dei principali protagonisti della quindicesima tappa del Giro d'Italia 2024, l'attesissimo tappone da Manerba del Garda a Livigno, vinta oggi da Tadej Pogacar su Nairo Quintana e Georg Steinhauser.
Tadej Pogacar: “Una delle migliori giornate in carriera"
“È stata una delle giornate più belle della mia carriera. Il percorso mi piaceva e le salite mi si addicevano particolarmente. La squadra ha lavorato benissimo, avevamo già visto il finale di tappa lo scorso dicembre. Non è stato semplice controllare la fuga, poi negli ultimi 15 km ho dovuto dare tutto. Sono felice di essere riuscito a vincere la tappa regina, soprattutto qui a Livigno, che è uno dei miei posti preferiti.
Da ragazzino guardavo alla tv le battaglie tra Froome e Quintana al Tour, e mi arrabbiavo sempre con Quintana perché attaccava troppo tardi! Oggi però ha fatto una grande prestazione, così come Georg Steinhauser.”
Nairo Quintana: “Sto andando nella direzione giusta"
“Sento che sto andando nella giusta direzione, ed è questo l’importante. Questo risultato mi dà molta fiducia e motivazione per il resto del Giro e il resto della stagione. Noi della Movistar abbiamo già ottenuto una bella vittoria di tappa con Pelayo Sánchez nella prima settimana. Adesso siamo a caccia di un secondo successo, non ci accontentiamo, c’è una bellissima atmosfera in squadra e speriamo di poter ottenere altri buoni risultati”.
Geraint Thomas: “Non mi sentivo bene, ma ho comunque guadagnato sui rivali"
“Sapevamo che l'attacco di Pogacar sarebbe arrivato. La UAE ha tirato tutto il giorno per la vittoria di tappa, complimenti a loro, hanno dato tutto per questo risultato. Ad essere sincero, oggi non mi sono sono sentito al 100%. Non ero fiducioso sul risultato finale proprio perché non ho avuto buone sensazioni già da inizio tappa. Avevo in programma di seguire le ruote degli altri uomini di classifica, ma nessuno aveva la forza per inseguire. Superata la penultima salita mi sono sentito meglio, e sono comunque contento di aver guadagnato qualcosa su alcuni rivali per il podio.”
Jenthe Biermans: “Sono caduto in un burrone giù dal Mortirolo”
"Oggi è stata la caduta più grave della mia carriera. Ho calcolato male una curva durante la discesa del Mortirolo, e sono caduto in un burrone circa 30 metri sotto la strada. Quattro squadre sono subito venute a cercarmi, i primi ad arrivare sono stati Gianni Meersman e gli uomini dell'Intermarché-Wanty, li ringrazio. Ci sono stati attimi di panico, non riuscivo a muovermi e faticavo a parlare. Sono ruzzolato giù dal burrone e mi sono fermato contro un albero, ma la radiolina si è rotta nella caduta e la mia squadra non riusciva a trovarmi.
Quando sono risalito mi sono preso tempo per decidere se ripartire, alla fine ce l’ho fatta e ho aspettato l’ultimo gruppetto, sono arrivato al traguardo grazie all’aiuto degli altri corridori e al carattere. Ora farò controlli per escludere fratture: ho dolori all’anca, al fondoschiena e a un piede.”