Professionisti

Aru, Kittel, Kristoff, Landa & co.: il futuro è alle porte

27.07.2017 18:36

Sta per aprirsi il ciclomercato: tante le indiscrezioni e le trattative per una sessione che si annuncia esplosiva


Martedì 1 agosto aprirà ufficialmente la sessione del ciclomercato 2017-2018. Tanti, come d'abitudine, i nomi in ballo per cambiare casacca. Proviamo dunque a tracciare una panoramica squadra per squadra su quanto finora emerso tramite anticipazioni e indiscrezioni da parte di fonti o di colleghi e testate straniere.

AG2R La Mondiale
Dopo un eccellente mercato nella stagione passata (otto pedine con Naesen come miglior colpo), la compagine savoiarda rimarrà più tranquilla. Ma non starà di certo con le mani in mano, visto che un acquisto di peso è ormai prossimo. Dopo sei anni all'estero, Tony Gallopin sta per rientrare in patria: il ventinovenne è pronto così a rinforzare il reparto dei classicomani e quello degli uomini da grandi giri, dove sono ovviamente confermati Bardet e Latour. Chi invece potrebbe, e dovrebbe, lasciare risponde al nome di Domenico Pozzovivo. Oltre al neopro' Benoît Cosnefroy, che entra nel team a partire proprio dal 1 agosto, sono possibili come da tradizioni degli innesti dal vivaio della Chambéry. Altri due nomi sono stati accostati per quanto riguarda il settore del pavé e delle volate: si tratta del lussemburghese Jempy Drucker e del francese Clément Venturini, quest'ultimo dato come molto vicino alla firma negli ultimi giorni.

Astana Pro Team
Per il secondo anno di fila la formazione kazaka perderà il proprio uomo più rappresentativo. Dopo Nibali leva le tende anche Fabio Aru, lasciando così vuoto il posto (e lo stipendio) più prestigioso. Le cattive notizie per Alexander Vinokourov proseguono anche con il rifiuto di Alexander Kristoff, a lungo inseguito ma che si accaserà altrove. Dunque, da dove ripartire? Con corridori comunque importanti come Fuglsang, Gatto, Kangert, López, Sánchez e Valgren già rinnovati, due nomi accostati a più riprese sono quello di Magnus Cort Nielsen, giovane e promettente sprinter danese, e di Omar Fraile, lo spagnolo vincitore della frazione di Bagno di Romagna al Giro. Se per i due manca solo l'ufficialità, ben diversa è la situazione riguardante Warren Barguil, con altre squadre interessate e favorite nella caccia al supercombattivo del Tour. La danesizzazione del team potrebbe continuare, oltre che con Cort, anche con l'esperto Michael Mørkøv. Sono stati inoltre effettuati degli approcci con Davide Formolo e Rigoberto Urán, con quest'ultimo dato in ascesa nelle ultime ore. Pare invece ancor più prossimo un altro Cannondale, ossia il lombardo Davide Villella; con lui pronto a planare tra le steppe il promettente ceco Jan Hirt, rivelazione del Giro.

Bahrain Merida
Gli italo-sloveni-bahrainiti sono fra quanti hanno lasciato trapelare meno informazioni in questa sessione, in quella che è la loro prima campagna di rafforzamento. Rimangono ovviamente i tre pilastri Colbrelli, Nibali e Izagirre; il basco, oltre al cugino già in rosa, dovrebbe ricongiungersi con il fratello Gorka Izagirre, pronto ai saluti con la Movistar. In entrata, a rinforzare la folta colonia slovena, sono annunciati sia l'esperto passistone Kristijan Koren della Cannondale e il giovane ma già scafato Matej Mohoric della UAE Team Emirates. Proprio con l'altra formazione di licenza mediorientale c'è lotta per assicurarsi il campione europeo under 23 Aliaksandr Riabushenko, ma la bilancia sta pendendo sempre più verso gli Emirati. Sempre con gli altri "italiani" c'è una sfida per ingaggiare Domenico Pozzovivo. Più complicate le piste che portano a Davide Formolo, Jan Hirt e Louis Meintjes, destinati altrove. Una piacevole soluzione sarebbe senza dubbio l'approdo di qualche giovane della Colpack, vivaio della compagine diretta da Brent Copeland.

Bmc Racing Team
La formazione statunitense è solita non comunicare la durata dei contratti con i propri atleti; per cui, solo con loro, è sempre complicato analizzare nel dettaglio la situazione. Hanno comunque un contratto in essere sia Porte che Van Avermaet, così come dovrebbe essere sotto contratto van Garderen. Se per alcuni (fra cui De Marchi) il rinnovo è recente e per altri pare una formalità (Dennis), per altri deve ancora giungere. Fra cui Damiano Caruso, corteggiato da alcune formazioni come la Bahrain-Merida. Valigie pronte per Jempy Drucker, Amaël Moinard e Daniel Oss, pronto a raggiungere un vecchio capitano. A dar così cambio al trentino come ultimo uomo del campione olimpico sarà, a meno di dietrofront inattesi, Jurgen Roelandts. Con il ritiro di Quinziato, il ruolo di capitano della corsa potrebbe venir occupato da Dries Devenyns. Probabili, come di consueto, gli approdi da parte di giovani del vivaio, che a fine stagione chiuderà i battenti: lo svizzero Patrick Müller e l'olandese Bram Welten, attuali stagisti, sono buoni candidati.

Bora Hansgrohe
Poche notizie sulla compagine tedesca, autore di un eccellente prima stagione nel World Tour. Non tanto con i due leader Majka e Sagan (e Buchmann, König e McCarthy), quanto per i tanti giovani che hanno reso oltre le aspettative. E molti di loro, come Sam Bennett, Patrick Konrad, Gregor Mühlberger e Lukas Pöstlberger, sono in scadenza. Rinnovarli tutti sarà un ottimo risultato. Per quanto riguarda il fronte acquisti, sono due i nomi accostati. Uno è, di fatto, già sicuro: dal 2018 Daniel Oss tornerà ad essere il gregario più prezioso del due volte iridato sulle amate (da entrambi) pietre del nord. Nel reparto grandi giri si sta cercando un nuovo innesto, sempre nella linea della linea verde: Davide Formolo potrebbe infatti aggiungersi alla lista, cercando qui di raggiungere la definitiva maturazione.

Cannondale Drapac
Il team di Vaughters cambierà main sponsor, e dovrebbe trattarsi di un'azienda europea, con il fabbricante di biciclette che rimarrà solo come fornitore. L'approdo di un nuovo sponsor "minore" (il colosso dei media Oath) è già assicurato, e questo permetterà a uno dei budget più bassi del World Tour di avvicinarsi a molti altri competitor. E così la dirigenza potrà investire nel mercato e nel rinnovo dei contratti; soprattutto in questo settore, perché gli unici nomi di peso legati anche per il 2018 sono Talansky e Vanmarcke. La priorità è quella di mantenere Rigoberto Urán, unico con lo stipendio superiore al milione di € per il quale servirà un ulteriore sforzo. Da rinnovare anche due tra i più positivi della stagione come Alberto Bettiol e Michael Woods, mentre i già citati Formolo, Koren e Villella paiono in uscita (il veronese potrebbe comunque rimanere). Sul fronte ingaggi, di fatto sicuro quello del giovane e promettente statunitense Neilson Powless; vicino anche il britannico Christopher Lawless, anch'egli giovane e proveniente dalla Axeon. C'è interesse per uno dei migliori corridori delle Continental come l'olandese Jan Willem van Schip, passista veloce abile anche sulle pietre.

FDJ
Formazione con una base ben definita quella francese, con i leader Démare, Pinot e Vichot e le mezzepunte come Gaudu e Reichenbach confermatissimi. Già sicuro l'arrivo del giovane figlio d'arte Valentin Madouas, molto probabile quello di Damien Touzé, giovane passista veloce della HP BTP-Auber 93. A rinforzare ancor più il treno del campione francese pare prossimo all'arrivo un altro indossatore di maglia tricolore (per altro sempre le stesse tre tonalità, ma in posizione diversa): viene dato molto vicino l'olandese Ramon Sinkeldam, che dovrebbe affrontare nuove esperienze dopo sei anni al Team Sunweb. Da parte del team manager Madiot c'è interesse per la situazione di Warren Barguil, oggetto del desiderio di molti. Così come lo è Matteo Trentin, su cui si sta scatenando una vera e propria asta: se un mese fa questa pareva la destinazione preferita, ora il trentino pare propenso ad andare altrove. Dovrebbero infine cambiare aria, fra gli altri, Johan Le Bon e Kévin Réza.

Lotto Soudal
Aria di rivoluzione tra i belgi, partiti fortissimo a gennaio/febbraio e poi terribilmente mancati nella loro campagna del nord. E proprio questo sarà il settore con più cambiamenti. Detto delle quasi sicure partenze di Tony Gallopin e Jurgen Roelandts (così come lo scalatore Louis Vervaeke), Benoot e Debusschere avranno (almeno?) un nuovo co-capitano. Pronto ad aggiungersi al gruppo è Jens Keukeleire, in uscita dalla Orica per approdare, finalmente, in patria. Un altro nome accostato è quello di Edward Theuns, ma pare destinato altrove. Un po' come Bryan Coquard, indicato come possibile delfino del calante Greipel ma che pare uscito dai radar. Molto più concreta invece la pista che porta al cronoman Victor Campenaerts; possibili le promozioni dei baby corridori del vivaio, ma i due più talentuosi, gli scalatori Bjorg Lambrecht e Harm Vanhoucke, passeranno pro' ad inizio luglio 2018.

Movistar Team
Come sempre per i navarri, l'attenzione è tutta posta sulle grandi corse a tappe. Che quest'anno, a meno di improbabili exploit alla Vuelta, saranno preda di altre formazioni. Per tornare alla carica dopo una stagione difficile, Unzué farà le corse in grande. Al fianco di Quintana (una boutade le voci su una sua partenza anticipata) e del sempre più in là con gli anni (e acciaccato) Valverde, ecco una terza stella nel firmamento. Si tratta di Mikel Landa, vicinissimo a fare le valigie dal Team Sky con il desiderio di avere maggior spazio. Percorso inverso previsto per Jonathan Castroviejo, così come sono pronti a salutare Alex Dowsett e Gorka Izagirre dovrebbe provare una nuova avventura (con il fratello, come detto). L'interesse verso le prove a tappe viene confermato con la volontà di assicurarsi uno dei migliori giovani spagnoli come Jaime Rosón (Caja Rural-Seguros RGA). Assai probabile l'arrivo dell'argentino Eduardo Sepúlveda (Fortuneo-Oscaro), decisamente sottotono nelle ultime stagioni, ma su cui gli spagnoli paiono voler investire.

Orica Scott
Pochi i corridori sotto contratto per gli australiani, ma fra di loro tutti gli asset di peso come Esteban Chaves, Caleb Ewan, Adam e Simon Yates. Diversi dunque i movimenti previsti, con i già citati Magnus Cort Nielsen e Jens Keukeleire come quasi sicuri abbandoni. Dovrebbe fare le valigie anche colui che ha regalato le prime vittorie di peso al sodalizio oceanico, ossia Simon Gerrans. E pensare che un anno fa, pur di tenerlo, lasciarono libero un certo Matthews... Sul fronte acquisti, praticamente certo il prezioso acquisto di Mikel Nieve, che diventerà un gregario fondamentale per i sogni di gloria dei tre capitani per le salite. Gli aussie, che potrebbero pescare dal vivaio della Mitchelton-Scott i validissimi Lucas Hamilton e Jai Hindley, sono diventati i favoriti per assicurarsi le prestazioni di uno degli oggetti del desiderio di questo ciclomercato, ossia Matteo Trentin. L'azzurro, che pare essersi deciso a tentare una nuova avventura dopo sei stagioni alla Quick Step, è dato in avvicinamento continuo. E sarebbe un'operazione corretta, dato che la libertà nelle prove del pavé che otterrebbe in questa compagine sarebbe difficilmente replicabile altrove.

Quick Step Floors
Il più grande punto di domanda del mercato. Da oltre due mesi Lefevere assicura l'arrivo di un nuovo (e potente) main sponsor, e così certamente sarà. A pochissimi giorni dall'avvio ufficiale delle contrattazioni, manca ancora l'ufficialità sul nuovo progetto. Nel frattempo l'esperto manager belga si è ovviamente impegnato nell'ambito del mercato, anche per una semplice ragione: tutti, ma proprio tutti i corridori (tranne i neopro' di questa stagione), hanno il contratto in scadenza. Serve dunque accordarsi con loro: se per alcuni manca solo l'ufficialità della conferma - è il caso fra i big di Julian Alaphilippe, Fernando Gaviria, Philippe Gilbert, Bob Jungels - e per altri - Zdenek Stybar, Niki Terpstra - pare difficile vederli altrove, ecco che per qualcuno la situazione è più ingarbugliata. Detto di Dries Devenyns e Matteo Trentin con un piede e mezzo sull'uscio, i due capitani il cui futuro è in bilico sono quelli che hanno guidato la squadra al Tour. Marcel Kittel pare sempre vicino al Team Katusha-Alpecin, e l'assenza di novità nelle ultime settimane non ha smosso le indiscrezioni. Che sono nate a stretto giro di posta per Daniel Martin, accostato alla UAE Team Emirates; tuttavia l'irlandese pare più propenso a rimanere con il team che gli ha dato fiducia nell'ultimo biennio. Sul fronte acquisti, sono praticamente sicuri quelli dello scalatore colombiano Jhon Anderson Rodríguez, parcheggiato quest'anno alla Delko Marseille, e del pavearo francese Florian Sénéchal, in uscita dalla Cofidis. Per il futuro è stato opzionato il giovane velocista colombiano Álvaro Hodeg, "prestato" ad una squadra dilettantistica belga. Mentre sono due i grossi calibri su cui fare attenzione: potrebbero aggiungersi allo squadrone fiammingo Bryan Coquard come velocista di scorta, opzione che decadrebbe in caso di (difficile) rinnovo con Kittel, e Simon Gerrans come ennesimo uomo per le classiche. Non resta che attendere.

Team Dimension Data
Tanti rinnovi da siglare per i sudafricani, ma non quelli dei capitani Boasson Hagen e Cavendish, già sotto contratto. Ben diversa la situazione degli atleti africani, di fatto tutti (tranne il neopro' Gibbons) senza un accordo: l'anima che, sin dalla fondazione del team, è alla base dell'avventura continuerà a rimanere un elemento fondante? Ci auguriamo di sì, così come non dispiacerebbero vedersi confermare le indiscrezioni sulla promozione di Amanuel Gebreigzabhier, interessante scalatore eritreo del vivaio. A dare nuovo slancio all'idea dell'Africa's Team potrebbe essere il ritorno di Louis Meintjes, che assumerebbe l'indiscusso ruolo di uomo di classifica nelle corse a tappe. Per quanto riguarda le partenze, sono molte probabili quelle dello spagnolo Omar Fraile (direzione Astana) e dell'australiano Nathan Haas.

Team Katusha Alpecin
Si sta producendo in rinnovi su rinnovi la compagine russa ma di licenza svizzera. Fra i nomi di peso che rimangono vi sono Martin, Spilak e Zakarin. Non così con Alexander Kristoff: il norvegese leverà le tende dopo una primavera e un'estate burrascosa nei rapporti con la dirigenza, con la quale gli attriti hanno toccato l'apice con l'esclusione da parte di alcuni gregari fidati dal Tour. A sostituire lo scandinavo come ruolo e come esborso economico probabilmente sarà Marcel Kittel; in un team con il cosponsor (Alpecin) e il fornitore di bici (Canyon) di bandiera tedesca, chi meglio del biondissimo di Arnstadt per rappresentare il faro del roster? Pare che il cinque volte vincitore alla Grande Boucle 2017 stia intensamente pensando all'ipotesi. Per il resto, non ci sono novità di rilievo dal punto di vista degli ingressi; in tema di partenze, invece, sono pronti a salutare sia Michael Mørkøv che Rein Taaramäe.

Team Lotto NL-Jumbo
Altra formazione piuttosto tranquilla dal punto di vista delle indiscrezioni. Anche perché almeno una ventina di corridori, compresi i vari Bennett, Boom, Gesink, Groenewegen, Kruijswijk, Lobato e Roglic, hanno un contratto in essere. Si puntellerà dunque una rosa che quest'anno, nonostante un budget ed un monte stipendi tra i più bassi del World Tour, si è ben comportata con otto vittorie nel massimo circuito (meglio di loro solo BMC, Bora, Movistar, Orica, Quick Step, Sky e Sunweb). E occhio all'ingresso di potenziali giovani talenti, come il velocista norvegese (e attuale campione under 23 in linea) Kristoffer Halvorsen o l'olandese Jan Willem van Schip, che sarà stagista in queste settimane. Partirà Victor Campenaerts, così come il ritirato Jurgen Van den Broeck.

Team Sky
I padroni del Tour, e i padroni del mercato. Mai sazi, i britannici puntano a rendere ancora più imbattibile l'armata. Come? Inserendo forze giovani nell'oliato meccanismo. Più di qualche sondaggio è stato fatto per Warren Barguil, ma il francese pare restio ad abbandonare subito i sogni di gloria personale per sacrificarsi per gli ordini superiori. Pronto ad entrare nel trenino è Jonathan Castroviejo, che rimpolpa la quota basca a fronte delle importanti partenze di Mikel Landa e Mikel Nieve. Lì dove la Sky è ingiocabile anche per il resto degli squadroni è il reclutamento dei giovani. In questa sessione Brailsford è riuscito ad accaparrarsi i due migliori ventenni delle corse a tappe, pronto a far diventare loro i nuovi Wiggins e Froome. Si tratta del colombiano Egan Bernal, "liberato" dalla Androni prima del termine del contratto, e del franco-russo Pavel Sivakov, il cui scippo ai danni della BMC ha provocato parecchio rumore. Ma non potrebbero essere i soli baby campioncini del futuro ad entrare quest'anno. Per le volate (parentesi: Elia Viviani parrebbe rimanere in rosa, ma la situazione è da monitorare) occhi su Kristoffer Halvorsen, mentre per le salite potrebbe esserci un altro ingresso, questa volta italiano. Si tratta di Matteo Fabbro, tra i migliori talenti del panorama under 23 tricolore; per l'alfiere del Cyclingteam Friuli l'approdo nel professionismo appare certo, e con buone possibilità dovrebbe avvenire proprio con i britannici. Si valuta infine un paio di ritorni: dopo sette stagioni potrebbe riaffacciarsi l'esperto Simon Gerrans, ma l'australiano sta valutando anche altre opzioni. E dell'ennesimo uomo da grandi giri; e non uno qualsiasi, dato che si tratta di Rigoberto Urán.

Team Sunweb
La squadra rivelazione della stagione, con un Giro vinto e un Tour da protagonisti assoluti. I tedeschi continuano senza alcuna incertezza sulla strada tracciata: corridori giovani, e di talento. Ad affiancare Dumoulin, Matthews e compagnia, ecco la scommessa Louis Vervaeke, mai espressosi fino in fondo alla Lotto Soudal e alle prese con difficoltà nella preparazione. Se c'è un settore in cui non sono apparsi tra i migliori nel 2017 è quello delle pietre. Per rimediare a tale mancanza sono ad un buon punto le trattative per assicurarsi le prestazioni di Edward Theuns, che vuole provare nuove esperienze. Un po' come, a parti inverse, vorrebbe provare a fare Ramon Sinkeldam. Da monitorare la situazione di Warren Barguil: il supercombattivo del Tour ha un contratto in essere anche per il 2018, ma il general manager Spekenbrink non si è detto intransigente sul valutare una eventuale richiesta di cambio da parte del corridore.

Trek-Segafredo
Cosa fa Alberto Contador? Il mercato degli uomini diretti da Guercilena ruota attorno alla risposta che il madrileno fornirà al massimo dirigente della formazione. Il nativo di Pinto vanta una clausola per prolungare anche per il 2018 l'esperienza nel ciclismo con il team statunitense. La eserciterà oppure opterà per un ritiro dopo la Vuelta? Probabilmente lo spagnolo continuerà per una ulteriore annata, mettendo nel mirino il prossimo Giro. In caso di abbandono immediato del trentaquattrenne, mancherebbe un grande nome per le corse a tappe. Non è un mistero che Fabio Aru interessi molto alla dirigenza e agli sponsor del sodalizio, ma la concorrenza pare in vantaggio. Pochi i corridori senza un contratto, motivo per cui gli acquisti e le partenze saranno in numero ridotto; tra chi lascia, abbastanza sicuro l'addio di Edward Theuns.

UAE Team Emirates
La famiglia Saronni, che un anno fa pareva indirizzata verso la Cina, ha trovato l'El Dorado negli Emirati Arabi Uniti. Dall'essere fanalino di coda, la formazione con anima italiana diventerà nella prossima stagione una delle più benestanti. E i probabili arrivi sono, di conseguenza, di livello assoluto. Per le corse a tappe, tutto porta a Fabio Aru: il sardo sarebbe il perfetto uomo copertina del team, e la sensazione che l'accordo giunga a compimento acquista sempre più forza con il passare dei giorni. Per assisterlo, potrebbe arrivare un nome di valore come Domenico Pozzovivo che, assieme ad Aliaksandr Riabushenko, è conteso con la Bahrain. La voce su Daniel Martin è interessante ma poco probabile, mentre la partenza di Louis Meintjes è un'eventualità da non scartare, così come quella di Matej Mohoric. E, anche, quella di Sacha Modolo: il trevigiano potrebbe non essere rinnovato, perché, se l'opzione Elia Viviani non è più pressante come ad inizio luglio, si è avvicinato, e molto, Alexander Kristoff. Il norvegese, al termine del Tour, si è lasciato sfuggire in un'intervista di un preaccordo esistente per raggiungere il connazionale Vegard Stake Laengen alla corte emiratina. Nel caso, un gran colpo per il pavé e per le volate.

Professional, questo lo stato dell'arte
Partiamo da quello che è l'unico progetto tutto nuovo che si affaccia all'orizzonte. Si tratta della Fortuneo diretta da Jérôme Pineau, con un budget che si preannuncia particolarmente elevato. E, di conseguenza, lo sono i nomi accostati, a cominciare da Bryan Coquard, che del sodalizio è pronto a diventare l'emblema. Tra i papabili è dato anche Matteo Trentin, che avrebbe la garanzia di disputare da capitano un bel calendario, ma le quotazioni per questa destinazione sono in ribasso. Gli altri corridori indicati come possibili arrivi sono quelli di Johan Le Bon, Amaël Moinard, Julien Morice, Kévin Réza e dei belgi Jonas Van Genechten e Bert Van Lerberghe.

Ma i francesi non sono gli unici che puntano alla seconda divisione. Vogliono ottenere la licenza Professional anche gli altri francesi dell'Armée de Terre, gli spagnoli della Euskadi Basque Country-Murias e ben due compagini statunitensi, come la Jelly Belly p/b Maxxis e la Rally Cycling.

Per quanto riguarda le squadre già esistenti, non c'è troppo movimento. Per quanto riguarda le squadre italiane, la prima notizia è che tutte e quattro continueranno; e, a primavera, questo non era affatto scontato. Andando in ordine alfabetico, la Androni Giocattoli, senza Bernal, punta a riconfermare Francesco Gavazzi, attualmente in scadenza; la Bardiani CSF punta sempre sulla linea giovane (Francesco Romano è un possibile innesto); la Nippo-Vini Fantini, riconfermato Canola, dovrebbe far passare pro' lo stagista Damiano Cima; diversi rinnovi da firmare la Wilier Triestina-Selle Italia, con Filippo Pozzato che si appresta ad iniziare l'ultima stagione della carriera.
Notizia di esempio
Il lussemburghese Jempy Drucker vince in volata la quarta tappa del Tour de Wallonie