Merlier è una furia: altra volata imperiosa all'UAE Tour
Secondo successo nella corsa a tappe in terra emiratina per il velocista della Soudal-Quick Step: altro buon piazzamento per l'italiano Jakub Mareczko
Ci si aspettava qualche sorpresa all'arrivo di Jebel Jais, una delle due tappe più interessanti dell'UAE Tour 2024, e così è stato. A vincere, nella giornata di ieri, è stato Ben O'Connor, che ha onorato al meglio la tattica della Decathlon AG2R La Mondiale Team e, soprattutto, ha messo nel sacco la squadra di casa, l'UAE Team Emirates. Al termine della lunga e tradizionale ascesa che caratterizza la corsa in terra emiratina, infatti, Jay Vine si è dovuto accontentare della seconda posizione, che comunque gli ha garantito il primato in classifica generale. Oggi, giovedì 22 febbraio, si è tornati alla calma piatta con una tappa per velocisti, che ha visto il successo di Tim Merlier.
UAE Tour 2024, la cronaca della 4^ tappa
La tappa odierna ha preso il via dal Dubai Officer's Police Club e ha visto la linea del traguardo situata al Dubai Harbour, per un totale di 168 km praticamente piatti e senza alcuna particolare asperità altimetrica. A pochissimi minuti dal via ufficiale è stato lo svizzero Silvan Dillier (Alpecin-Deceuninck) a tentare subito un allungo sul gruppo, ma la prima reale fuga a prendere un consistente vantaggio sul plotone principale è stata quella composta da Harm Vanhoucke (Lotto-Dstny) e l'instancabile Mark Stewart (Team Corratec-Vini Fantini). Quest'ultimo, in modo particolare, è stato uno dei protagonisti in questo UAE Tour 2024, tra il primato nella classifica a punti, le fughe dei giorni scorsi e le dichiarazioni d'amore per la fidanzata Emma Cumming, pistard neozelandese di buon livello.
I due sono arrivati ad avere fino a 4' 30'' sul plotone principale che ha controllato senza alcun problema - ma anche con la dovuta calma - per giungere al naturale epilogo della tappa, la volata di gruppo. A prendere la situazione in mano e a tenere a bada i due fuggitivi ci ha pensato la Soudal-Quick Step, oggi tutta al servizio del belga Tim Merlier, vincitore finora dell'unica frazione decisasi allo sprint. A rompere la noia - se così si può dire - sono stati i due sprint intermedi del Dubau Hills Golf Club e di Al Qudra Cycle Track: il primo lo ha vinto Mark Stewart (che si è preso 8 punti e 3'') davanti a Harm Vanoucke (5 punti e 2'') e Juan Sebastian Molano (3 punti e 1''); il secondo ha avuto - ovviamente - le stesse posizioni per quanto riguarda i primi due, con relativi bonus, mentre al terzo posto è giunto Cameron Scott. Dopo la fatica volta a conquistare quanti più punti possibili per l'omonima classifica, il britannico del Team Corratec-Vini Fantini ha lasciato il compagno di fuga da solo facendosi riprendere da chi arrivava da dietro.
Una volta ripreso il povero Harm Vanhoucke - lasciato galleggiare in fuga da solo per parecchio tempo - a poco meno di 50 km dall'arrivo, il gruppo non ha comunque accennato ad alzare il ritmo, con l'obiettivo chiaro di risparmiare quante più energie possibili in vista del rush finale. La vera accelerata poderosa è arrivata a circa 10 km dal traguardo, con le squadre che hanno cominciato a lavorare per i vari sprinter. A dominare, ancora una volta dopo la prima frazione, è stato Tim Merlier al termine di una volata semplicemente imperiosa in cui ha avuto la meglio su Arvid De Kleijn (Tudor Pro Cycling Team) e Olav Kooij (Team Visma | Lease a Bike). Altro ottimo piazzamento per l'italiano Jakub Mareczko (Team Corratec-Vini Fantini), giunto in quinta posizione.