
È il giorno di Marco Frigo, prima vittoria in carriera al Tour of the Alps
L'italiano vince a San Candido dopo quasi ottanta chilometri di azione solitaria. A 19" il gruppo regolato da Hindley, Storer rimane leader
Dopo aver imparato ad apprezzarlo al Giro d'Italia 2023, il ciclismo italiano trova un nuovo vincitore tra i professionisti nella terza tappa del Tour of the Alps. Marco Frigo trova il suo primo successo in carriera dopo una lunga fuga solitaria, dopo aver piegato tutti i compagni d'avventura già a oltre settanta chilometri dal traguardo di Innichen/San Candido. Un'azione assolutamente nelle corde del venticinquenne di Bassano del Grappa, corridore generoso e con il motore per completare questo tipo di sforzi, come ha già dimostrato più volte anche nei Grandi Giri, dove ha già collezionato cinque piazzamenti tra i primi dieci. Nell'ultima stagione della carriera di Alessandro De Marchi, Frigo si candida a raccoglierne l'eredità e ritagliarsi sempre più spazio con lo stesso tipo di ruolo all'interno del gruppo.
Tour of the Alps 2025, la cronaca della terza tappa
Dopo due giornate in cui il vincitore di tappa si è preso anche la testa della classifica generale, la terza e ultima tappa in territorio italiano diventa presto un'occasione per la fuga. Inizialmente vanno all'attacco in venti, con tutte le squadre principali rappresentate, compresa la Tudor Pro Cycling della maglia verde Michael Storer, con Florian Stork nel gruppo di testa. Con il tedesco ci sono Frederik Wandahl, Ben Zwiehoff e Lennart Jasch (Red Bull-BORA-hansgrohe), Lennard Kämna (Lidl-Trek), Nicolas Prodhomme (Decathlon AG2R La Mondiale), Alessandro De Marchi (Team Jayco AlUla), AJ August (INEOS Grenadiers), Michael Valgren (EF Education-EasyPost), Chris Hamilton (Team Picnic PostNL), Marco Frigo (Free Palestine), Davide Bais, Samuele Zoccarato e Francisco Muñoz (Team Polti VisitMalta), Alessandro Pinarello e Manuele Tarozzi (VF Group-Bardiani CSF-Faizanè), Simone Raccani e Nicolò Garibbo (JCL Team Ukyo) e Dominik Paumann (Austria).
Dopo ottanta chilometri il loro vantaggio è sufficiente per pensare di potersi giocare la vittoria, già a partire dal Passo Furcia (7.7 chilometri al 7.2%), la salita più importante di giornata. Il primo a muoversi è Marco Frigo, che riesce ad anticipare tutti e formare da solo la fuga nella fuga. Alle sue spalle il gruppo si sfalda e rimangono ad inseguire solo Wandahl, August e Pickering, ma con un distacco già notevole. Negli oltre trenta chilometri di valle successivi il vantaggio si stabilizza intorno ai due minuti, mentre gli uomini di classifica arrivano ad avere oltre quattro minuti dal leader solitario, in piena spinta per cercare l'impresa da lontano.

Frigo arriva ancora con un buon margine all'ultima salita di giornata, il Monte Versciaco (5.9 km al 7.1%), e soprattutto con un passo ancora migliore rispetto al terzetto che lo insegue, che verrà riassorbito dal gruppo. A 14 chilometri dal traguardo la lotta per la classifica si accende improvvisamente, con l'attacco di Davide Piganzoli (Team Polti VisitMalta) e Matthew Riccitello. Lo statunitense riesce a prendere vantaggio, raggiungere e staccare August, Pickering e Wandahl, ma brucia tutto il vantaggio accumulato nella successiva discesa.
L'accelerazione del compagno di squadra ha ridotto il vantaggio di un Frigo sempre meno efficace, ma che scollina con ancora un vantaggio rassicurante. Alle sue spalle però la corsa continua a movimentarsi, con Jefferson Alexander Cepeda (EF Education-EasyPost) ad allungare in salita e Romain Bardet (Team Picnic PostNL) e Damiano Caruso (Bahrain-Victorious) a provarci in discesa. Negli ultimi chilometri il gap scende anche sotto il minuto, ma il terreno è favorevole a chi scappa e non a chi insegue.
Marco Frigo si può godere la sua prima vittoria da professionista in completa solitudine, dopo esserci rimasto per tutti gli ultimi 78 chilometri fino al traguardo di Innichen/San Candido. A 19" il gruppo regolato da Jai Hindley (Red Bull-BORA-hansgrohe), che grazie agli abbuoni guadagna la posizione sia su Bardet che su Felix Gall (Decathlon AG2R La Mondiale). Giulio Ciccone (Lidl-Trek) è quarto e rimane a 41" da Storer, che oggi si è difeso senza grossi problemi.