I team 2018: Bardiani-CSF
Dopo un'annata nera i Reverberi cercano riscatto puntando sui giovani e ingaggiando Guardini e Senni da squadre World Tour
La Bardiani-CSF deve riscattarsi da un'annata molto complicata sotto diversi punti di vista, i risultati non sono arrivati ed i casi di doping alla vigilia del Giro d'Italia sono stati una dura mazzata. La squadra della famiglia Reverberi prova a ripartire rompendo un po' la tradizione e ingaggiando due corridori da squadre World Tour, Senni e Guardini, che avranno il compito di portare in alto la maglia del GreenTeam. Per il resto la filosofia è sempre la stessa: solo corridori italiani in rosa e tanti giovani dal potenziale interessante.
ROSA
Vincenzo Albanese (Ita, 1996), Simone Andreetta (Ita, 1993), Enrico Barbin (Ita, 1990), Michael Bresciani (Ita, 1994), Giovanni Carboni (Ita, 1995), Giulio Ciccone (Ita, 1994), Andrea Guardini (Ita, 1989), Mirco Maestri (Ita, 1991), Marco Maronese (Ita, 1994), Umberto Orsini (Ita, 1994), Lorenzo Rota (Ita, 1995), Daniel Savini (Ita, 1997), Manuel Senni (Ita, 1992), Paolo Simion (Ita, 1992), Simone Sterbini (Ita, 1993), Alessandro Tonelli (Ita, 1992), Luca Wackermann (Ita, 1992)
L'ANALISI
CORSE A TAPPE: Da dillettante Manuel Senni si era messo in mostra nelle più impegnative, ma solo al terzo anno da professionista è stato capace di cogliere risultati come la vittoria alla Colorado Classic e i terzi posti a Valenciana e Appennino: quest'anno scende di categoria, ma non dovrà più lavorare per grandi capitani e per lui potrebbe essere una bella svolta. La Bardiani ha anche lo scalatore abruzzese Giulio Ciccone che, dopo tanti problemi fisici, la scorsa estate si è fatto bene con dei buoni piazzamenti in Austria e allo Utah; da seguire anche la crescita di Lorenzo Rota (5° al Tour du Limousin 2017) mentre in supporto di questi corridori potrà intervenire talvolta anche Simone Sterbini.
VOLATE: Un altro corridore che lascia il World Tour per vestire la maglia della Bardiani è il velocista veronese Andrea Guardini che però, a differenza Senni, ha alle spalle una stagione da dimenticare: per i Reverberi può essere un gran colpo perché, se riuscirà a ritrovarsi anche con un calendario più adatto alle sue caratteristiche, a 28 anni può ancora dare moltissimo e garantire un buon numero di vittorie. L'alternativa per gli sprint è Marco Maronese che ha sfiorato la prima vittoria ad Hainan ma non dimentichiamoci anche di un uomo rapido come Michael Bresciani che di fatto farà il suo esordio tra i professionisti dopo i problemi del 2017. A pilotare i velocisti della squadra ci penserà Paolo Simion che sa anche piazzarsi a volte.
CLASSICHE: Per le gare di un giorno la Bardiani-CSF punta molto sulla crescita di Vincenzo Albanese che è già stato capace di vincere il Trofeo Matteotti a Pescara quando ancora correva tra i dilettanti e sfruttando l'invito della Nazionale: ha solo 21 anni e tanta esperienza ancora da fare ma ha sia lo spunto veloce che la giusta resistenza sulle salitelle. Caratteristiche simili le ha Enrico Barbin che compirà 28 anni a marzo e che è ormai uno dei veterani della squadra: l'anno scorso in Malesia ha ottenuto la prima vittoria da professionista ma è un corridore che può ottenere molti piazzamenti e chissà che non riesca ancora a migliorarsi un po'. Cerca riscatto dopo un'annata travagliata Luca Wackermann.
GIOVANI: La squadra ha un'età media molto giovane e, come è tradizione, anche quest'anno si appresta a lanciare tra i professionisti diversi corridori dal potenziale molto interessante e altri sono già sotto i radar per il futuro. Uno di questi è Giovanni Carboni, classe 1995, che ha già fatto esperienza in squadre Continental e che si è messo in evidenza come uomo da percorsi impegnativi, sia nelle gare a tappe che in quelle di un giorno: l'anno scorso è stato quinto al Giro della Valle d'Aosta. Gli altri due neoprofessionisti vengono entrambi dalla Toscana e prediligono anche loro i percorsi duri: stiamo parlando di Umberto Orsini, che ha già vestito la maglia Bardiani come stagista a fine 2017, e del 20enne Daniel Savini che sarà il più giovane di tutto l'organico (unico classe '97).