Jay Vine ritrova il sorriso: sua la settima tappa del Tour of Turkey
L'australiano vince dopo un assolo di 25 chilometri e può sorridere al termine di una stagione travagliata. Philipsen (2°) regola Bol (3°) allo sprint, top 10 per Lonardi, Peron, Viviani e Maestri
Una vittoria che fa bene al morale: Jay Vine centra la settima tappa del Tour of Turkey e ritrova il successo per chiudere al meglio una stagione difficile. L'australiano è stato protagonista di un assolo di oltre 25 chilometri nella penultima tappa della corsa a tappe turca, resistendo al rientro del gruppo principale e conquistando la terza vittoria in stagione. Sul podio di giornata spazio a Jasper Philipsen (Alpecin-Deceuninck), capace di regolare Cees Bol (Astana Qazaqstan Team) nella volata di gruppo alle spalle del vincitore.
La penultima frazione del Tour of Turkey rappresentava l'ultima occasione per gli scalatori e gli uomini di classifica. I corridori hanno lasciato Selçuk in direzione Izmir per affrontare 159 chilometri di gara caratterizzati da due gran premi della montagna - una salita di 4.3 chilometri al 4.3% nella prima parte del percorso seguita da una più dura di 4 chilometri al 6% con scollinamento a 22 chilometri dal traguardo.
Il gruppo principale, controllato dalla Astana Qazaqstan Team, non ha lasciato spazio a nessuna fuga in vista del primo sprint intermedio, posizionato a 41 chilometri dopo la partenza, dove Bol è transitato in testa avvicinandosi ai vertici della classifica a punti, guidata da Luca Colnaghi (Green project-Bardiani CSF-Faizanè) su Jasper Philipsen. Poco dopo è stato proprio Philipsen in prima persona a muoversi per portare via una fuga, ma la Astana Qazaqstan Team non ha concesso spazio. Il gruppo è rimasto compatto lungo la prima salita e per tutto il tratto fino ai piedi della seconda ascesa del giorno.
Nel tratto finale della salita Jay Vine ha attaccato: l'australiano, seguito da Alexis Guerin (Bingoal WB), ha consolidato la sua leadership nella classifica riservata agli scalatori transitando in testa e proseguendo la sua corsa nella breve discesa prima della pianura finale. Vine ha staccato Guerin e ha guadagnato terreno sul gruppo, dal quale sono usciti in contropiede Andrea Pietrobon (EOLO-Kometa) e Clément Alleno (Burgos BH). Il vantaggio di Vine sul gruppo è arrivato a sfiorare il minuto, prima che le formazioni dei velocisti prendessero la testa di un plotone ancora ricco di corridori.
Il gruppo è rientrato senza troppe difficoltà su Pietrobon e Alleno, neutralizzando anche l'attacco di Guerin, mentre Vine conservava ancora 30" in vista degli ultimi chilometri. La pedalata dello scalatore della UAE Team Emirates si è fatta più pesante nel finale, ma ciò non gli ha impedito di resistere al rientro del gruppo: Vine ha vinto la tappa in solitaria, anticipando di una decina di secondi il gruppo regolato da Philipsen su Bol. In top 10 spazio anche per quattro italiani: Giovanni Lonardi (EOLO-Kometa) 5°, Andrea Peron (Team Novo Nordisk) 7°, Attilio Viviani (Team Corratec-Selle Italia) 8° e Mirco Maestri (EOLO-Kometa) 9°.
Nessuna variazione in classifica generale: Alexey Lutsenko (Astana Qazaqstan Team) conserva la maglia di leader davanti a Ben Zwiehoff (BORA-hansgrohe) e Harold Tejada (Astana Qazaqstan Team).