Corse

PostNord Danmark Rundt 2023 - Analisi del percorso

4 tappe variamente ondulate dedicate a velocisti resistenti, finisseur e uomini da classiche animeranno la corsa, ma tutto sarà deciso dalla cronometro finale

14.08.2023 19:27

In Danimarca è nota l'assenza di grandi rilievi. Tuttavia il percorso, specialmente quest'anno, è costellato di varie ondulazioni. Eccetto una frazione, tutte quelle di questa edizione presentano strappi nel circuito finale in grado di scongiurare la volata a ranghi compatti. Ovviamente la frazione decisiva sarà come sempre quella di Vejle, quest'anno dotata anche di un elevato chilometraggio. La tappa decisiva tuttavia dovrebbe essere la cronometro finale di 16 km, visto che scavare distacchi è piuttosto complicato su questo genere di percorsi.

 

Martedì 15 agosto - 1a tappa: Aalborg - Aalborg (169.9 km)

Si comincia con una frazione sicuramente non tremenda, ma mai del tutto pianeggiante. Su due degli strappi più impegnativi sono posti i primi GPM di Rebildbakken (circa 700 metri al 7%) e Kribtbakken (circa 600 metri al 7%). A complicare una possibile volata ci pensano due strappi posti nel circuito finale a ridosso di Aalborg, entrambi di circa 500 metri, ma il primo più ripido (media 8%) e il secondo più pedalabile (media 4%); sono posti rispettivamente a 9 e 6 km dal traguardo e la tortuosità del tracciato potrebbe favorire colpi di mano.

 

Mercoledì 16 agosto - 2a tappa: Kjellerup - Silkeborg (163.6 km)

In questa frazione le asperità sono leggermente più lunghe e arcigne e nel complesso risulta più impegnativa della prima. I GPM sono posti a Sorring Laddenhoj (circa 1 km al 5%), Yding Skovhoj (1.2 km al 6% con punte in doppia cifra) e Smedebakken (circa 600 metri al 9%). Ad essere più intenso è anche il circuito finale di soli 5.3 km da ripetere tre volte, che include la salita al quartiere di Hvinningdal (1 km al 5.5%). L'unico tratto pianeggiante del circuito è il rettilineo di arrivo, quindi il finale potrebbe risultare addirittura selettivo; l'ultimo scollinamento avviene ad appena 3 km dal traguardo.

 

Giovedì 17 agosto - 3a tappa: Vejen - Vejle (209.0 km)

Come da tradizione è Vejle ad ospitare la tappa più impegnativa. Si tratta di una vera e propria classica di oltre 200 km che propone una lunga serie di ondulazioni. La prima fase impegnativa arriva a centro tappa, con gli strappi al GPM di Refsgarde (1 km al 5.5%), Torskindbakken e al traguardo volante di Vorkbakken. Nel finale due circuiti decidono le sorti della tappa: il primo dei due porta il gruppo a scalare tre volte il GPM di Golfbakken (1.5 km al 5%), poi si supera lo strappo di Gammel Koldin Landevej (circa 1 km al 5%) e si entra nel classico circuito conclusivo ripetuto interamente 3 volte, anche se di fatto i 3 strappi che lo caratterizzano vengono tutti percorsi 4 volte. Nell'ordine si incontrano gli strappi di Højen Skovvej (800 metri al 6%, con la prima parte più ripida), Koldingsvej (600 metri al 6%) e quello che porta al traguardo sempre in Koldingsvej (in tutto 800 metri al 6%, con i primi 300 metri al 9% in Kiddesvej).

 

Venerdì 18 agosto - 4a tappa: Kalundborg - Bagsværd (178.4 km)

La quarta tappa, l'ultima in linea, è senz'altro la più semplice e la più adatta ai velocisti. Il tracciato rimane più ondulato che pianeggiante, ma le asperità sono semplici zampellotti da superare per inerzia; esemplificativi sono i GPM di Kattrupbakken (600 metri al 3%), Skenkelsobakken (300 metri al 5%) e Ganlose (300 metri al 4%). Il breve circuito finale di 4.8 km non presenta asperità, tuttavia il traguardo è in leggerissima ascesa (1/2%).

 

Sabato 19 agosto - 5a tappa: Helsingør - Helsingør (Cronometro individuale - 16.1 km)

La corsa si chiude con una cronometro di 16 km per specialisti. Buona parte del tracciato si svolge andata e ritorno sulla stessa strada, affrontando in avvio una salitella di 500 metri al 3/4%, che poi si percorre in discesa poco prima del traguardo. Anche planimetricamente il tracciato è lineare e favorisce i cronoman puri. Molto probabilmente sarà la frazione decisiva.

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Francesco Dani
Volevo fare lo scalatore ma non mi è riuscito; adesso oscillo tra il volante di un'ammiraglia, la redazione di questa testata, e le aule del Dipartimento di Beni Culturali a Siena, tenendo nel cuore sogni di anarchia.