L'olandese Sofie van Rooijen, vittoriosa nella Konvert Koerse © VolkerWessels Cycling Team
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Grote Prijs Beerens, van Rooijen in parata ad Aartselaar

L'olandese mette in riga van Wersch e Bertheau. 7ª Zanardi

01.09.2024 18:15

Sarebbe riduttivo definirla soltanto una velocista: Sofie van Rooijen ha provato persino un attacco nell'ultimo giro del Grote Prjis Beerens, senza per questo forzare la mano e giocarsi le possibilità di vittoria allo sprint. E infatti, la giovane ciclista olandese ha schiantato la concorrenza sul traguardo di Aartselaar, conquistando così il suo 4° successo stagionale (5 in tutto se consideriamo la tappa del Princess Vasa Tour, corsa di livello 2.2).

Una fuga extralarge decide il GP Beerens

L'ottavo capitolo del GP Beerens (Anversa-Aartselaar, 137 km) propone un primo tratto in linea di 29,5 km, seguito da un anello di 21,5 km che, seppure privo di difficoltà altimetriche, propone il suggestivo passaggio nel parco De Schorre (800 metri con un brevissimo tratto di sterrato) e un'ulteriore digressione in un'arena di ciclocross. Niente che possa stravolgere i piani delle ruote veloci, le principali indiziate per la vittoria.

Un quintetto all'attacco nella prima parte di gara: la ceca Julia Kopecky (AG Insurance-Soudal), l'italiana Sara Casasola (Hess) e le olandesi Femke Beuling (VolkerWessels) ed Evy Kuijpers (Fenix-Deceuninck) e la tedesca Romy Kasper (Human Powered Health). Vantaggio simbolico (25" ai -75) sul gruppo, trainato a turno dalle Cofidis e dalle atlete della De Ceuster-Acrog Mix. La situazione si evolve ulteriormente poco prima del terzo dei 5 passaggi sul traguardo: una decina di cicliste allungano sulle strade tortuose della riserva De Schorre, agganciando poco dopo le battistrada. La testa della corsa si ingrossa ulteriormente con altre 13 atlete, che transiteranno ad Aartselaar con un margine di 33".

Chi sono le 28 protagoniste della fuga extralarge che deciderà la corsa? Oltre alle 5 che avevano preso l'iniziativa in partenza, ci sono l'australiana Sarah Roy (Cofidis), le britanniche Monica Greenwood (Coop-Repsol), Alice McWilliam (Hess) e Flora Perkins (Fenix-Deceuninck), le belghe Katrijn De Clercq (Lotto Dstny), Julie De Wilde (Fenix), Marthe Goossens (AG Insurance), Tess Moerman (AG Insurance), Marthe Tryuen (Fenix), Jesse Vandenbulcke (De Ceuster-Acrog Mix) e Laura Verdonschot (De Ceuster), le francesi Victoire Berteau (Cofidis) e Valentine Fortin (Cofidis), l'italiana Silvia Zanardi (Human Powered Health), la polacca Wiktoria Pikulik (Human Powered Health), le norvegesi Sigrid Ytterhus Haugset (Coop) e Camilla Rånes Bye (Coop), le olandesi Maaike Boogaard (AG Insurance), Eline van Rooijen (Coop), Sofie van Rooijen (VolkerWessels), Marjolein van ‘t Geloof (Hess) e Anna van Wersch (Lotto) e la statunitense Lily Willams (Human Powered Health). A questo punto, chi può seriamente pensare di condurre l'inseguimento a un gruppo nel quale sono rappresentate tutte le squadre più forti? Per la verità, alcuni spezzoni in libera uscita di Cofidis e Fenix vorrebbero tenere sotto tiro le attaccanti, che viaggiano con poco più di 1' ai -55 dal traguardo. Con il passare dei chilometri, però, le atlete in gruppo - eccezion fatta per le olandesi Fenna Hoegee (WV Schijndel) e Vera Tieleman (MTD), che proveranno ad avvantaggiarsi in momenti diversi della corsa - dovranno rassegnarsi all'evidenza: la vittoria sarà affare per il gruppone al comando.

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Silvia Zanardi sul podio al Tour de l'Ardèche ©BePink

Sofie van Rooijen prima va all'attacco, poi domina lo sprint

Per un giro e mezzo, l'accordo tra le attaccanti non mostra segni di cedimento. Tuttavia, c'è chi vorrebbe evitare il probabilissimo epilogo a ranghi più o meno completi: la prima a provarci è Lily Williams, scattata poco prima del penultimo passaggio sulla linea d'arrivo. Imboccata per l'ultima volta la strada del parco De Schorre, ecco il contrattacco di Kuijpers e Sofie van Rooijen, che riescono ad accumulare non più di 10" su chi insegue. Finita nel mirino delle AG Insurance e delle Human Powered Health, la coppia di testa viene raggiunta a 1700 metri dalla fine. 

E volata sia: la francese Berteau lancia la sua progressione ai 200 metri, ma al centro della strada avanza con decisione la favoritissima van Rooijen, che si lascia alle spalle la connazionale van Wersch e la sprinter della Cofidis, poi Rånes Bye e Truyen. 7° posto per Zanardi, che eguaglia così il miglior risultato stagionale, ottenuto a luglio nella 2ª tappa del Giro d'Italia femminile.

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Carmine Marino
Nato a Battipaglia (Salerno) nel 1986, ha collaborato con giornali, tv e siti web della Campania e della Basilicata. Caporedattore del quotidiano online SalernoSport24, è iscritto all'albo dei giornalisti pubblicisti della Campania dal 4 dicembre 20