UAE dei due mondi: dopo Narváez, ecco Morgado al GP Castellon
Il portoghese mette in fila Fagúndez e Champoussin. Tre italiani nei dieci
L'assalto alle 85 vittorie della HTC versione 2009 è appena iniziato: a poche ore dal successo di Jhonathan Narváez in cima a Willunga Hill nella penultima tappa del Tour Down Under, la UAE Emirates si ripete anche sulle strade della Comunità Valenciana con António Morgado, che ha primeggiato nel GP Castellon, gara d'apertura della stagione europea. Scattato in cima all'ultima salita di giornata con altri 5 uomini, il promettentissimo corridore portoghese ha risolto l'affare in suo favore con un'irresistibile progressione sulla rampa d'arrivo, lasciandosi alle spalle il bravo Eric Fagúndez e Clement Champoussin, all'esordio in maglia XDS Astana. Buona prova degli italiani, che hanno presidiato le zone nobili della top ten con Alessandro Covi e Christian Scaroni.
La cronaca del GP Castellón-Ruta de la Cerámica
Dopo l'esordio semiufficiale di venerdì con la Classica Camp de Morvedre - corsa in linea di categoria 1.2 vinta dallo spagnolo Urko Berrade (KERN Pharma) - la lunghissima campagna europea si apre con la 2ª edizione del GP Castellón-Ruta de la Cerámica: 171 km movimentati e nient'affatto banali da Castellón de la Plana a Onda. Il menu propone subito la scalata all'Alto de la Coma (2 km al 7,5% medio con punte al 9%), seguita dall'Alto de La Serratella (14,3 km pedalabili al 3,8% di pendenza media), posizionato dopo 61 km dalla partenza. Saliscendi a ripetizione anche nella seconda parte del percorso, che torna a indurirsi proprio in vista dell'appendice conclusiva di 18 km nei dintorni di Onda: non solo la doppia rampa finale al 12%, ma anche il più morbido Collado de Ayodar (5 km al 4,4% di media) ai -11 dall'epilogo.
La corsa si anima dopo una quindicina di chilometri: all'attacco i francesi Kevin Avoine (Van Rysel-Roubaix) e Baptiste Veistroffer (Lotto) in compagnia dello spagnolo Sergio Trueba (Illes Balears-Arabay). Doppiata la prima salita di giornata, sopraggiungono sulla testa altri 5 uomini: i britannici Jack Brough (AVC Aix-en-Provence) e Harrison Wood (Sabgal-Anicolor) e i corridori di casa Unai Esparza (Illes Balears), Carlos Garcìa Pierna (Burgos Burpellet BH) e Jokin Murguialday (Euskaltel-Euskadi). Il gruppo - trainato dai Jayco-AlUla, cui si aggiungeranno in seguito gli uomini della Bahrein-Victorious, della Cofidis e della Q36.5 - concedono alla fuga non più di 2'10" (-71 dall'arrivo) per poi viaggiare costantemente al di sotto del minuto e mezzo.
Gli otto al comando procedono compatti fino ai -40, quando esce di scena Trueba. Poco più avanti, un problema meccanico rallenta Wood, che riesce comunque a riaccodarsi ai suoi compagni di ventura. Mentre gli inseguitori si preparano allo scontato riaggancio, Veistroffer prende l'iniziativa alle porte di Onda. Sulla ruota del francese si riportano Avoine e Brough: il primo rimbalzerà sullo strappo che conduce all'arrivo, il secondo cercherà invano di seguire il passista d'Oltralpe, arrendendosi al ritorno del gruppo nel primo tratto del Collado de Ayodar.
Chiusa la pratica Veistroffer ai -14 dalla fine, cominciano a muoversi gli uomini che intendono rovinare i piani ai velocisti resistenti, in testa l'australiano Michael Matthews (Jayco AlUla) e lo sloveno Matevž Govekar (Bahrein Victorious). Il più brillante di tutti è lo svizzero Jan Christen (UAE Emirates-XRG), che si porta dietro il francese Clement Champoussin (XDS Astana) e gli italiani Davide Formolo (Movistar) e Simone Velasco (XDS). Il biltz del quintetto, però, si esaurisce abbastanza in fretta: la salita offre ben pochi spunti per fare selezione. Ciononostante, la verve della superpotenza del ciclismo mondiale non si è affatto spenta: un attimo prima di scollinare, infatti, rilancia l'italiano Alessandro Covi (UAE). La sua accelerazione fa proseliti tra i finisseur: sulla sua ruota si riportano l'italiano Christian Scaroni (XDS), il portoghese António Morgado (UAE), l'uruguaiano Eric Fagúndez (Burgos) e i già menzionati Champoussin e Formolo. La rincorsa degli inseguitori - attardati di una decina di secondi ai -4 - sembra sul punto di concretizzarsi alle porte di Onda, ma una tempestiva accelerazione di Morgado ai 1500 metri dalla linea bianca consegna ai battistrada l'opportunità di contendersi la prima gioia del nuovo anno.
Per la verità, la sfida per il successo si risolve con il più classico dei no contest: il 20enne dell'Estremadura sgrana il sestetto all'attacco prima ancora di affrontare gli ultimi 300 metri. Con lui resta soltanto Fagúndez che, tuttavia, non ha la forza per replicare all'ultima, secca accelerazione di Morgado, al suo quarto centro in massima serie. Alle loro spalle, Champoussin difende l'ultimo posto sul podio dal rientro di Covi, che completa la sua rimonta fuori tempo massimo. 5° Scaroni davanti a Govekar - scattato ai piedi della salita finale - e Formolo.
Domenica si replica a Valencia
La prima fine settimana del ciclismo europeo versione 2025 proseguirà domenica con la 41ª Clàssica Comunitat Valenciana (Valencia-La Nucia, 186 km). Copione in controtendenza con la storia recente della corsa: 3 salite negli ultimi 90 km, con l'Alto de Turron Duro (3300 metri al 9,6%, piazzato a 8 km dalla fine) giudice supremo della corsa.
Diretta sul canale YouTube RD3 Eventos Deportivos a partire dalle 13.45.