Il duello tra Pogacar e Vingegaard oggi è stato vinto dallo sloveno © Jumbo-Visma Twitter
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Pogacar non si aspettava di ritrovarsi in giallo: "Sorpreso dal crollo di Vingegaard"

Le dichiarazioni post-gara dei protagonisti della quarta tappa della Parigi-Nizza. Il primo arrivo in salita vede lo sloveno vincitore sugli ottimi Gaudu e Mäder, Vingegaard staccato e solo sesto

08.03.2023 18:58

Dopo le schermaglie delle scorse giornate è arrivato oggi, nella quarta tappa di questa Parigi-Nizza, il primo scontro frontale tra i big della classifica generale. La salita conclusiva della Loges des Gardes ha infatti messo alla prova duramente tutti i contendenti ad un buon risultato finale, dando risposte contrastanti ma inequivocabili. Vincitore di giornata, e non solo da un punto di vista del risultato, è senza dubbio Tadej Pogacar, che si dimostra ancora una volta il più forte e sbaraglia la concorrenza degli ottimi David Gaudu e Gino Mäder, secondo e terzo sul traguardo. Sconfitto di giornata è invece Jonas Vingegaard, che già molti vedevano in maglia gialla al termine di questa tappa, ma che nel finale paga il ritmo di Pogacar perdendo 43”. Andiamo dunque a vedere quali sono state le reazioni post-gara di alcuni dei protagonisti di giornata.

 

Tadej Pogacar: “Non pensavo di prendere oggi la Maglia Gialla”

“Oggi è stata una giornata difficile e caotica, già dai primi chilometri con i ventagli che si sono creati. Sulla salita finale Felix Großschartner ha fatto un grande lavoro, le gambe stavano bene e sapevo che non avrei potuto concedere troppo vantaggio a Gaudu, ho deciso di partire in solitaria, altrimenti il francese avrebbe vinto”. Sul duello con Vingegaard: “Un po’ sono sorpreso dal crollo finale di Jonas, quando è scattato pensavo che si trovasse in una giornata super, poi non è riuscito ad agganciarsi subito e ha pagato qualcosa. Prendere la maglia di leader oggi non era nei miei progetti, ma non si rifiuta mai una Maglia Gialla, sono contento così”. 

 

David Gaudu: “Sono molto contento del mio stato di forma”

“È stata una giornata impegnativa, tra il vento e la salita finale il lavoro di squadra per tenermi lontano dai pericoli è stato ottimo. Sul primo attacco di Vingegaard e Pogacar ho fatto bene ad aspettare in gruppo sprecando meno energie, poi ho sfruttato un momento di vento favorevole e delle buone gambe per attaccare. Ovviamente negli ultimi metri Pogacar si è dimostrato il più forte, ma io sono contento del mio stato di forma e, dopo la probabile volata di domani, proverò nuovamente a giocarmi le mie carte”.

 

Gino Mäder: “Sorpreso dalla mia prestazione sulla salita finale”

Sono veramente sorpreso dalla mia prestazione sulla salita finale, ma come prevedibile Pogacar è stato ancora una volta di un altro pianeta, complimenti anche a David Gaudu per il coraggio di attaccare nel finale. Ho cominciato la salita conclusiva a tutta per circa 3 minuti, poi ho rifiatato per un po’ e quando ho visto scattare Vingegaard e Pogacar ho pensato che fosse già finita, ma mi sbagliavo. Quindi ho pensato che se nessuno seguiva Gaudu non avrebbero seguito neppure me, ed ho dato tutto fino al traguardo. Dopo la Valenciana in cui non mi sono sentito bene, sono contento di essere tornato ad alti livelli”.

 

Aurélien Paret-Peintre: “Il mio miglior risultato nel WorldTour”

Sono molto soddisfatto della mia prestazione, è il mio miglior risultato nell'UCI World Tour. Questo fa ben sperare per il resto di questa Parigi-Nizza, mi sono sentito davvero bene tutto il giorno. Sono riuscito ad avvantaggiarmi sul gruppo degli inseguitori sul falsopiano finale, e il quarto posto mi rende felice. D'ora in poi l'obiettivo sarà scalare la classifica generale per agguantare una top 10. Più che la tappa di sabato mi ispirano particolarmente le giornate di venerdì e domenica. Anche puntare a una vittoria di tappa entro la fine di questa Parigi-Nizza andrebbe bene”.

 

Romain Bardet: “Devo essere più fiducioso per i prossimi giorni, le gambe sembrano esserci”

“Oggi è stata una giornata in perfetto stile Parigi-Nizza, complicata e ricca di insidie. Nella prima parte di gara siamo riusciti a stare insieme per risparmiare un po' di energie e i ragazzi hanno fatto del loro meglio per portarmi alla salita nella posizione ideale. All’inizio è stata affrontata a tutta, poi è iniziata una fase più tattica, ed io non sono stato perfetto in questo frangente. Devo affrontare i prossimi giorni con un po' più di fiducia per puntare a un grande risultato, perché le gambe sembrano esserci”.

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