Dopo il Colle del Gran San Bernardo salta anche la Croix de Coeur?
Un servizio dell'emittente svizzera RTS ha fatto sorgere qualche dubbio riguardo le possibilità di passare sulla salita prevista nella tredicesima tappa di domani. In serata la decisione definitiva
Alla vigilia della partenza del Giro d'Italia 2023 la tappa regina, o almeno una di quelle frazioni chiave per decidere le sorti della classifica generale, era la tredicesima, quella con lo scollinamento in Svizzera. Da Borgofranco d'Ivrea a Crans Montana per un totale di 207 chilometri, nel mezzo il Colle del Gran San Bernardo, la Croix de Coeur (due tra le salite più impegnative dell'intera Corsa Rosa) e la salita verso l'arrivo. Qualche giorno fa però era stata annunciata la prima notizia negativa riguardante la tappa in questione: cancellato ufficialmente a causa della neve, ma più presumibilmente per motivi economici legati all'apertura del passo, il passaggio sul Colle del Gran San Bernardo.
Ieri sera tuttavia si è diffusa a causa di un servizio della TV svizzera RTS la preoccupazione che anche la salita della Croix de Couer potesse saltare dato lo stato tutt'altro che perfetto dell'asfalto svizzero in seguito alle precipitazioni dell'inverno. La decisione definitiva verrà presa in serata alla luce della reale situazione, ma a differenza del caso del Gran San Bernardo stavolta sembrano esserci gli estremi per confermare la nuova versione della frazione che, nel caso non fosse ulteriormente mutilata, sarà lunga 199 chilometri e vedrà come principale ostacolo proprio la Croix de Coeur.
Riguardo alla tattica con cui i corridori l'affronteranno rimane un enorme punto di domanda: dopo il recente ritiro di Tao Geoghegan Hart e la caduta di Pavel Sivakov, la INEOS Grenadiers ha perso gran parte della superiorità numerica di cui si poteva fregiare fino alla decima tappa e quindi il trenino in favore della maglia rosa Geraint Thomas è tornato a rappresentare lo scenario di corsa più probabile sulla Croix de Coeur e lungo la salita verso Crans Montana. Su tutti i fronti quindi, la sfortuna si sta mettendo d'impegno per rovinare nella maggior misura possibile questo Giro d'Italia.