Prima vittoria da professionista per lo svizzero Fabio Christen © Ayuntamiento de Murcia
Professionisti

Non solo Jan: Fabio Christen si sblocca alla Vuelta a Murcia

Lo svizzero scatta ai 300 metri dall'arrivo e anticipa Aurélien Paret-Peintre e Scaroni

15.02.2025 18:14

1-1: non il risultato di una partita del campionato svizzero di calcio, ma il bilancio delle vittorie in casa Christen dall'inizio della stagione. Dopo il blitz del rampante Jan al Trofeo Calvia, arriva il primo successo da professionista del primogenito Fabio alla Vuelta a Murcia. Non avrà il talento cristallino del fratello minore, ma il senso tattico non gli fa certo difetto: rimasto agganciato al gruppo dei migliori dopo l'ultima salita, Fabio Christen è rimasto sotto coperta fino ai 300 metri dall'arrivo, quando ha anticipato la volata ristretta con una stoccata secca e precisa. Niente da fare per la muta degli avversari: la rimonta di Aurélien Paret-Peintre e Christian Scaroni (3 podi nelle prime gare del 2025) è stata intempestiva. A mani vuote anche gli UAE Emirates, che pure avevano movimentato la corsa con Isaac Del Toro e Tim Wellens. Top 5 per Lorenzo Fortunato. 

La cronaca della 45ª Vuelta a Murcia

La stagione sulle strade spagnole prosegue con la 45ª Vuelta a la Región de Murcia “Costa Cálida”, corsa in linea che è subentrata dal 2013 a una delle più importanti gare a tappe di inizio stagione. 199,5 km da Jumilla a Murcia con un profilo piuttosto movimentato, ma non per questo ostile ai passisti completi. Tre GPM lungo il cammino: l'Alto El Portazgo - poco più di 5 km al 3,8% medio - lo spartiacque Alto Collado Bermejo-Cima Marco Pantani (7,3 km con una pendenza media del 6,9% e punte al 9%) e l'Alto Cresta del Gallo (4,3 km al 6,6% di media), posizionato all'interno del circuito conclusivo di 24,1 km da ripetere una volta. I 12 km che separano la vetta dell'ultima salita dal traguardo possono alimentare tanto i colpi di mano, quanto le speranze di recupero. Una curva dopo l'altra, la carovana vede il rettilineo d'arrivo (in costante ascesa) ai 300 metri.

Dopo una breve sortita dell'italiano Lorenzo Peschi (Petrolike) in cordata con gli spagnoli Edgar Curto (Illes Baleares Arabay) e Ángel Fuentes (Burgos Burpellet-BH) e lo statunitense Cade Bickmore (Project Echelon), la fuga di giornata decolla prima del Portazgo: all'attacco i corridori di casa José Luis Faura (Burgos), Samuel Fernández (Caja Rural Seguros-RGA) e José María García (Illes Baleares), l'italiano Filippo D'Aiuto (Petrolike) e il venezuelano  Francisco Joel Peñuela (Caja Rural), sui quali prova a riportarsi un altro spagnolo, Ibai Azanza (KERN Pharma), ma senza successo. I cinque di testa accumulano un vantaggio massimo di 3'40" (-120 km) sul gruppo, trainato dagli UAE Emirates-XRG, che completano il riaggancio sulle rampe del Collado Bermejo. Di qui in avanti, prendono l'iniziativa i grandi favoriti: il belga Tim Wellens (UAE Emirates-XRG) smuove le acque in compagnia del messicano Isaac Del Toro (UAE), poi raggiunti in discesa da altri 20 corridori, tra i quali il colombiano Nairo Quintana (Movistar) - nel vivo della corsa nonostante un problema meccanico e una caduta - i francesi Clément Champoussin (XDS Astana) e Aurélien Paret-Peintre (Decathlon AG2R La Mondiale), gli italiani Lorenzo Fortunato (XDS Astana), Christian Scaroni (XDS) e Simone Velasco (XDS).

Nell'ultimo tratto in contropendenza, un nuovo contrattacco portato dal francese Clément Berthet (Decathlon) e dall'uruguaiano Eric Antonio Fagúndez (Burgos) in compagnia di Velasco e Wellens. I quattro battistrada accumulano un margine di poco inferiore al minuto su un gruppo inseguitore sempre più numeroso, formato da non meno di 50 atleti. Sotto l'impulso dei Movistar, lo scarto si riduce a una manciata di secondi ai piedi della Cresta del Gallo, dove l'esperto corridore belga allunga sugli altri fuggitivi. Mentre Wellens difende uno scarto simbolico di una decina di secondi sugli inseguitori, alle sue spalle i Decathlon impongono una selezione particolarmente severa: in vista degli ultimi 2 km di salita, la rosa dei pretendenti alla vittoria è ormai ristretta a 10 corridori, guidati dal francese Jordan Labrosse (Decathlon), che si porta dietro Del Toro, Champoussin, Fortunato, Aurélien Paret-Peintre, Quintana, Scaroni, lo spagnolo Adrià Pericas (UAE), lo statunitense Brandon McNulty (UAE) e lo svizzero Fabio Christen (Q36.5). Ai -2 dalla vetta, Scaroni si alza sui pedali e, poco prima di scollinare, aggancia Wellens. I due di testa accumulano circa 15" su chi insegue: non abbastanza per resistere al ritorno della concorrenza, che chiude il buco a 7,5 km da Murcia. All'appello rispondono tutti tranne McNulty che, dopo aver perso contatto in discesa, galleggerà a pochi secondi dai primi fino al capolinea.

Qualche timida schermaglia senza conseguenze prima del redde rationem allo sprint: Wellens scorta Del Toro fino all'ultima curva, posizionata a 300 metri dalla linea bianca. Subito prima di imboccare la rampa finale, ecco l'azione chirurgica di Fabio Christen, che guadagna subito una trentina di metri sugli avversari. Aurélien Paret-Peintre e Scaroni intuiscono troppo tardi il pericolo: il 22enne del Canton Argovia festeggia così la prima vittoria in massima serie. Ai piedi del podio Champoussin e Fortunato, poi Quintana e Del Toro, matato proprio sul più bello.

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Il podio della Vuelta a Murcia 2025 © Getty Images

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Domenica la Clasica de Almeria

La campagna spagnola proseguirà domenica con la Clasica de Almeria (Puebla de Vícar-Roquetas de Mar, 189,1 km), tradizionalmente riservata alle ruote veloci. Le trappole disseminate nella prima parte del percorso - l'Alto de Celin (7 km al 4,6% medio), l'Alto de la Alqueria (1500 metri al 6,7%), l'Alto de Fuente Marbella (altri 1500 metri al 7,1%) e la Cuesta de Almerimar (1,2 km al 5,3% di pendenza media) - sono troppo distanti dal traguardo per impensierire gli sprinter. 

Diretta su Eurosport 2 e Discovery+ dalle 14.30. 

Antoine Huby non tornerà in bicicletta per diverse settimane
Europei su Pista: Fidanza argento nel Chilometro, Guazzini nell'Inseguimento, ora Viviani
Carmine Marino
Nato a Battipaglia (Salerno) nel 1986, ha collaborato con giornali, tv e siti web della Campania e della Basilicata. Caporedattore del quotidiano online SalernoSport24, è iscritto all'albo dei giornalisti pubblicisti della Campania dal 4 dicembre 20