Poels-Van Aert, sogni e delusioni. Pogacar: "Capito subito che non avremmo staccato Vingegaard"
Le dichiarazioni dopo la quindicesima tappa del Tour de France. L'olandese esulta per il successo, il belga ne riconosce la superiorità odierna e Ciccone attende altre opportunità
Ecco le dichiarazioni post-gara di alcuni dei protagonisti di questa quindicesima tappa del Tour de France.
Wout Poels: “Un sogno che si realizza. Sapevo che Van Aert andava staccato sui tratti più ripidi”
“Il mio cammino di avvicinamento al Tour non è stato perfetto, ma dopo il Delfinato ho ricevuto la convocazione per la Grande Boucle ed è lì che ho capito che la squadra credeva in me. I preparatori mi hanno detto che all'inizio avrei sofferto ma alla lunga la gamba sarebbe venuta fuori ed oggi ne abbiamo avuto un grande esempio, raccogliendo un risultato straordinario. Mi sentivo molto bene già ieri, come oggi. Ho corso in modo intelligente nel gruppo di testa, evitando di rispondere ad ogni scatto. Quando Van Aert è andato, invece, ho pensato che seguirlo sarebbe stato il biglietto d'accesso per la salita finale. Poi per avere la meglio del belga avrei dovuto accelerare sui tratti ripidi, altrimenti non lo avrei mai staccato. Vincere al Tour, dopo aver vinto una Monumento, è un sogno che si realizza”.
Sepp Kuss: “La stanchezza è la causa delle tante cadute”
"C'è stato un restringimento della strada in una città e uno spettatore ha toccato la leva del freno sul mio manubrio. Per fortuna sto bene, spero sia lo stesso per gli altri ragazzi che sono caduti. Naturalmente possono sempre accadere cose sulle quali non hai alcun controllo. Ma le tante cadute sono dovute anche alla stanchezza dopo queste dure tappe. Di conseguenza, ti manca un po' di lucidità, più o meno. Per quanto riguarda l'andamento della tappa, tutta la squadra stava bene, avevamo ancora molti corridori con noi quando la UAE Emirates ha aumentato il ritmo sulla salita finale. Ma siamo stati in grado di fare il tipo di tappa che volevamo e chi era in fuga è stato autorizzato a rimanere in testa, come è successo, sfiorando la vittoria. Ora non vediamo l'ora che arrivi il giorno di riposo".
Wout Van Aert: “Mi sono gestito bene, ma un avversario ha fatto ancor meglio di me”
"Penso di aver gestito bene la fuga. Sono scattato per iniziare la salita finale con un po' di vantaggio, ma purtroppo un avversario ha fatto meglio di me. Quando Poels è scattato, andava troppo veloce per me. Non potevo permettermi di saltare, quindi ho optato immediatamente per andare avanti con il mio ritmo. Speravo di recuperare dopo la discesa. Non volevo arrendermi, ma ad un certo punto non ne avevo più. Il minor peso di Poels ha avuto un ruolo? “No, in tanti che pesano venti chilogrammi meno di me erano molto indietro. Ci credevo davvero, peccato. Ho ancora molto morale e voglio continuare a provarci”.
Tadej Pogacar: “Ho capito subito che non avremmo staccato Vingegaard”
“Volevamo rendere la gara dura sull'ultima salita, ma ho subito sentito che Jonas c'era e che non lo avremmo staccato. Forse la salita non era abbastanza dura per quello, ecco perché abbiamo dovuto improvvisare un po' tatticamente. Anche Adam Yates è stato bravissimo ed è riuscito a guadagnare qualche secondo, il che è buono per il nostro team che si avvicina al podio. C'è molta fiducia e buone gambe per la terza settimana per tutta la squadra sta andando fortissimo. Possono godersi il giorno di riposo e possono prenderne uno extra nella cronometro per poi andare a tutto gas altre due volte. La crono? Conosco bene il percorso, è bellissimo e ben progettato. Spero di fare bene".
Jonas Vingegaard: “C'è stato un po' più di controllo del solito. La crono sarà uno degli appuntamenti decisivi”
“È stata un'altra giornata di battaglia in cui io ho cercato di fare sempre meglio. Direi che possiamo essere soddisfatti di quanto fatto. Certo, dispiace per la caduta che ha coinvolto Sepp Kuss, spero sia tutto ok. Sulla salita finale oggi c'è stato tra di noi un po' più di controllo del solito, ogni attacco è stato contenuto. Adesso ci attende il giorno di riposo, dopodiché ci sarà la cronometro che considero uno dei giorni decisivi di questo Tour, dunque darò il mio massimo”.
Giulio Ciccone: “Giornata dura, ho dato tutto per conquistare quanti più punti possibile”
“È stata una giornata tostissima. Non sono stato al massimo della mia forma ma ho comunque dato tutto me stesso per conquistare il più alto numero possibile di punti. Sapevo che era una grande opportunità da sfruttare, che serviva andare a tutta. Ora potrò sfruttare il giorno di riposo per recuperare. La prossima settimana ci saranno poi altre occasioni per provarci, io e Skjelmose lo faremo. Intanto oggi i piani sono andati per il meglio”.