Nel vento della Drôme trionfa in solitaria Anthony Perez
Il francese della Cofidis vince una corsa caratterizzata dal forte vento con una grande azione personale partita da lontano. Secondo posto per Rui Costa, terzo Andrea Bagioli
Il percorso di questa undicesima edizione della Faun Drôme Classic (corsa di categoria UCI 1.Pro) non presenta particolari novità rispetto al recente passato, con, con partenza e arrivo posti ad Étoile-sur-Rhône, per un circuito totale di 191.5 km. Dal punto di vista altimetrico, la prima metà di gara non si presenta come particolarmente impegnativa, mentre è nel finale che si presentano le maggiori difficoltà. Sono infatti da affrontare in rapida successione le salite del Col du Devès, Col de la Grande Limite e Côte des Roberts, che presentano lunghezze che le distinguono dai semplici strappi, mentre proprio sullo strappo di Côte Chaude è posto l’arrivo di giornata.
Ma passiamo alla cronaca di questa fredda e ventosa giornata di corsa sulle strade francesi. Nei primi chilometri di gara prende il largo una fuga di 6 uomini, che inizialmente sembra poter caratterizzare l’intera giornata, raggiungendo anche un vantaggio di 5’30”. Il forte vento che sferza sulla corsa ed il percorso altimetricamente nervoso favoriscono però un primo scossone a più di 100 km dal traguardo, con il plotone che si spezza in più parti, e la gara entra così nel vivo. Successivamente avviene il ricongiungimento tra il primo troncone del gruppo, composto da circa 25 uomini, e la testa della corsa; quando all’arrivo mancano ancora 80 km. Il grosso del plotone si trova così costretto ad inseguire con 1’20” un drappello di testa molto nutrito e composto da numerosi uomini di spicco, tra cui due grandi favoriti come Julian Alaphilippe (Soudal-Quick Step) e David Gaudu (Groupama-FDJ).
Sono poche le squadre che non hanno un rappresentante nella testa della corsa, ed in particolare sono UAE Emirates e Jayco-Alula ad impegnarsi a fondo nell’inseguimento, riuscendo in un primo momento a ridurre lo svantaggio, mentre il vento non accenna a placarsi. Sul Col de la Grande Limite il gruppetto di testa si assottiglia, e mentre Anthony Perez (Cofidis) prova ad andarsene in solitaria il gruppo principale sembra alzare definitivamente bandiera bianca. L’attacco di Perez, che inizialmente sembrava poco ambizioso, si rivela invece molto serio, ed il francese della Cofidis entra negli ultimi 20 km con un vantaggio di 1’ sui 7 più immediati inseguitori, tra cui figurano Gaudu, Alaphilippe, Andrea Bagioli (Soudal-Quick Step), Rui Costa (Intermarché-Circus-Wanty) e Romain Bardet (DSM). Su uno strappo a ridosso dei 10 km finali Bagioli prova a dare brio ad un inseguimento che sembra però essere ormai vano: Perez scappa sempre più lontano.
Il quartetto selezionato dall’azione di Bagioli con Quinn Simmons (Trek-Segafredo), Rui Costa e David Gaudu trova la giusta collaborazione, ma ormai è troppo tardi: Perez resiste negli ultimi chilometri e conquista la meritatissima vittoria. A 1’11” Rui Costa sopravanza allo sprint Bagioli, poi quarto Gaudu e quinto Simmons. A 1’34” arriva un altro gruppetto di inseguitori guidato da Mattias Skjelmose (Trek-Segafredo), sesta posizione poi per Georg Zimmermann (Intermarché-Circus-Wanty), poi Simon Clarke (Israel-PremierTech) seguito dal compagno di squadra Corbin Strong, infine decimo Dorian Godon (AG2R Citroën).