Giro del Friuli, sul Monte Matajur Rubio supera Pogacar e Ravanelli
Sotto una fastidiosa pioggia si è disputata la seconda frazione del Giro del Friuli Venezia Giulia, la più attesa, dato che da Udine si è raggiunto dopo 152.2 km il traguardo de Monte Matajur, nota e impegnativa salita posta sul confine con la Slovenia. In tre si sono giocati il successo sino all'ultimo metro e a prevalere è stato chi, del terzetto, è lo scalatore più puro.
Ad alzare le braccia al cielo è stato Einer Rubio: per il talentuoso colombiano del Vejus TMF è il terzo centro stagionale dopo la tappa del Giro d'Italia Under 23 di Dimaro Folgarida e l'assolo nel GP di Capodarco. Il ventenne ha superato il coetaneo Tadej Pogacar (Ljubljana Gusto Xaurum) e il più esperto Simone Ravanelli (Biesse Carrera Gavardo).
Buona quarta piazza a 20" per Davide Botta (Team Colpack), con Andrea Garosio (D'Amico Utensilnord) giunto assieme a lui. Seguono Aldo Caiati (Zalf Euromobil Désirée Fior) a 23", il russo Dmitry Sokolov (Lokosphinx) a 28", Adriano Amici (Biesse Carrera Gavardo) a 36", l'austriaco Benjamin Brkic (Tirol Cycling Team) a 40" e Simone Zandomeneghi (Iseo Serrature Rime) a 50".
Grazie a questo risultato e alla sua presenza nella maxi fuga di ieri, lo sloveno Tadej Pogacar balza in vetta alla generale: il prossimo acquisto della UAE Team Emirates vanta 25" su Sokolov, 1'44" su Andrea Di Renzo (VPM Porto Sant'Elpidio) e 3'27" su Rubio e Ravanelli.
Il recente vincitore del Tour de l'Avenir ha chiaramente messo un'ipoteca forse definitiva sul successo finale, dato che da disputare rimane solamente la Lignano Sabbiadoro-Gorizia di domani, lunga 157.5 km e che, nonostante tre giri di un circuito finale caratterizzati dalla salita di San Floriano, non dovrebbe rappresentare un ostacolo per l'ennesima sua vittoria.