Giro di Polonia: Olav Kooji è pronto per il Mondiale
Il velocista della Jumbo-Visma si impone nettamente a Opole. «Vincere aiuta a vincere, iniezione di fiducia per Glasgow". Terzo Moschetti, Matej Mohorič rimane in testa in classifica generale
È quella di Olav Kooij (Jumbo-Visma) la volata vincente della quarta tappa del Tour de Pologne 2023. Nella semplice frazione fra Strzelin e Opole il velocista neerlandese si impone nettamente su Marjin Van Den Berg (EF Education–EasyPost), e su Matteo Moschetti (Q36.5 Pro Cycling), lanciando un segnale per i Mondiali di Glasgow. Fuori dal podio Sam Bennett (Bora-hansgrohe), quinto, e Tim Merlier (Soudal-Quick Step) che dopo la vittoria nella tappa inaugurale arriva solo settimo. Davanti a lui l'italiano Jakub Mareczko (Alpecin-Deceuninck).
Sulla carta, la quarta tappa del Tour de Pologne, è una giornata di respiro per i leader di classifica generale. 198,6km senza ascese impegnative. Un percorso mosso, specialmente nella prima metà di gara. La parte più tecnica è l’arrivo: gli ultimi 1500m in lieve pendenza (1%), con una curva ad angolo retto a 500m dalla fine.
Sono 162 i corridori al via da una Strzelin preda del vento e dell’umidità polacca. Lelangue, il direttore di corsa, dà il via ufficiale e parte subito una fuga di 5 corridori: Yevgeniy Gidich (Astana), Sebastian Schoenberger (Human Powered Health), Norbert Banaszek, il polacco Patryk Stosz e il nostro Jacopo Mosca (Lidl Trek), che si aggiudica la salitella di Strzegomiany, declassando nettamente i primi inseguitori nella classifica scalatori, Caruso e Hamilton, con 13 punti di vantaggio. A farsi calda, come da pronostico, è l’ultima parte di gara. A - 25 km i quattro battistrada vengono riassorbiti dal plotone e le strade cittadine di Opole, costeggiate dal fiume Odra, si tingono di giallo nero.
La classica generale non subisce mutamenti, ma si gioca sul filo dei secondi. Matej Mohorič mantiene il primato. Alle sue spalle, la spietata doppietta UAE: Almeida-Majka a soli 10”. Kwiatkowski (Ineos Granadiers) è 4º a +12” e Eddie Dunbar (Jayco Alula) a 20”. Ma a godersi la gloria della meritata fatica è Kooij: «Vincere aiuta a vincere e un successo in una corsa World Tour è un'iniezione di fiducia per il Mondiale di Glasgow». Prima di pensare all’iride, però, ad attendere i corridori c’è la quinta tappa, con arrivo a Bielsko-Biała. 198.8km di cui i 70 iniziali non prevedono particolari asperità. La corsa si fa più dura dopo. I corridori devono affrontare 5 salite, dopo le quali mancheranno 57 km all’arrivo: 30 km di fondovalle e discesa precedono un circuito di 7km con una sola salita di 2,3km al 4%, da ripetere 4 volte.
La classifica generale subirà mutamenti importanti o Mohorič manterrà ben saldo il suo fragile, eppur saldo, vantaggio?