I team 2018: Trek-Segafredo
Mercato in tono minore e capitani tutti da decifrare: Mollema non si discute mentre da Brambilla e Degenkolb fino a Nizzolo e Felline tanti nomi in cerca di riscatto
La squadra statunitense si avvicina al nastro di partenza della nuova stagione dopo aver perso per ritiro nelle ultime stagioni due tra i più importanti corridori della storia del ciclismo contemporaneo, ossia Cancellara e Contador. Sostituire la caratura di simili monumenti è impossibile e, dopo aver a lungo inseguito prima Nibali e poi Aru, la squadra guidata da Luca Guercilena presenta una rosa di nomi capitanata da Mollema per le prove a tappe e da Degenkolb per quelle in linea. Un mercato sottotono con sette nuovi innesti che andranno a definire una Trek-Segafredo composta da diversi guastatori in cerca di riscatto e impreziosita da un gruppo di corridori italiani che faranno sentire la loro voce nelle corse più importanti del calendario.
ROSA
Eugenio Alafaci (Ita, 1990), Fumiyuki Beppu (Jap, 1983), Julien Bernard (Fra, 1992), Gianluca Brambilla (Ita, 1987), Matthias Brändle (Aut, 1989), Nicola Conci (Ita, 1997), Gregory Daniel (Usa 1994), Koen De Kort (Ned, 1982), John Degenkolb (Ger, 1989), Laurent Didier (Lux, 1984), Niklas Eg (Den, 1995), Fabio Felline (Ita, 1990), Alex Frame (Nzl, 1993), Michael Gogl (Aut, 1993), Tsgabu Grmay (Eth, 1991), Ruben Guerreiro (Por, 1994), Markel Irizar (Spa, 1980), Bauke Mollema (Ned, 1986), Ryan Mullen (Irl, 1994), Giacomo Nizzolo (Ita, 1989), Jarlinson Pantano (Col, 1988), Mads Pedersen (Den, 1995), Grégory Rast (Sui, 1980), Kiel Reijnen (Usa, 1986), Toms Skujins (Lat, 1991), Peter Stetina (Usa, 1987), Jasper Stuyven (Bel, 1992), Boy van Poppel (Ned, 1988)
L'ANALISI
CORSE A TAPPE: Tutto girerà intorno a Bauke Mollema e alla sua voglia di fare classifica al Tour. L'olandese è corridore regolare nelle classifiche dei grandi giri e capace di picchi di alto livello. Nelle prove di una settimana riesce ancor più competitivo: vincente ad altissimo livello non sarà mai, tuttavia è una sostanziale garanzia per i piazzamenti. Gianluca Brambilla, dopo i problemi di salute che lo hanno afflitto nel 2017, cambia casacca e sarà l'uomo di punta per il Giro d'Italia, dove inseguirà top ten e vittoria di tappa. Un gregario di extralusso è Jarlinson Pantano che, quando libero da compiti, può lottare per le posizioni d'avanguardia soprattutto nelle giornate di alta montagna. C'è curiosità attorno al giovane passista scalatore danese Niklas Eg, uno dei prospetti più interessanti del panorama internazionale e in evidenza lo scorso anno nelle prove riservate agli under 23. Il suo connazionale Mads Pedersen è invece già ora uomo da brevi corse a tappe senza grosse difficoltà altimetriche, oltre che possibile elemento completo: la sua crescita nell'estate 2017 è stata prepotente e ha le possibilità per migliorare ancora. Il francese Julien Bernard, l'etiope Tsgabu Grmay e lo statunitense Peter Stetina sono gregari di sostanza mentre il neoacquisto lettone Toms Skujins ha dimostrato qualche dote nelle gare di medio livello.
VOLATE: Dall'incidente di inizio 2016 John Degenkolb fatica a ritornare a quel livello che gli ha permesso di primeggiare in diverse corse di un giorno e nelle volate dei grandi giri. La sua missione sarà quella di riprendere il discorso con il successo che gli manca da quasi un anno (febbraio 2017). Destino simile per Giacomo Nizzolo che a causa di malanni fisici in serie e di problemi di sovrallenamento ha buttato via l'intera stagione scorsa. Entrambi avranno come obiettivo quello di vincere sin da subito: le loro strade si divideranno tra Parigi-Nizza e Tirreno-Adriatico, Giro e Tour, mentre, condizione permettendo, saranno fianco a fianco nelle prime classiche e semi-classiche di stagione con vista Sanremo. L'ex talento del ciclocross, figlio e fratello d'arte Boy van Poppel si giocherà le sue carte negli sprint di gare minori. Da seguire con interesse il nuovo arrivato Alex Frame: il kiwi, ex iridato su pista nell'inseguimento a squadre, potrà mostrare le sue doti anche nel calendario World Tour.
PAVÉ: Degenkolb, arrivato lo scorso anno come erede di Cancellara, guiderà la pattuglia sulle pietre. Accanto a lui si è meritato un ruolo di primattore Jasper Stuyven: il belga, quarto all'ultima Roubaix, ha dimostrato di poter essere della partita anche nei concitati finali e, aiutato da un più che valido spunto veloce, è da tenere particolarmente d'occhio. Elementi di qualità assoluta saranno gli azzurri Nizzolo, che vorrà riprendere il discorso gioco forza interrotto lo scorso anno, e Felline, sorpresa nel 2017 soprattutto con il 4° posto alla Het Nieuwsblad. Un supporto importante su queste strade arriverà da Koen De Kort, fedelissimo di Degenkolb sin dai tempi della Giant e dagli attempati uomini squadra, Grégory Rast e Markel Irizar.
CLASSICHE: Fabio Felline è potenzialmente adatto a ogni corsa di un giorno (pavé, côtes, classiche di fine estate) e come ha dimostrato al Giro di Romandia, ha qualità anche nelle corse a tappe più brevi. Il piemontese può occupare il ruolo di leader in un certo tipo di gare in linea; in quelle più dure dividerà i galloni del comando con Mollema e Brambilla. L'austriaco Michael Gogl e il portoghese Ruben Guerreiro proveranno a fare un ulteriore salto di qualità, cercando di essere protagonisti sia sulle Ardenne che nelle corse di un giorno della seconda parte di stagione. Nicola Conci è il più giovane della squadra ed è anche uno dei maggiori talenti in circolazione del ciclismo italiano: dopo aver anticipato di un anno il suo passaggio tra i professionisti, per lui sarà una stagione di rodaggio, con l'idea in futuro di primeggiare sulle Ardenne.