Chi vincerà l'edizione 2018 del Giro d'Italia?
Un'edizione affascinante questa per il Giro d'Italia, iniziata con la prima tappa a Gerusalemme, lo scorso 4 maggio e che vedrà il termine il prossimo 27 maggio a Roma. In mezzo oltre tremila chilometri di percorso e di passioni lungo tutto lo Stivale. Con un vincitore della scorsa edizione come Tom Dumoulin, che dovrà difendere il titolo contro corridori come Fabio Aru, Chris Froome e gli altri protagonisti di questo Giro. Si è detto che sarà un Giro d'Italia dove chi non è bravo nelle tappe a cronometro, come ad esempio Aru potrebbe perdere qualcosa che dovrà poi essere scaltro a recuperare in montagna, in particolare in tappe come quella sullo Zoncolan, per esperti scalatori. A rendere interessante questo Giro c'è una considerazione su tutte: manca il grande favorito. Questo dicono gli esperti di ciclismo e questo rende più entusiasmante scommettere sul giro d'Italia con alcune delle quote migliori di sempre. Arrivati a metà Giro abbiamo una classifica provvisoria in divenire che diventa sempre più definita grazie anche alla rivelazione rappresentata da Simon Yates, ciclista britannico che di fatto è la vera e grande sorpresa di questa edizione, specialmente se pensiamo a come Yates si fosse presentato all'inizio del Giro. È capitato altre volte in effetti che un ciclista partendo dalla posizione avvantaggiata di outsider riesca alla fine a trionfare.
Tuttavia manca ancora un po' per stabilire veramente chi vincerà questa edizione del Giro d'Italia. Certo bisogna riconoscere come Dumoulin stia un po' deludendo le attese, mentre Froome e Aru continuano ad accumulare ritardo di tappa in tappa. Come tutti sanno la condizione fisica è sempre un elemento primario per vincere il Giro d'Italia e attualmente Simon Yates sembra averne di più ed essere in grado di dosare le energie e tutte le sue risorse a disposizione non solo per tenere il passo rispetto agli altri ciclisti, ma per continuare ad accumulare il vantaggio necessario per condurre questo Giro. Pur essendo ancora troppo presto per sbilanciarsi, sicuramente bisogna dire che sarà uno dei protagonisti, mentre altri campioni hanno forse già un po' deluso le aspettative. Del resto il c.t. della Nazionale, Davide Cassani, si era detto preoccupato per Fabio Aru, in particolare per la sua scarsa attitudine alle cronometro.
Quello che però da sempre ha fatto la differenza in una manifestazione ampia come il Giro è la completezza e la capacità di centrare i diversi obiettivi durante le varie tappe. In effetti trattandosi del primo importante obiettivo di stagione per alcuni ciclisti che saranno protagonisti anche della Vuelta e del Tour de France, spesso la condizione ottimale viene raggiunta solo nelle ultime tappe della corsa. Proprio per questo motivo mentre ci stiamo avvicinando al climax di questa edizione del Giro d'Italia, Simon Yates conduce con un distacco considerevole sui suoi inseguitori. Naturalmente è presto dare per scontato l'esito finale, ma una volta che i minuti di distacco accumulati aumentano, bisogna dire che pur essendoci dei grandi corridori esperti e abituati a recuperare nelle ultime tappe, abbiamo già un favorito che potrebbe davvero vincere questa edizione del Giro. Per sapere come andrà a finire non resta altro da fare che attendere la conclusione della 21esima tappa che quest'anno vedrà Roma protagonista, dopo il tappone alpino in alta quota in Val di Susa con 4.000 metri di dislivello.