Tra le polveri trevigiane è Niewiadoma la nuova iridata
La polacca arriva in solitaria a Pieve di Soligo: il titolo mondiale gravel è suo. Italia d'argento grazie a Persico che in una volata a due anticipa Vollering (3ª)
Katarzyna Niewiadoma è la nuova campionessa del mondo di gravel. Partita come una delle favorite principali, la scalatrice polacca è riuscita ad avere la meglio nel finale di gara tagliando il traguardo di Pieve di Soligo in solitaria.
Il titolo è stato assegnato al termine di 140 chilometri di gara. La corsa è partita dal Lago Le Bandie per raggiungere Pieve di Soligo dopo 1600 metri di dislivello. Dal punto di vista altimetrico c'erano notevoli differenze rispetto allo scorso anno, con quattro salite nella prima parte - Collalto (3.8 chilometri al 3.9%), Afranta (3.7 chilometri al 4.3%), Nogarolo (700 metri al 12%) e Ca' del Poggio (1.2 chilometri al 12%) - e altre quattro dopo il primo passaggio da Pieve di Soligo, tra cui il durissimo muro di San Vigilio (300 metri al 17%).
Il gruppo formato da 112 atlete si è presto ridotto a poche unità che hanno preso la testa della corsa dopo le prime salite. Al comando c'erano tutte le favorite principali, con una forte prevalenza di Paesi Bassi e Italia: presenti la campionessa europea Lorena Wiebes, Yara Kastelijn, Demi Vollering, Silvia Persico, Elena Cecchini e Gaia Realini, oltre a Lauren Stephens, Katarzyna Niewiadoma e Niamh Fisher-Black. Nel primo passaggio da Pieve di Soligo le maglie azzurre guidavano il gruppo, forti di una superiorità numerica.
La corsa si è accesa negli ultimi 20 chilometri quando Niewiadoma, tra le salite di Le Serre e Le Tenade, ha fatto valere le sue doti di scalatrice distanziando progressivamente le avversarie, per ultime Vollering e Persico. L'azione della polacca è apparsa sin da subito quella decisiva: il suo vantaggio è cresciuto a vista d'occhio e le ha permesso di raggiungere Pieve di Soligo con un margine superiore ai 30". Katarzyna Niewiadoma si è laureata campionessa del mondo tagliando l'arrivo in solitaria, mentre alle sue spalle Persico e Vollering si sono giocate la medaglia d'argento in volata con l'azzurra che ha prevalso al colpo di reni. Dietro a Vollering spazio per altre due neerlandesi - Kastelijn (4ª) e Wiebes (5ª) - con Gaia Realini che ha chiuso al 9° posto.