Valenciana, Paladin ci prova ma Van Dijk è un treno; Soraya si consola con la maglia di leader
Da un'italiana all'altra, dopo la vittoria di Elisa Balsamo ieri nella frazione d'apertura della Setmana Valenciana oggi tocca a Soraya Paladin prendersi un pezzetto di onori, dall'alto del primo posto in classifica conquistato al termine di una tappa a dir poco battagliata, dominata da alcuni squadroni che hanno mandato a ripetizione e a turno le proprie atlete all'attacco, e conclusa dal meritato successo della campionessa europea Ellen Van Dijk.
La seconda tappa della Volta Comunitat Valenciana Fémines, Altea-Cocentaina di 117 km, aveva un percorso che partiva tutto in salita (i primi 33 km) e che continuava sempre molto mosso fino al traguardo. Il gruppo ha preso con ritmo regolare la citata ascesa iniziale che culminava nell'Alto Confrides, alcune atlete si sono staccate strada facendo, in cima è passata per prima Marta Cavalli (FDJ Nouvelle-Aquitaine Futuroscope) davanti a Erica Magnaldi (UAE ADQ), leader dei Gm, e poi in discesa ci hanno provato prima Elise Chabbey (Canyon//SRAM Racing) e poi Sofia Bertizzolo (UAE), ma senza trovare spazio.
Nella fase centrale della tappa la strada era tutta un mangia&bevi e ciò ha favorito il moltiplicarsi degli attacchi, Chabbey ci ha riprovato con Elisa Longo Borghini (Trek-Segafredo), il gruppo si è spezzato e la leader Elisa Balsamo (Trek) è rimasta indietro, destinata a pagare un caro dazio. Prese le due Elise ai -60, c'è stato un contropiede di Shirin Van Anrooij (Trek), Juliette Labous (DSM), Kasia Niewiadoma (Canyon) e Marie Le Net (FDJ), brave a prendere subito un minuto di vantaggio ma inevitabilmente riavvicinate dal primo gruppo che le ha raggiunte ai -30. La Niewiadoma è però rimasta in zona d'attacco, riproponendosi subito insieme a Floortje Mackaij (DSM) e Brodie Chapman (FDJ), ma anche quest'azione è andata a sbattere contro la reazione delle inseguitrici.
Ai -17 un nuovo scatto di Longo Borghini e Chabbey ha contribuito a frantumare il gruppo, di lì a poco è partito l'attacco decisivo, condotto da Ellen Van Dijk (Trek) e Soraya Paladin (Canyon). Le due sono arrivate ad avere quasi 50" di vantaggio, ma nel finale la reazione delle contendenti per la classifica è stata veemente, con la Movistar in particolare a spingere in favore di Annemiek Van Vleuten, prima che fosse la stessa fuoriclasse neerlandese in prima persona a tentare il colpo del rientro sulle prime: la rampa d'arrivo ha in effetti ingolfato l'azione delle battistrada, ma soprattutto l'atleta della Trek ha dato l'impulso necessario per arrivare in fondo.
Ellen ha poi preso in testa la volata e l'ha condotta all'arrivo senza permettere a Soraya di mettere in discussione il suo successo. Come scritto poco sopra, il primo gruppetto è arrivato addirittura in scia alle due, con Marta Bastianelli (UAE) che ha tentato di finalizzare pro domo sua il lavoro della Van Vleuten, ma che si è dovuta accontentare del terzo posto a 3" da EVD e davanti ad Annemiek, Silvia Zanardi (Bepink), Mavi García (UAE), Nadia Quagliotto (Bepink), Cavalli, Cecilie Uttrup Ludwig (FDJ) e Longo Borghini a chiudere la top ten.
Il rammarico per il secondo posto di tappa è di molto temperato dal fatto che Soraya Paladin conquista la maglia di leader della corsa con 2" sulla stessa Van Dijk, 6" su Niewiadoma, 9" su Zanardi, Longo Borghini, Ludwig, Grace Brown (FDJ), Alexandra Manly (BikeExchange-Jayco) e Chabbey, 14" su Labous e 15" su un gruppetto comprendente tra le altre Van Vleuten, García, Cavalli e Quagliotto. Domani si sale con decisione, la terza tappa (da Vila-Real a Vistabella del Maestrat, 135 km) porterà il gruppo a transitare sull'Alto Remolcador nella prima parte e poi sul Collao e - dopo una breve discesa - ancora più su fino al traguardo, per 20 km di scalata negli ultimi 25, con pendenza media superiore al 5%: un finale imperdibile per una frazione sin dall'inizio molto difficile.