
Perché Tadej Pogačar ha dovuto cambiare la bici una seconda volta alla Parigi-Roubaix di ieri
La classica monumento di ieri si è stata infiammata dal confronto tra i due campioni, ma la sfortuna si è accanita sullo sloveno, costretto a due cambi bici
La Parigi-Roubaix 2025 ha regalato un nuovo duello epico tra Tadej Pogačar e Mathieu van der Poel, ma anche una serie di imprevisti che hanno condizionato la corsa dello sloveno. Già costretto a un cambio di bici dopo la caduta a 39 km dall’arrivo, Pogačar ha dovuto fermarsi una seconda volta prima del Carrefour de l’Arbre, perdendo ulteriore terreno sul rivale. La ragione? Un problema al freno anteriore sulla bici di riserva che gli era stata consegnata dopo l’incidente.

L’errore e il primo cambio
Tutto sembrava ancora possibile quando, dopo aver attaccato Van der Poel e staccato Jasper Philipsen su Mons-en-Pévèle, Pogačar si trovava a lottare testa a testa con il neerlandese. Ma a 39 km dal traguardo, una curva mal calcolata su un tratto di pavé lo ha fatto uscire di strada, costringendolo a mettere il piede a terra e a un cambio immediato di bicicletta (la catena era scesa dalla corona). Ripartito con il nuovo mezzo, Pogačar ha cercato di riagganciare Van der Poel, ma qualcosa non andava.
Il secondo stop: il freno anteriore difettoso
Da un video pubblicato da Velon CC che mostra ciò che avviene all'interno dell'ammiraglia della UAE Emirates, si sente il dialogo tra il Campione del Mondo e i suoi due direttori sportivi, Fabio Baldato e Marco Marcato. Mentre lo sloveno cercava di rientrare, con il distacco che pian piano aumentava fino a circa 26", segnalava all'ammiraglia che il freno a disco anteriore toccava sensibilmente le pastiglie, tanto da rendere necessario un cambio di bicicletta: “My front brake is touching, a lot”, ha detto Pogačar via radio. In un primo momento, Marco Marcato ha fatto presente che il cambio era possibile, ma avrebbe fatto perdere ulteriori secondi. Pogačar ha risposto deciso: "Change the bike, change the bike". Per questo, a 21 km dall’arrivo, il vincitore dell'ultimo Giro delle Fiandre è stato costretto a un ulteriore stop, perdendo altri preziosi secondi e vedendo il distacco da Van der Poel salire oltre il minuto.
Van der Poel imperterrito, Pogačar sfortunato
Anche il campione neerlandese ha avuto il suo momento di difficoltà con una foratura a 600 metri dal termine del Carrefour de l'Arbre, ma il suo cambio è stato più rapido, e il vantaggio accumulato gli ha permesso di vincere senza ulteriori patemi. Pogačar, invece, ha dovuto accontentarsi della consapevolezza di averci provato, in una Roubaix che, ancora una volta, ha confermato di essere una corsa dove una brutta sorpresa può essere sempre dietro l'angolo.