Ilan van Wilder, la ricerca di una dimensione e la prima vittoria da pro'
Il belga classe 2000 si impone nella prima tappa in linea del Giro di Germania dopo essere scappato nel finale con Felix Grossschartner e Pavel Sivakov (secondo e terzo all'arrivo). Ora è anche leader della generale
Da ragazzo era considerato in qualche misura un antiRemco, oggi come oggi ci corre insieme in casa Soudal-Quick Step ma la sua ricerca di propri spazi è inesausta e oggi ha conosciuto uno snodo importante con la prima vittoria da professionista ottenuta al Giro di Germania dopo un finale di tappa piuttosto scoppiettante. Ilan van WIlder, 23enne nato a Jette, ha caratteristiche tali per cui potrebbe anche riuscire a portare a casa l'intera corsa, se saprà essere attento da domani a domenica, del resto che potesse far la differenza nelle gare a tappe era e sarebbe nell'ordine delle cose, insomma solo questione di tempo.
Il Deutschland Tour 2023 ha vissuto oggi la sua prima tappa in linea, Sankt Wendel-Merzig di 179 km con un finale tutto in saliscendi. Si è partiti con il forfait di Alexander Kristoff (Uno-X) e una subitanea fuga a 6, composta da Harm Vanhoucke (Lotto Dstny), Silas Köch (Saris Rouvy Sauerland), Oliver Mattheis e Jasper Levi Pahlke (Bike Aid), Albert Gathemann (P&S Benotti) e Vincent John (Rad-Net Oßwald). Gli attaccanti hanno raggiunto un vantaggio massimo di 5'15" ai -140, poi ci ha pensato la Bora-Hansgrohe a ridurre le distanze tirando il plotone. Ai -81 una caduta ha causato il ritiro di Sergio Samitier (Movistar), quindi sono arrivate le salite e il drappello di testa ha cominciato a disunirsi: già sulla prima, Waldhölzbach (Gpm ai -69), Vanhoucke se n'è andato da solo, poi raggiunto poco dopo da John e Mattheis e poi ancora da Köch e Gathemann.
Sulla successiva ascesa di Orscholz ai -51 lo scenario si è riproposto, con Vanhoucke che di nuovo ha salutato tutti, concedendosi un surplus di fuga in solitaria, mentre il gruppo - a propria volta sempre più selezionato - andava a riprendere gli altri attaccanti. Ai -41 pure il belga della Lotto è stato raggiunto, quindi di gran carriera il gruppo ha proceduto fino alle salite del finale, in realtà la stessa (Ellerberg) da ripetere due volte. La prima scalata ha visto un attacco di Brandon McNulty (UAE Emirates) ai -16, ma in vista del Gpm l'americano è stato superato da Anders Johannessen (Uno-X); sul falsopiano in cima ci ha provato Marco Haller (Bora) ai -14, quindi ai -13 si è mosso Mathias Vacek (Lidl).
Al secondo passaggio verso Ellerberg c'è stato l'allungo, nei pressi della cima, di Pavel Sivakov (INEOS Grenadiers), a cui subito si è accodato Ilan van Wilder (Soudal-Quick Step), mentre in un secondo momento è rientrato pure Felix Grossschartner (UAE); alle spalle del primo terzetto se ne era formato un secondo, con Pello Bilbao (Barhain-Victorious), Dylan Teuns (Israel-Premier Tech) e Kevin Vermaerke (DSM-Firmenich). I due trenini hanno proceduto in parallelo fino alla conclusione, ma gli inseguitori non sono più riusciti a chiudere sui battistrada, che sono andati così a giocarsi la vittoria.
A imporsi è stato Van Wilder, che già era proiettato verso il primo posto in classifica dopo il cronoprologo di ieri, e che ha completato l'opera con la prima affermazione da professionista. Alle sue spalle Grossschartner e Sivakov, quindi a 3" Vermaerke-Bilbao-Teuns e a 10" il gruppo maglia gialla col leader della generale Ethan Vernon (Soudal) preceduto da Danny van Poppel (Bora) nella volata per il settimo posto. Primo italiano oggi Gianluca Brambilla (Q36.5), sedicesimo.
In classifica come anticipato troviamo Van Wilder primo con 9" su Grossschartner, 10" su Sivakov, 16" su Vernon, 19" su Van Poppel e Nils Politt (Bora); Diego Ulissi (UAE) è 26esimo a 25". Domani la seconda tappa da Kassel a Winterberg misurerà 201.3 km e avrà ancora un finale con due discrete salite, Altastenberg (che scollina ai -20) e il muro che va verso l'arrivo, 3 km al 6%. Come dire, generale del Deutschland Tour 2023 in progress…