Giarre incorona Lutsenko. Il Giro di Sicilia è suo
Nella quarta ed ultima frazione della corsa a tappe siciliana, il kazako dell’Astana attacca a circa 4 km dalla vetta dell’ultimo gpm e allunga sugli inseguitori, vincendo così tappa e maglia finale
La quarta ed ultima tappa del Giro di Sicilia ha tutti i crismi del tappone visto che sia la distanza di 216 km da Barcellona Pozzo di Gotto a Giarre che i tre gpm di cui due molto lunghi ed impegnativi danno la misura delle difficoltà che i ciclisti troveranno oggi. E’ certamente la tappa decisiva della breve corsa siciliana e la classifica generale ancora molto corta induce a pensare che vedremo interessanti azioni durante il suo svolgimento. Finn Fisher-Black (UAE Team Emirates) dovrà difendere il suo primato ma nel caso in cui non ci dovesse riuscire, la sua squadra ha diverse alternative che rispondono ai nomi di George Bennett, Rafal Majka e, perché no, Diego Ulissi.
La fuga di giornata partiva soltanto dopo una quarantina di km, quando la strada iniziava a salire verso il primo gpm di Floresta. Erano sette i ciclisti che riuscivano ad evadere dal gruppo, ovvero Luc Wirtgen (Tudor Pro Cycling), Bart Lemmen (Human Powered Health), Samuele Zoccarato e Martin Marcellusi (Green Project-Bardiani CSF-Faizanè), Erik Fetter (EOLO-Kometa), Alexis Guerin (Bingoal WB), Negasi Haylu Abreha (Q36.5 Pro Cycling Team).
La fuga iniziava a scomporsi sulle prime rampe verso il secondo gpm di Etna-Due Monti, con Marcellusi primo ciclista a rialzarsi. Dal gruppo della maglia rossa, tirato dal’UAE Team Emirates, contrattaccava Rainer Kleppinger (Team Bahrain Victorious) che faceva da testa di ponte tra il capitano Damiano Caruso ed i fuggitivi. A Kleppinger si univano Kobe Goossens (Team Intermarchè Circus Wanty), Mark Donovan (Q36.5 Pro Cycling) e Gianmarco Garofoli (Team Astana Qazaqstan). Questi ultimi tre ciclisti, una volta raggiunta e superata la fuga, erano i primi a scollinare sul predetto gpm, mentre Kleppinger si faceva sfilare e ritornava a lavorare per Caruso.
All’inizio della terza ed ultima salita del Culmine di Scorciavacca i tre nuovi ciclisti in testa alla corsa avevano una trentina di secondi di vantaggio su un primo drappello di inseguitori dove i più attivi erano Caruso ed Alexey Lutsenko (Astana Qazakstan). L’italiano ed il kazako raggiungevano la testa della corsa dopo circa 3 km di scalata. Lutsenko attaccava a sua volta a circa 4 km dalla vetta e faceva discreti danni visto che né Goossens né Caruso riuscivano a reggere il suo ritmo, per non parlare di Donovan e Garofoli che si erano staccati precedentemente.
Lutsenko scollinava in prima posizione e si lanciava in discesa, inseguito a circa 30 secondi di ritardo da Louis Meintjes (Intermarchè Circus Wanty), che nel frattempo era rimasto da solo alle spalle del kazako dopo una bella accelerazione.
Lutsenko non solo amministrava il vantaggio sugli inseguitori, ma addirittura lo aumentava, dimostrando di avere una gran gamba. Il kazako andava così a vincere a braccia alzate sul traguardo di Giarre mentre Meintjes era secondo a 40 secondi di ritardo. Vincenzo Albanese (EOLO Kometa) regolava il drappello degli inseguitori a 1 minuto e 13 secondi di ritardo da Lutsenko mentre chiudevano la top five Yannis Voisard (Tudor Pro Cycling) in quarta posizione e Kobe Goossens (Intermarchè Circus Wanty) in quinta posizione con lo stesso tempo di Albanese.
La top ten era completata, dal sesto al decimo posto tra il minuto e 13 secondi di ritardo ed i 2 minuti e 52 secondi di ritardo da Mark Donovan (Q36.5 Pro Cycling), Simone Petilli (Intermarchè Circus Wanty), Finn Fisher-Black e Rafal Majka (UAE Team Emirates) e Samuele Zoccarato (Green Project-Bardiani CSF-Faizanè).
Lutsenko ottiene la prima vittoria stagionale e soprattutto fa suo il Giro di Sicilia. Salgono sul podio finale Meintjes secondo a 44 secondi di ritardo e Albanese terzo a 1 minuto e 7 secondi di ritardo, mentre deludono il vincitore 2022 Caruso e l’UAE Team Emirates che ai nastri di partenza sembrava la squadra più forte. Albanese vince anche la classifica a punti, mentre Alexis Guerin (Bingoal WB) quella dei gpm e Finn Fisher-Black veste la maglia bianca di miglior giovane.