Il grande giorno di Liane Lippert: Kopecky battuta, ma rimane in giallo
A Mauriac la SD Worx controlla per difendere la maglia, ma allo sprint la più veloce è la tedesca della Movistar. Ottimo terzo posto per Persico, distacchi minimi in classifica
Una delle tappe più impegnative di questo Tour de France Femmes, molto attesa nelle parole di alcune delle principali favorite dopo la tappa di ieri, alla fine non ha scavato grossi distacchi in classifica generale. Sullo strappo finale a Mauriac nessuna è riuscita a portare via un gruppetto, e lo spettro del Tourmalet e della crono finale probabilmente si sta affacciando nella mente delle principali pretendenti alla maglia gialla.
Molto chiaro in questo senso l'atteggiamento della SD Worx, che ha deciso di correre in modo conservativo per favorire la volata di Lotte Kopecky, desiderosa di difendere la maglia gialla conquistata ieri, anziché puntare subito su Demi Vollering, su un terreno simile a una classica delle Ardenne e quindi tendenzialmente molto favorevole alla vincitrice dell'ultima Liegi.
Ne è risultata quindi una corsa abbastanza bloccata, anche per via delle condizioni meteo avverse, con una vincitrice non molto usuale, ma di grandissima qualità. La vittoria di Liane Lippert ricorda un po' quella di Cecilie Uttrup Ludwig dello scorso anno a Épernay: una corritrice di talento, molto esplosiva sugli strappi brevi e con uno spunto veloce sopra la media, ma che trova quasi sempre un'avversaria migliore di lei in salita o in volata che le impedisce di vincere quanto potrebbe. L'anno scorso la danese aveva battuto la favoritissima Marianne Vos nello sprint finale in salita, oggi è toccato alla tedesca ribaltare il pronostico contro Kopecky, favorita proprio dalle pendenze delle ultime centinaia di metri.
Tour de France Femmes 2023, la cronaca della seconda tappa
Non partita questa mattina Laura Vieceli (Israel Premier-Tech), fermata da problemi di stomaco. C'è molto nervosismo già nei primi metri, tanto che c'è anche una caduta nella neutralizzata, anche perché la partenza è subito in salita. Dopo una decina di chilometri riescono ad evadere dal gruppo Georgia Williams (EF Education TIBCO-SVB) e Hannah Ludwig (Uno-X Pro Cycling). La neozelandese conquista i primi due gpm di quarta categoria e va in testa alla classifica della pois.
Nella lunga discesa irregolare che porta alla Côte de Plaines, unico gpm di seconda categoria di giornata, il vantaggio della coppia di testa arriva a oltre 1'35", mentre la Lidl-Trek e la Dsm controllano il gruppo. Ai -55 le due vengono riprese, poco prima della Côte. Sulla salita iniziano subito gli scatti, perché i 5 punti sulla cima del gpm varrebbero la maglia a pois. Dopo un primo tentativo di Agnieszka Skalnjak-Sojka (Canyon SRAM) ed Évita Muzic (Fdj Suez), riesce a fare la differenza Julie Van de Velde (Fenix Deceuninck), che resiste fino alla cima al rientro di Anouska Koster (Uno-X Pro Cycling). Proprio Koster prosegue l'azione insieme a Soraya Paladin (Canyon SRAM) e Yara Kastelijn (Fenix Deceuninck), che se ne va poi in solitaria a conquistare la Côte de Boisserès. Nel frattempo, a un chilometro dallo scollinamento della Côte de Plaines, c'era stata una caduta che aveva coinvolto anche Longo Borghini e Van Vleuten, entrambe rientrate molto velocemente in gruppo.
Kastelijn viene poi raggiunta dalla solita Koster e da Eva Van Agt (Jumbo Visma): al primo passaggio sul traguardo il loro vantaggio sul gruppo è di quaranta secondi. Nel plotone diverse squadre cercano di rimanere davanti ma senza forzare il ritmo, e il distacco arriva a superare il minuto ai -30.
Sulla Côte de Merlhac Kastelijn prende altri due punti e sfila il primato nella classifica del QOM alla compagna Van de Velde: la crossista neerlandese sale a quota 7 contro i 5 punti della belga, confermando che il grande obiettivo della Fenix per i prossimi giorni sarà cercare di accumulare più punti possibili prima del Tourmalet e indossare la maglia per qualche giorno.
Dopo qualche scatto in salita il gruppo si ricompatta prima del tratto in falsopiano, in cui le condizioni meteo peggiorano drasticamente: l'acquazzone che si abbatte sulla corsa rallenta un po' l'inerzia del gruppo, in cui nessuna squadra sembra voler correre rischi eccessivi. La discesa successiva, che precede lo strappo finale, viene però resa particolarmente insidiosa dall'asfalto bagnato: ne fanno le spese Lauretta Hanson (Lidl-Trek), Maria Giulia Confalonieri (Uno-X Pro Cycling) e soprattutto Van Agt, che finisce contro un guard rail mentre cercava di allungare su Koster in discesa. L'atleta della Jumbo Visma si è ritirata ed è stata trasportata in ospedale per accertamenti, ma è sempre rimasta cosciente.
Ai piedi della Cote de Trebiac le due fuggitive rimaste vengono riprese, perché già dai primi metri della salita le big iniziano a muoversi: Kasia Niewiadoma e Ashleigh Moolman-Pasio confermano le buone impressioni di ieri e sono le prime a cercare di attaccare. Risponde molto bene Lippert, mentre Longo Borghini chiude un buco di qualche metro. Si fanno invece un po' sorprendere le SD Worx, con Demi Vollering che rientra di passo portandosi dietro tutte le migliori. A quel punto l'andatura cala drasticamente, perché non sembra esserci molto spazio per fare la differenza, e le SD Worx puntano chiaramente a favorire il rientro di Lotte Kopecky, che aveva perso qualche metro sulle prime accelerazioni.
Dopo essere tornata in cima al gruppo, la maglia gialla si spende in prima persona per chiudere ancora su Niewiadoma, indubbiamente la più generosa nel cercare di selezionare il gruppo. Dopo un'altra fase di stacco parte in progressione Marlen Reusser, con una mossa tipica di tante vittorie SD Worx, che cercano di sfruttare la superiorità numerica e scoraggiare l'inseguimento, avendo in Kopecky nettamente la più veloce del gruppo. Longo Borghini legge perfettamente la situazione e chiude un buco che se aperto avrebbe probabilmente chiuso il discorso per la vittoria di tappa.
A quel punto, a poco meno di duecento metri dallo scollinamento e a -1.5 dal traguardo, l'unica soluzione possibile diventa la volata ristretta. Dopo un breve tratto di contropendenza, gli ultimi 500 metri tirano leggermente a salire. Forse proprio per questo, e per il grande sforzo fatto per tenere le ruote in precedenza, Kopecky non è brillante come al suo solito in una volata in cui sarebbe la netta favorita sulla carta. Coglie l'occasione al volo Liane Lippert, che dopo il leadout di Vollering anticipa la stessa Kopecky e Silvia Persico, che aveva preso molto bene la ruota della belga, e conquista la vittoria più importante della sua carriera.
Un successo meritatissimo per la tedesca della Movistar, che ha trovato la gamba e il tempismo giusto per centrare la sua prima vittoria al Tour, la seconda stagionale dopo il campionato nazionale. Il secondo posto vale comunque un altro giorno in giallo per Kopecky, che a questo punto indosserà il simbolo del primato almeno fino a mercoledì, salvo imprevisti.
Il terzo posto fa invece molto morale per Silvia Persico, che risponde alla grande dopo aver perso qualche secondo nella tappa di ieri. In top ten poi ci sono quasi tutte le migliori: Moolman, Ludwig, Vollering, Niewiadoma, e Van Vleuten, oltre a una sorprendente Christina Schweinberger, che chiude al quinto posto e completa una grande giornata per la Fenix Deceuninck. Dietro a Longo Borghini, undicesima e ultima del gruppetto, c'è un buco di quattro secondi: a farne le spese è ancora Juliette Labous, già attardata ieri, oltre a diverse altre donne di classifica di secondo piano.
I valori in campo sembrano già abbastanza definiti dopo le prime due tappe per quanto riguarda la generale, dove ora Kopecky ha 49" su Lippert e 59" sulle prinicipali favorite. Dopo un turno di riposo e spazio per le velociste, con Lorena Wiebes pronta a prendersi la scena e riportare la vittoria alla SD Worx.