Il gruppo all'arrivo di Saint-Priest © Criterium del Delfinato
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Caduta di gruppo, neutralizzata la quinta tappa del Delfinato

Almeno 50 corridori (compresi quasi tutti gli uomini di classifica) giù a 20 km dalla fine, l'assenza di mezzi di soccorso porta all'annullamento della frazione. In ospedale Kruijswijk e Van Baarle

06.06.2024 16:01

Un altro giorno che poteva essere disastroso per il ciclismo. Lo è stato, limitatamente ad alcuni corridori; la gran parte dei 50 caduti nel finale della quinta tappa del Criterium del Delfinato se l'è cavata con ammaccature, un paio almeno sono stati portati con l'ambulanza in ospedale, la corsa è stata neutralizzata proprio per la conseguente assenza di mezzi di soccorso in gara e il gruppo ha poi pedalato a passo ridotto per gli ultimi 20 chilometri previsti.

Tra i coinvolti nella caduta, praticamente tutti gli uomini di classifica, dalla maglia gialla Remco Evenepoel a Primoz Roglic, da Juan Ayuso a Mikel Landa, da Jai Hindley a Neilson Powless; il peggio, come di prammatica in questo 2024, per gli uomini Visma-Lease a Bike: sono stati infatti trasportati in ospedale Steven Kruijswijk e Dylan van Baarle, entrambi apparentemente alle prese con una frattura alla clavicola. Incredibile la sequenza di infortuni che hanno riguardato quest'anno il team giallonero.

Criterium del Delfinato 2024, la cronaca della quinta tappa

Mathis Le Berre e Tobias Bayer in fuga © Criterium del Delfinato
Mathis Le Berre e Tobias Bayer in fuga © Criterium del Delfinato

Da Amplepuis a Saint-Priest erano 167 i chilometri da percorrere nella quinta frazione del Criterium del Delfinato 2024. Tappa interlocutoria e come tale interpretata. Al via son partiti Mathis Le Berre (Arkéa-B&B Hotels), in cerca di altri punti Gpm per la sua maglia a pois, e Tobias Bayer (Alpecin-Deceuninck); in breve ai due si è accodato anche Adne Holter (Uno-X Mobility) e la fuga è andata fino a un vantaggio massimo di 4' al km 20.

Bayer ha vinto lo sprint intermedio di Sainte-Colombe-sur-Gand ai -135, Le Berre si è assicurato i punticini alla Côte de Croix de Signy (4a categoria ai -117), alla Côte de Duerne (2a categoria ai -91), alla Côte de Givors (3a categoria ai -55) e la Côte de Bel-Air (4a categoria ai -23), per un totale di 9 punti; nel frattempo erano successe alcune cose: la pioggia aveva cominciato a scendere copiosa sulla corsa, e Holter era caduto ai -80; il norvegese ci aveva messo 15 chilometri per riportarsi sugli altri due fuggitivi, continuando però a trovare difficoltà in tutti i tratti in discesa (la strizza…), finché non s'era staccato ai -40.

Anche Le Berre non tanto si sentiva a proprio agio sulle picchiate, e infatti Bayer - senza far chissacché - si era ritrovato da solo al comando ai -35, salvo poi aspettare il rientro del collega più avanti.

Una tappa stravolta da una maxicaduta e neutralizzata

Capitolo cadute: già ai -36 sono andati giù in dieci: Andreas Kron (Lotto Dstny) e Neilson Powless (EF Education-EasyPost) tra gli altri; nulla in confronto a quanto successo ai -21, con metà del gruppo andato per terra, sull'asfalto scivolosissimo in un tratto di leggera discesa dopo la Côte de Bel-Air. La corsa è stata immediatamente neutralizzata, a Bayer e Le Berre erano rimaste poche decine di secondi di margine ma pure loro si sono dovuti fermare.

Andati giù tra i tanti Remco Evenepoel e Mikel Landa (Soudal Quick-Step), Primoz Roglic e Jai Hindley (BORA-Hansgrohe), Juan Ayuso coi compagni Tim Wellens e Nils Politt (UAE Emirates), di nuovo Powless, Magnus Cort Nielsen e Andreas Leknessund (Uno-X), Michele Gazzoli (Astana Qazaqstan), Luca Vergallito (Alpecin). Tutti quanti si son rialzati senza grossi problemi, qualche ammaccatura da valutare magari ma niente di esagerato. Due dei tanti però ci hanno rimesso un osso, e guardacaso due della Visma-Lease a Bike, Steven Kruijswijk e Dylan van Baarle, entrambi portati via in ambulanza.

La corsa non è più ricominciata a causa dell'assenza dei mezzi di soccorso, il gruppo è andato al traguardo dove si sono svolte le premiazioni. A Le Berre i 9 punti Gpm sono stati comunque assegnati, così come il premio di combattivo di giornata (ex aequo con Bayer). La classifica resta uguale a ieri, con Remco in giallo con 33" su Roglic e 1'04" su Matteo Jorgenson (Visma).

Domani la sesta tappa del Criterium del Delfinato 2024 sarà la Hauterives-Le Collet d'Allevard di 174.1 km, un paio di salite lungo la strada e soprattutto un arrivo all'insù, 11 km di scalata all'8% fino al traguardo, una rampa piuttosto regolare nonché tosta che non sarà quella decisiva (ce ne saranno altre due di montagna sabato e domenica) ma che darà un bello scossone alla classifica.

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Giornalista in prova, ciclista mai sbocciato, musicista mancato, comunista disperato. Per il resto, tutto ok!