Joseph Blackmore vince a La Rosière ©Tour de l'Avenir
Ciclismo Giovanile

Tappa e maglia per Joseph Blackmore, nuovo leader del Tour de l'Avenir

Nella quarta tappa il britannico risponde all'attacco di Widar sulla salita di La Rosiére e lo batte in volata. Torres terzo, Kajamini settimo, tre italiani nei primi quindici

21.08.2024 17:12

Arrivano le montagne al Tour de l'Avenir, dopo il successo di Ludovico Crescioli nella tappa di ieri a Plateau d'Hauteville. Il primo arrivo in salita a La Rosiére premia Joseph Blackmore, che si prende tappa e maglia in una volata ristretta contro Jarno Widar, che aveva attaccato due volte, e Pablo Torres

La Gran Bretagna torna a vincere all'Avenir a due anni di distanza dall'ultimo successo di Tom Gloag, datato 22 agosto 2022. Questa volta però il successo arriva da un serio candidato al successo finale, già con quattro vittorie all'arrivo da pro in questa stagione, oltre alla Liège-Bastogne-Liège U23. È ancora presto per dire se potrà anche essere il primo britannico a vincere la più importante corsa a tappe di categoria, ma nel primo arrivo spartiacque per la classifica generale l'impressione di solidità è stata chiara ed evidente.

Tour de l'Avenir 2024, la cronaca della quarta tappa

Tappa di soli 70.7 chilometri, ma pressoché interamente di salita o di discesa. Si parte subito con la Côte des Chapelles (8.7 chilometri al 6.3%), un seconda categoria dove iniziano i primi movimenti. Saluta subito la maglia di leader il danese Henrik Pedersen, che aveva già raggiunto il suo obiettivo con la vittoria nella seconda tappa. Il primo ad attaccare è Clément Izquierdo (Francia), che passa per primo in cima al gpm e prende un buon vantaggio sul gruppo, alle sue spalle ci provano anche Colby Simmons (Stati Uniti) e Pietro Mattio (Italia), compagni di squadra alla Visma durante l'anno, ma vengono ripresi sulle prime pendenze di Les Arcs 1800, la seconda delle tre salite di giornata, che è anche la più dura (12.6 km al 7.4%).

©Tour de l'Avenir
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Izquierdo ci arriva con circa quaranta secondi di un vantaggio su un gruppo ancora abbastanza numeroso, tirato principalmente dal Belgio. Il francese viene ripreso da un gruppetto di contrattaccanti e poi dal resto del plotone principale a un paio di chilometri dallo scollinamento, ed è ancora la Francia a prendere la situazione in mano, prima con un allungo di Brieuc Rolland, poi facendo il ritmo fino ai piedi della salita finale, in un gruppo sempre più selezionato, già ridotto a una quindicina di unità.

Widar attacca, Blackmore gestisce e vince

La salita è piuttosto pedalabile per i primi sette dei 17.4 chilometri totali, e la squadra francese continua a fare un'ottima andatura in favore di Léo Bisiaux. Anche Italia e Spagna sono ancora pressoché al completo, ma sono i belgi a lanciare il primo attacco significativo, a otto chilometri dalla vetta. Emiel Verstrynge fa l'ultimo leadout per il primo scatto di Jarno Widar, che vuole subito lasciare il segno al primo arrivo in salita. Proprio Bisiaux è l'unico a seguire a seguire immediatamente il vincitore del Giro Next Gen, ma dietro arrivano anche Pablo Torres (Spagna), Joseph Blackmore (Gran Bretagna) e Tijmen Graat (Paesi Bassi). 

Ai -6 Widar ci riprova e questa volta riesce ad andarsene da solo, guadagnando subito qualche decina di metri. Dietro a suoi quattro inseguitori, sono già a oltre venti secondi Rolland, Lucas Lopes (Portogallo), Simon Dalby (Danimarca) e Florian Samuel Kajamini (Italia). Dopo aver fatto la differenza col cambio di ritmo, Widar non riesce però a mantenere il vantaggio sul ritmo, e Blackmore riesce a rientrare a tre chilometri dall'arrivo. Il britannico è così virtualmente leader della corsa, visto che partiva davanti sia a Widar che a Torres, che a sua volta raggiunge la coppia di testa poco prima dell'ultimo chilometro.

Lo spagnolo prova anche ad anticipare, ma nel finale non ci sono le pendenze per fare la differenza e nessuno si fa cogliere impreparato. Si arriva a una volata a tre, che certifica che Blackmore è il nuovo leader della corsa. Il britannico è però anche nettamente il più veloce allo sprint, e riesce a vincere la tappa e dare qualche secondo di distacco ai rivali. In classifica ora il classe 2003 comanda con 9" su Widar e 23" su Torres. 

Graat e Bisiaux perdono qualcosa nel finale e arrivano a 31" dal vincitore, mentre Diego Pescador (Colombia) è sesto a 52". A 1'00" il gruppetto regolato da Kajamini, che chiude settimo, con Crescioli undicesimo a 1'10" e Matteo Scalco quattordicesimo a 2'11". Domani si sale ancora a Les Karellis, un arrivo più da scalatori puri che Widar proverà a sfruttare a suo favore per recuperare lo svantaggio. 

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