Jakobsen apre il Giro di Turchia, prima vittoria in maglia Dsm
Da favorito si impone ad Antalya nella volata di apertura, un successo per fare morale verso il Giro. Battuti Weemaes, Dehairs e Lonardi
Non aveva ancora mai vinto dopo il cambio di squadra di questa stagione, e finalmente Fabio Jakobsen si ritrova vincente anche lontano dal Wolfpack. Nella prima tappa del Giro di Turchia, il velocista del Team dsm-firmenich PostNL trova il primo successo del 2024 sull'arrivo di Antalya, mettendosi alle spalle un discreto parterre di velocisti. L'ex campione europeo era il favorito principale insieme a Sam Welsford, che invece ha steccato la prima volata, e si presenta a questa corsa che storicamente arride alle ruote veloci per mettere chilometri e morale in vista del Giro d'Italia.
Tour of Türkiye 2024, la cronaca della prima tappa
Partenza e arrivo ad Antalya per la prima tappa della sessantaquattresima edizione della corsa a tappe più importante della Turchia, che quest'anno torna a essere di categoria .Pro e a disputarsi in primavera, dopo un anno di slittamento a ottobre e di leggero ridimensionamento per le difficoltà legate al terremoto. 134 chilometri quasi interamente pianeggianti, con una sola salita categorizzata che non crea problemi ai tanti velocisti presenti.
Dopo pochi chilometri si sgancia una fuga di sette uomini: Jambaljamts Sainbayar (Burgos-BH), Marcel Camprubí (Q36.5 Pro Cycling Team), Filippo Ridolfo (Team Novo Nordisk), Julian Borresch (REMBE Pro Cycling Team Sauerland), Tomasz Budzinski (Mazowsze Serce Polski), Aljaž Turk (Adria Mobil) e Emre Yuca (Sakarya BB Pro Team). Il loro vantaggio supera appena i due minuti e cala già verso la metà di tappa, dopo il primo sprint intermedio vinto da Sainbayar.
Yuca è il primo a staccarsi dal gruppo di testa, ancor prima dello strappo di quarta categoria (2.1 km al 6.1%), mentre da dietro cercano di rientrare anche Mehmet Kanat (Spor Toto Cycling Team) e Michał Pomorski (Mazowsze Serce Polski). Solo il giovane polacco riesce ad accordarsi, mentre il turco rimane a lungo a una trentina di secondi prima di essere ripreso dal gruppo. Pomorski riesce anche a passare per primo in testa al gpm e a prendersi la prima maglia del miglior scalatore. Con lui scollinano anche Sainbayar e Borresch, e i tre sono gli ultimi ad essere ripresi intorno ai -20.
Volata senza storia
Inizia qui dunque la preparazione alla volata, in cui i treni di Bora-Hansgrohe e Astana Qazaqstan cercano di imporsi nelle prime posizioni. Nel finale però si perdono sia Mark Cavendish che Sam Welsford, che non riesce a seguire Danny van Poppel al momento giusto. Il leadout migliore è quello della Alpecin-Deceuninck, con Jensen Plowright a lanciare per primo ai -250, mentre Davide Ballerini si sposta non trovando più Cavenidsh. Alla ruota di Plowright è invece posizionato perfettamente Jakobsen, che nell'ultimo chilometro si è mosso in prima persona ma ha trovato il varco giusto per lanciare il suo sprint, a cui nessuno può tenere testa.
Vittoria piuttosto agevole per il neerlandese, che finora in stagione aveva colto al massimo un secondo posto alla Nokere Koerse. Alle sue spalle si piazzano i belgi Sasha Weemaes (Bingoal-WB) e Simon Dehairs, classe 2001 designato dalla Alpecin come velocista di punta. Quarto posto invece per Giovanni Lonardi (Polti-Kometa), uno dei due italiani tra i primi dieci insieme a Davide Persico (Bingoal-WB), ottavo. Welsford è solo dodicesimo con Cavendish quindicesimo, ma domani potrebbe avere occasione di riprovarci. Si arriva a Kas su un arrivo leggermente più impegnativo (800 metri finali intorno al 5%), e in fondo a una tappa più lunga e con più dislivello complessivo.