Andrea Biancalani, lo sprinter a cui i capelli crebbero per colpa della pandemia - VIDEO
Il 22enne della Beltrami TSA-Tre Colli: "Sogno di passare professionista e vincere tante corse". Intervistato anche Manuele Boaro: "Son contento del percorso che ho fatto, non invidio niente ai giovani d'oggi"
Andrea Biancalani sta muovendo i primi passi nel mondo del professionismo, o meglio, accanto al mondo del professionismo. Perché lui non è ancora arrivato al massimo livello del ciclismo, militando in una Continental come la Beltrami TSA-Tre Colli, nella quale dal 2022 sgomita (metaforicamente) per trovare il proprio posto al sole: “Ci sono degli stratagemmi, limare, provare a prendere la salita davanti e farsi sfilare il più lentamente possibile… poi ognuno ha i suoi tempi, c'è chi è già pronto e chi deve un po' maturare”. Il sogno è quello di tutti i ragazzi nelle condizioni del 22enne sprinter empolese: “Passare professionista e vincere tante corse”; intanto fa esperienza nelle corse del calendario italiano, come la Settimana Coppi e Bartali di questi giorni. Quanto all'acconciatura, la crescita tricologica fu dovuta… ai parrucchieri chiusi in pandemia.
Manuele Boaro: “La voglia è quella del primo giorno. Se necessario aiuterò Cavendish a battere il record di vittorie al Tour”
A 36 anni compiuti da meno di due settimane è uno dei veterani del gruppo, ma Manuele Boaro - pur consapevole di essere nell'ultima fase della propria carriera - non ha per il momento intenzione di smettere: “Per essere professionisti così a lungo bisogna fare la vita del corridore. Io cerco di svolgere al meglio il mio ruolo da gregario, l'età ormai si fa sentire ma la voglia c'è come il primo giorno”. Il veneto di Bassano del Grappa, professionista dal 2011, si è visto passare a fianco fior di campioni nelle squadre (tutte del World Tour) in cui ha militato, e oggi vive da vicino il nuovo ciclismo dei fenomeni: “Son contento del percorso che ho fatto, oggi si va molto più veloci di quando ho iniziato e quindi è ancora più dura, ma ai giovani attuali non invidio niente”. In casa Astana Qazaqstan Boaro si ritrova quest'anno un veterano in più, ovvero quel Mark Cavendish che insegue la vittoria numero 35 al Tour de France, quella che gli darebbe il record assoluto e solitario (permettendogli di staccare Eddy Merckx nella speciale classifica): “Se sarò in squadra con lui in Francia, sa che può contare sul mio appoggio. Avere in squadra campioni di quel calibro ti dà morale per fare qualcosa di più”.