Giro d'Italia 2024, 9a tappa: una volata da conquistare
Dopo tre giornate importanti per la classifica, arriva una tappa ondulata di difficile interpretazione. Il percorso, le nostre previsioni, orari e appuntamenti tv
Con una classifica molto più delineata dalle ultime due tappe, il Giro d'Italia prosegue con una frazione molto lunga che concentra nel finale alcune ondulazioni che potrebbero animare i giochi per il successo di tappa, ma probabilmente vedranno battagliare una fuga partita in avvio, mentre il plotone con i big si prende un po' di respiro, anche se gli ultimi 40 km (quasi identici alla tappa del 2022) sono effettivamente piuttosto nervosi e non vanno sottovalutati. Potrebbe essere adatta anche ai velocisti più resistenti, ma per le rispettive formazioni è senz'altro più convenienti che essi stessi entrino in fuga piuttosto che tenere la corsa sotto controllo per oltre 200 km.
Buona parte della tappa si corre su strade a scorrimento veloce, poi si abbandonano le arterie principali a 50 km dal traguardo per raggiungere la prima asperità, il GPM di Monte di Procida (in tutto 4.1 km al 3.8%, ma di fatto due strappi con punte fino al 9% separati da una discesa), seguita in successione da un paio di zampellotti da Bacoli al Castello di Baia, quindi il muretto di Via Petronio (900 metri all'8%, max 14%) che a 27 km dal traguardo potrebbe creare confusione. Dopo la discesa 4 km di falsopiano portano all'Anfitetaro di Pozzuoli, dove si sale alla Solfatara (circa 2.5 km al 4.5%); una discesa frastagliata da tratti in contropendenza porta a Bagnoli, poi altri 5 km pianeggianti conducono all'ultima ascesa verso la collina di Posillipo di 3.3 km al 4.7% di media, ma divisa in due tronconi con pendenze anche al 7\8%. In cima mancano soltanto 7 km, con i primi 4 di discesa tecnica e gli ultimi 3 completamente pianeggianti.
Fari puntati su…
Siamo di fronte ad un'altra tappa difficile da interpretare, lievemente mossa e per questa appetibile ad una fuga, ma anche a molti dei velocisti presenti a questo Giro. C'è da dire che tanto la tappa di oggi quanto quella di giovedì sono state corse ad alte andature con tanta bagarre fin dall'inizio e in mezzo c'è stata la cronometro essa stessa dispendiosa per molti corridori. Dunque è lecito attendersi tattiche più conservative, anche se - da un altro punto di vista - siamo alla vigilia del giorno di riposo dunque si può anche azzardare qualcosa in più.
Come accennato nella descrizione del percorso, i velocisti più resistenti potrebbero avere interesse a giocarsi questa tappa, guadagnandosi una chance in più da qui a fine Giro e anche con una concorrenza meno spietata visto che i velocisti più puri potrebbero non essere della partita. Tuttavia siamo già a metà Giro e una tappa così lunga risulta assai dispendiosa da controllare per una squadra, quindi gli stessi velocisti potrebbero entrare in fuga, con la possibilità così anche di giocarsi i traguardi volanti. Provando a citare quali ruote veloci potrebbero ambire al successo (sia in fuga che in gruppo) si potrebbero fare in primis i nomi di Jonathan Milan (Lidl-Trek) e Kaden Groves (Alpecin-Deceuninck), o anche Tobias Lund Andresen (Team dsm-firmenich PostNL); inoltre sembrerebbe azzecatissimo quello di un corridore da classiche come Laurence Pithie (Groupama - FDJ) che nelle volate a ranghi compatti non è ancora emerso nel corso di questo Giro. Corridore veloce, ma anche gran fugaiolo, è Filippo Fiorelli (Bardiani-CSF-Faizanè) che è lecito attendersi molto attivo in ogni caso. una tappa di questo tipo è assai difficile. Se la corsa rimanesse chiusa e terminasse effettivamente in volata, si dovrà poi ovviamente prestare attenzione a tutti gli altri velocisti che abbiamo avuto modo di elencare più volte in questi giorni.
Senza dilungarsi troppo, vanno poi fatti i nomi di corridori adatti a percorsi vallonati e magari anche predisposti ad andare in fuga, come potrebbero essere Andrea Piccolo e Mikkel Frølich Honoré (EF Education - EasyPost), Andrea Bagioli (Lidl-Trek), Julian Alaphilippe (Soudal Quick-Step), Nicola Conci e Quinten Hermans (Alpecin-Deceuninck), Jhonatan Narváez e Filippo Ganna (INEOS Grenadiers) in cerca di riscatto dalla cronometro, Maximilian Schachmann (BORA - hansgrohe), Alessandro De Marchi e Luke Plapp (Team Jayco AlUla) che adesso è uscito definitivamente di classifica. E con questi tantissimi altri nomi di secondo piano che in tappe del genere possono giocare il colpo a sorpresa e togliersi una soddisfazione.
Giro d'Italia 2024, gli orari della nona tappa
Il via ufficiale sarà dato da Avezzano alle 12:15, mentre l'arrivo è previsto tra le 17:00 e le 17:30. La tappa sarà trasmessa in tv sia dai canali in chiaro Rai (su Rai Sport dalle 11:30 alle 14:00, poi su Rai 2 dalle 14:00 alle 18:00), sia su Eurosport, Discovery+ e GCN+ (dalle 11:45 alle 17:45).