Jelle Wallays al traguardo con i colori della Lotto © Jelle Wallays
Cicloturismo

Il viaggio di Jelle Wallays: 15.000 km per un sogno e una causa

Una sfida epica su due ruote per onorare lo zio Luc e sostenere la lotta contro il cancro

Sarà un’avventura vera e propria quella che aspetta Jelle Wallays questa primavera: 15.000 chilometri, 100 giorni e 23 paesi da attraversare. Non è solo una sfida fisica contro se stesso, ma anche un viaggio con uno scopo più grande: ogni chilometro servirà a sostenere Kom op tegen Kanker, l’organizzazione belga che si batte contro il cancro con prevenzione, supporto ai pazienti e ricerca. Partendo dalle coste soleggiate della Spagna, passando per i paesaggi mozzafiato della Slovenia, fino all’arrivo in Polonia. Wallays ha annunciato il tutto su Instagram, postando una mappa dell’Europa scarabocchiata con il suo percorso. La partenza è fissata per il 2 aprile, e il traguardo per il 10 luglio.

Il viaggio di Jelle Wallays © Jelle Wallays
Il viaggio di Jelle Wallays © Jelle Wallays

Una causa nobile

Jelle Wallays ha alle spalle 13 anni di carriera professionistica e un bel palmarès a testimoniare la sua determinazione. Nato l’11 maggio 1989 a Roeselare, in Belgio, ha costruito il suo percorso nelle corse puntando su fughe coraggiose e una straordinaria capacità di leggere le gare. Dopo aver debuttato nel 2011 con la Topsport Vlaanderen-Mercator (poi Sport Vlaanderen), ha pedalato per squadre di alto livello come Lotto Soudal e Cofidis. Oggi, anche se non fa più parte del gruppo professionistico, Wallays non ha minimamente intenzione di appendere la bici al chiodo.

La sua prossima sfida lo porterà a pedalare lungo i confini esterni dell’Europa: un’impresa carica di significato, che Jelle Wallays dedica al ricordo dello zio e mentore Luc Wallays, scomparso per un cancro nel 2013. “Quando è morto improvvisamente, non ho più potuto parlargli” ha raccontato a Wielerflits. “Mi aveva scritto una lettera dicendomi che mi voleva bene e che sognava che potessi essere un professionista per quindici anni. Il prossimo anno, il 2025, sarà il quindicesimo. Mi sono fermato nel 2023, lo scorso anno mi sono concentrato sul triathlon e ora voglio onorare zio Luc. Questo è il cuore del progetto, il suo obiettivo principale e il suo significato personale.”

Pedalando lungo i confini dell’Europa

A documentare l’avventura ci sarà un cameraman, mentre Wallays attraverserà paesi e paesaggi che spaziano dalle coste soleggiate della Spagna al Portogallo, per poi tornare in Italia e approdare nei Balcani in traghetto. Da Atene pedalerà fino a Rybnik, in Polonia, per onorare il ricordo del suo ex compagno di squadra Bjorg Lambrecht, tragicamente scomparso durante il Giro di Polonia. Il ritorno a casa lo porterà attraverso Berlino e il punto più settentrionale della Danimarca, fino all’arrivo previsto per il 10 luglio.

Tutti potranno seguire questa straordinaria avventura sui social, grazie a un tracker in tempo reale. Wallays non esclude neanche un’ultima deviazione verso il Nord della Francia, dove il Tour de France prenderà il via. L’obiettivo? Raccogliere 50.000 euro per sostenere Kom op tegen Kanker, un’iniziativa ambiziosa che si traduce in un grande gesto di solidarietà e in un modo perfetto per concludere la sua carriera con stile.

Jelle Wallays durante un allenamento © Jelle Wallays
Jelle Wallays durante un allenamento © Jelle Wallays
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