Tim Merlier esulta sul traguardo si Schoten (© Getty Images)
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Mago Merlier strabilia ancora allo Scheldeprijs 2025. Battuti Philipsen e Moschetti

Settima vittoria stagionale per il campione d'Europa, che batte Philipsen come un anno fa. Podio per Matteo Moschetti

Paganini non ripete, Tim Merlier sì. Come 12 mesi fa, il campione d'Europa ha trionfato nello Scheldeprijs 2025. Una volata imperiosa quella del velocista della Soudal-QuickStep, bravo a muoversi in un finale reso più complicato da una caduta a 12 km dal traguardo, che ha tagliato fuori alcuni compagni di squadra del 32enne corridore belga. Battuto, come nell'edizione 2024, Jasper Philipsen, che nulla ha potuto contro quello che, al momento, è il velocista più vincente al mondo: sono sette le vittorie conquistate da Merlier in questa stagione, 57 quelle in carriera.

Fa festa anche Matteo Moschetti: dopo le due vittorie al Tour of Hellas, lo sprinter della Q36.5 ha centrato l'ennesimo buon risultato di una stagione già ricchissima di soddisfazioni. Contro due mostri sacri come Merlier e Philipsen non c'è stato nulla da fare, ma il podio dello Scheldeprijs non èuò che rendere felice il 28enne velocista milanese.

Il podio dello Scheldeprijs 2025
Il podio dello Scheldeprijs 2025

Il vento non fa la differenza. Una brutta caduta nel finale sì

Partenza da Terneuzen, Fiandre zelandasi, Paesi Bassi, e prime decine di chilometri percorsi a ritroso sulle sponde dell'estuario dello Schelda. Il grande spauracchio era il vento, che ha effettivamente prodotto qualche frazionamento anche nel gruppo dei migliori nella prima metà di corsa ma, a una novantina di chilometri dal traguardo, la situazione si è ricompattata, con il plotone all'inseguimento di quattro fuggitivi: i belgi Tuur Dens e Ceriel Desal, l'olandese Tijmen Eising e il francese Baptiste Veistroffer.

L'ultimo ad arrendersi, a 12 km dal traguardo, è stato Desal, con il gruppo tutto proteso verso lo sprint di Schoten. Pochi istanti prima di completare l'inseguimento, il primo, vero snodo della corsa: una caduta, purtroppo, nelle prime posizioni del gruppo, provocata da un Soudal-QuickStep. Voltatosi per vedere in che posizione si trovassero i compagni, il corridore si è arrotato con il Lidl-Trek che lo precedeva, riuscendo a rimanere in piedi per qualche istante, prima di cadere e sbattere violentemente il capo contro il paletto di un segnale stradale a bordo strada.

Il caschetto ha verosimilmente evitato conseguenze peggiori (ne sapremo di più nelle prossime ore), ma l'errore ha innescato una caduta nelle prime posizioni del gruppo, che ha tagliato fuori dal finale diversi corridori, compreso un Alberto Dainese ancora alla ricerca del primo risultato di peso della stagione. Ad approcciarsi ai chilometri conclusivi è stato dunque un gruppo di una quarantina di corridori, con i grandi favoriti - Merlier e Philipsen - presenti, ma poveri di compagni di squadra.

In forze, invece, la Lidl-Trek, che ha preso il controllo della situazione a 4 km dal traguardo. Un po' troppo presto, forse, visto che la formazione rosso-giallo-blu ha lanciato lo sprint di Edward Theuns a 250 metri dal traguardo. Sulla ruota del belga Philipsen, ottimamente piazzato, poi Kanter e solo in quarta ruota Merlier. Il campione europeo è stato ancora una volta molto scaltro a fiondarsi sulla ruota di Danny Van Poppel, partito al centro della strada, quasi contemporaneamente a Theuns.

Van Poppel ha finito per trasformarsi in un leadout perfetto per il 32enne della Soudal-QuickStep, che ha superato a doppia velocità Philipsen, nonostante l'Alpecin-Deuceninck avesse preso il lato sinistro della strada, quello sulla carta più favorevole. Settima vittoria stagionale per il belga, 12esima per la Soudal-QuickStep nonostante l'assenza di Evenepoel. Ancora secondo, invece, Philipsen, che quest'anno è riuscito a sconfiggere il proprio rivale solo alla Kuurne-Brussel-Kuurne, grazie al preziosissimo contributo di Kaden Groves.

Stesso ordine di arrivo del 2024, per quanto riguarda le prime due posizioni. A completare il podio quest'anno è stato, come detto, Matteo Moschetti. Partito intorno alla decima posizione, lo sprinter milanese ha recuperato diverse posizioni, anche percorrendo in diagonale la sede stradale, per piazzarsi subito a ruota di Philipsen, staccato di una bicicletta da Merlier. Punti pesanti in ottica classifica UCI per la Cofidis, quarta con Fretin e sesta con Aniolkowski. Timbrano il cartellino anche l'Astana con Kanter, settimo, e la Picnic-PostNL con Bittner, nono.

Scheldeprijs 2025 - Ordine di arrivo

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