Martina Fidanza vince sul traguardo di Erfurt © Pagina Facebook Lotto Thüringen Ladies Tour
Donne Élite

Martina Fidanza regina degli sprint al Giro di Turingia

La bergamasca batte Guarischi sia a Gera, sia ad Erfurt. Vanpachtenbeke conserva la maglia di leader

28.06.2024 00:06

Due volate - la prima più ristretta, la seconda a ranghi pressoché compatti - lo stesso verdetto: Martina Fidanza a braccia alzate. La 25enne bergamasca ha imposto la sua egemonia al Giro di Turingia femminile, conquistando in rapida successione i traguardi di Gera ed Erfurt davanti alla corregionale Barbara Guarischi. Se la prima vittoria è stata un capolavoro di astuzia e sangue freddo, il bis è figlio di una rimonta poderosa negli ultimi 75 metri. Situazione immutata in testa alla classifica: la belga Margot Vanpachtenbeke in maglia gialla al giro di boa della gara a tappe tedesca.

Tanti attacchi nella tappa di Gera

La seconda frazione del 36° Thüringen Ladies Tour propone - seppure con qualche variazione sul tema - lo stesso menu del debutto: i 119,2 km nel circondario di Gera non concedono particolare spazio alla fantasia e all'inventiva, anche se il GPM di Höhe Abzweig Otticha - posizionato a 28,7 km dalla linea d'arrivo - sembra fatto apposta per un'imboscata. Il gruppo procede tranquillo fino alla prima ascesa della giornata (Dörtendorf, 1100 metri all'8,4 medio): la polacca Katarzyna Niewiadoma (Canyon SRAM) scollina per prima, seguita da altre 5 atlete che, tuttavia, saranno ben presto raggiunte dal gruppo. Ai -60 dal traguardo ci prova in contropiede la spagnola Sandra Alonso (Ceratizit): AG Insurance-Soudal, Fenix-Deceuninck e SD Worx controllano senza difficoltà. I continui cambi di ritmo non sorprendono la leader della generale, la belga Margot Vanpachtenbeke (VolkerWessels), molto abile a non farsi trascinare nella sarabanda di scatti e controscatti che scandiscono la parte centrale della corsa.

Ai -45, poi, ecco l'azione più importante della giornata, propiziata dall'olandese Lucinda Brand (Lidl-Trek), che trascina con sé altre 14 colleghe: l'australiana Sarah Gigante (AG Insurance-Soudal), la bielorussa Anastasiya Kolesava (Canyon SRAM), le britanniche Flora Perkins (Fenix-Deceuninck) e Sophie Wright (Fenix), la canadese Simone Boilard (Uno-X Mobility), la finlandese Annina Ahtosalo (Uno-X), l'irlandese Megan Armitage (EF Education-Cannondale), le lussemburghesi Nina Berton (Ceratizit) e Christine Majerus (SD Worx), le olandesi Anneke Dijkstra (VolkerWessels), Femke Markus (SD Worx) e Sabrina Stultiens (VolkerWessels), la russa Tamara Dronova (Roland) - che corre sotto bandiera neutrale al pari di Kolesava - e la tedesca Romy Kasper (Human Powered Health). In un primo momento, le attaccanti faticano a trovare l'intesa, ma la collaborazione si consolida di pari passo con il vantaggio, che sfiora i 40" a 36 km da Gera. Le atlete di testa procedono compatte fino al secondo Gran premio della montagna, dove prendono l'iniziativa Boilard e Gigante, poi raggiunte sul successivo falsopiano dalle altre compagne di fuga. Alle loro spalle, il gruppo della maglia gialla pedala a testa bassa per chiudere sulle prime, infine raggiunte ai -25. La strada pianeggiante favorisce il rientro delle cicliste che si erano attardate in salita, compresa l'italiana Maria Giulia Confalonieri (Uno-X), una delle possibili opzioni per la sempre più probabile volata. Una nuova fiammata in vista dello sprint con abbuoni - vinto dall'atleta della Nazionale tedesca Franziska Brausse - prima degli attacchi dell'australiana Anya Rouw (AG Insurance) e della rediviva Boilard, su cui si riportano la campionessa d'Europa, l'olandese Mischa Bredewold (SD Worx), le connazionali Amber Kraak - in gara con la selezione dei Paesi Bassi - e Shirin van Anrooj (Lidl), la ciclista di casa Linda Riedmann (Nazionale tedesca) e la solita Niewiadoma. Il gruppo - trainato dalle Human Powered Health - concede un vantaggio massimo di 17" al sestetto, ripreso ai -2 dal traguardo. Le grandi manovre per la volata sono iniziate: SD Worx e EF comandano le operazioni finché non si entra nel toboga finale. Dalle immagini televisive non si intuisce granché, ma la progressione dell'italiana Martina Fidanza (Ceratizit) risalta lo stesso: la lombarda imbocca la penultima curva in testa ad alta velocità, senza concedere la scia all'altra azzurra Barbara Guarischi (SD Worx), cui non resta altro che accodarsi (e rammaricarsi). 3° posto per Confalonieri davanti all'australiana Tiffany Cromwell (Canyon) e alla già menzionata Brand. 7ª l'altra italiana Matilde Vitillo (Liv Jayco AlUla).

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Martina Fidanza batte Barbara Guarischi a Gera © Pagina Facebook Lotto Thüringen Ladies Tour

Vanpachtenbeke per il secondo giorno consecutivo in giallo con 4" sulla statunitense Ruth Edwards (Human Powered Health) e 2'44 su Brausse.

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Fidanza fulmina le rivali anche a Erfurt

A dispetto di un chilometraggio più robusto (144,6 km), il terzo capitolo del Giro di Turingia femminile - con partenza e arrivo a Erfurt - è la copia conforme delle due tappe precedenti: i due GPM sono troppo lontani dall'arrivo e troppo poco selettivi per immaginare una corsa sufficientemente movimentata. Certo: la buona volontà non manca, tant'è che la britannica Elizabeth Deignan (Lidl) e la lussemburghese Majerus si lanciano subito all'attacco, ma entrambe finiscono ben presto nel mirino del plotone. Superato il primo ostacolo della giornata (Einfahrt Windpark, 1800 metri al 3,2%), la tedesca Lisa Kromm (Maxx-Solar Rose) si avvantaggia sul gruppo, che le concede non più di 1'12" di margine ai -56. Poco prima dello sprint con abbuoni, una rabbiosa impennata in testa al gruppo - condotto a turno da EF, UAE ADQ e dalle atlete della Nazionale olandese - sembra anticipare il ricongiungimento. Tuttavia, un nuovo calo di velocità agevola il blitz dell'altra tedesca Justina Czapla (Canyon), che si riporta sulla connazionale a 51 km da Erfurt. Senza dannarsi l'anima, le squadre delle big controllano facilmente le due battistrada, che resistono fino a quando la SD Worx non si decide a cambiare passo per provare a frazionare il gruppo in un tratto di strada battuto dal vento laterale. L'idea è senz'altro allettante, ma svanisce dopo qualche chilometro.

Mentre la pioggia comincia a cadere copiosa sulla carovana, ecco l'attacco di un'altra ciclista di casa, Mieke Kröger, in corsa sotto le insegne della Nazionale tedesca. Il suo tentativo, però, non decolla: lo scarto supererà di poco i 30". Poche note di cronaca prima del ricongiungimento a 20 km dalla fine: l'escursione in vista del GPM dell'olandese Eline Jansen (VolkerWessels) per rafforzare la sua maglia verde di miglior scalatrice, subito tallonata da Sarah Gigante; un tentativo estemporaneo dell'italiana Sofia Collinelli (Roland). Due cadute nel giro di 500 metri: tra le altre, finiscono a terra la campionessa nazionale del Lussemburgo Marie Schreiber (SD Work) e la stessa Deignan. Il gruppo viaggia spedito fino al redde rationem in volata: la Fenix prova a rovinare i piani delle Ceratizit, che prendono il comando delle operazioni poco prima dell'ultimo chilometro. Fanno ancora meglio le SD Worx per Barbara Guarischi, più che mai motivata a ribaltare la sentenza del giorno prima. La 33enne lecchese lancia la sua progressione ai 150 metri, ingaggiando un duello serrato con l'olandese Karljin Swinkels (UAE ADQ). Nessuna sembra poterle impensierire, ma dal lato opposto della strada sbuca ancora Fidanza, che scavalca le rivali negli ultimi 50 metri e replica il successo di 24 ore prima. Guarischi è ancora 2ª davanti alla canadese Maggie Coles-Lyster (Roland), che precede a sua volta Swinckels e Brand. 10° posto per la figlia d'arte Sofia Collinelli.

Giornata relativamente tranquilla per Vanpachetenbeke, che difende la maglia di leader con 4" su Edwards e 2'44" su Coles-Lyster, quest'ultima avvantaggiata dagli abbuoni.

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Venerdì il circuito di Mühlhausen

Dopo due sprint più o meno di gruppo, è lecito attendersi qualcosa di diverso dalla 4ª tappa (Mühlhausen-Mühlhausen, 111,4 km), che si svolgerà quasi interamente su un circuito. Se lo strappo di Kleine Haltebucht (3,7 km) non propone pendenze proibitive, è senz'altro più impegnativa la salita di Einfahrt Holzdepot, posizionata a 17 km dall'arrivo. Tuttavia, se le squadre più attrezzate non faranno corsa dura, le velociste avranno un'altra chance prima della cronometro di sabato. Diretta su Discovery+ e sull'applicazione di Eurosport a partire dalle 14.

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Carmine Marino
Nato a Battipaglia (Salerno) nel 1986, ha collaborato con giornali, tv e siti web della Campania e della Basilicata. Caporedattore del quotidiano online SalernoSport24, è iscritto all'albo dei giornalisti pubblicisti della Campania dal 4 dicembre 20