Jonas Vingegaard e Demi Vollering vincono il Vélo d'Or 2023
Lo scalatore danese e la ciclista del Team SD Worx hanno vinto l'ambito premio organizzato dal quotidiano Vélo Magazine. Tadej Pogačar torna a casa a mani vuote
Nella serata di ieri si è tenuto l'evento di consegna del Vélo d'Or 2023. Si tratta di un ambito premio organizzato sin dal 1992 dal quotidiano francese Vélo Magazine, affiliato all'organizzatore del Tour de France (ASO) e della rivista transalpina L'Equipe. La giuria che assegna il prestigioso trofeo è composta da giornalisti europei che decretano quelli che, a loro parere, sono il miglior ciclista e la miglior ciclista dell'anno.
Vélo d'Or 2023, premiati Vingegaard e Vollering
Al maschile il Vélo d'Or è stato conquistato da Jonas Vingegaard, capace nel 2023 di vincere per il secondo anno consecutivo il Tour de France. Non solo, perché il danese è stato leader della classifica generale anche al Giro dei Paesi Baschi e al Critérium du Dauphiné ed è salito sul secondo gradino del podio alla Vuelta a España, alle spalle del compagno di squadra Sepp Kuss. Il classe 1996 ha ottenuto 142 punti, precedendo Mathieu van der Poel (133) e Tadej Pogačar (126).
Lotta serrata anche al femminile, con il Velo d'Oro 2023 conquistato da Demi Vollering con 171 punti. La neerlandese è stata autentica dominatrice di questa stagione, con il successo al Tour de France Femmes e il secondo posta alla Vuelta. Per lei anche Strade Bianche, Dwars door Vlaanderen, Amstel Gold Race, Freccia Vallone e Liegi-Bastogne-Liegi. Al secondo posto la belga Lotte Kopecky (139 punti) e terza Annemiek van Vleuten (99).
Vélo d'Or 2023, i vincitori degli altri premi
Per la prima volta, inoltre, sono stati premiati il miglior ciclista su strada francese (Trophée Bernard Hinault) vinto da Christophe Laporte e il miglior corridore transalpina in un'altra disciplina (Trophée Daniel Morelon) conquistato da Pauline Ferrand-Prévot. A questi si aggiungono il migliore e la migliore ciclista di classiche (Trophée Eddy Merckx), ottenuti rispettivamente da Mathieu van der Poel e Lotte Kopecky.
Premio onorario alla carriera, infine, per gli stessi Bernard Hinault ed Eddy Merckx.