Remco Evenepoel torna in maglia rossa ©Soudal Quick-Step-Wout Beel
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Remco scocciato ma soddisfatto: "Una bella vittoria, non pensavamo alla tappa"

Il belga conferma la sua forma eccellente vincendo al primo arrivo in salita. Piccolo incidente dopo il traguardo: "Ancora problemi di sicurezza, mi sono rotto". Thomas è lo sconfitto del giorno

28.08.2023 19:00

Le dichiarazioni dei protagonisti dopo la terza tappa della Vuelta a España, con il primo arrivo in salita ad Andorra. A vincere ad Arinsal è stato Remco Evenepoel, che è anche la nuova maglia rossa. Il belga dopo il traguardo è stato coinvolto in una caduta urtando una giornalista, procurandosi un taglio sul volto.

Remco Evenepoel: “Siamo stati pazienti, mi sono sentito molto bene nel finale”

“Una bella vittoria, ma c’è stato ancora qualcosa che non andava nella sicurezza, c’era troppa gente appena cinquanta metri dopo il traguardo. È già la terza volta di fila che succede, mi sono un po’ rotto ora. Il nostro piano era essere pazienti e attendere, è stato perfetto. Abbiamo preso davanti la discesa di Ordino, che è stata una buona scelta, poi mi sono sentito molto bene sulla salita finale e in una volata lunga ma molto buona, perciò sono molto contento della vittoria. Abbiamo deciso di andare per la tappa dopo aver ripreso la fuga, se fossero andati per noi sarebbe stata una buona cosa. Dopo averli ripresi, Klaas (Loedwyck, direttore sportivo) ci ha detto di concentrarci sulla vittoria, così ho deciso di provarci perché sentivo di avere ancora un buon punch nel finale, è andata molto bene. Purtroppo ora sono in maglia rossa (ride), me la godrò. È stata una bella vittoria qui ad Andorra, vincere a questa altitudine dimostra che la preparazione è stata molto buona. Ora sono pronto per le prossime tre settimane.”

Geraint Thomas: “Non avevo gambe, ma non mi arrendo”

“Oggi ero totalmente senza gambe, non c’è molto altro da dire. Mi sono sentito abbastanza bene tutto il giorno, ma sulla salita finale non ne avevo abbastanza per spingere, e stare in coda al gruppo al gruppo a fare l’elastico non è una bella posizione in cui essere; è stata una giornata da dimenticare. I soliti sospetti erano tutti lì davanti e molto forti, come previsto: quando è partita la fuga con Caruso sapevamo che avrebbero tirato per riprenderlo o comunque tenerlo a tiro, poi c’è stato un gran ritmo sulla salita finale, ma io proprio non avevo. La prima tappa di montagna è arrivata presto, ma ci sono almeno altre sedici tappe molto dure. Di certo non penso di arrendermi, continueremo a lottare”.

Sepp Kuss: “Volevo testare gli altri con quell'attacco”

“Per me era un po’ la corsa di casa, anche la partenza da Súria è un’altra zona in cui mi alleno spesso. Sentire il pubblico qui ad Andorra urlare il mio nome è stato incredibile; non importa come ci si sente, si riesce sempre a dare qualcosa in più con questo tifo, è stato bello. Il mio attacco è stato più che altro per testare gli altri, il gruppo era ancora numeroso e volevo costringerli a tirare. Mi sentivo abbastanza in quel momento per provare qualcosa, tentare non fa mai male. Sapevamo che Remco sarebbe stato molto forte e già in forma dopo i Mondiali, ma è un bene che Jonas sia già lì davanti e anche Primož dopo la caduta di ieri”.

 
Eduardo Sepúlveda: “Vedremo se puntare alla pois nei prossimi giorni”

“L’idea oggi era essere in fuga. Vivo qui, per cui conosco le strade ed ero molto motivato. Purtroppo per la fuga abbiamo avuto vento contrario tutto il giorno, e in più nell’ultima discesa ho forato la ruota davanti e l’ammiraglia non c’era, per cui mi sono staccato dal primo gruppo. Non ne sono felice, ma continuerò a provarci nei prossimi giorni. Vedremo più avanti cosa fare per la maglia a pois, oggi ero davanti e ho preso i punti. Di sicuro nei prossimi giorni cercherò di essere in più fughe possibili, e se sarò davanti cercherò di fare punti ai gran premi della montagna”.

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