UAE Tour, Philipsen pelo sullo stomaco e vittoria, Bennett-Viviani sul podio, Groenewegen contesta
La corsa d'esordio stagionale del numero uno mondiale, Tadej Pogacar, è iniziata oggi con una volata da coltello tra i denti vinta da Jasper Philipsen, persa da Sam Bennett, contestata da Dylan Groenewegen e disputata da gran parte del meglio del velocismo mondiale. Quanto al fuoriclasse sloveno, che già lo scorso anno partì dagli Emirati (e vinse la corsa), lo rivedremo più avanti nei prossimi giorni, per il momento si è limitato a sgambettare serenamente per tutta la tappa. Per ripetersi dovrà piegare tra gli altri Adam Yates, João Almeida, Tom Dumoulin, Aleksandr Vlasov, Romain Bardet, e mettiamoci pure il fresco vincitore del Tour of Oman, Jan Hirt: la battaglia si svilupperà tutta tra la breve crono di martedì e il classico arrivo in salita di Jebel Jais mercoledì (prima del gran finale salendo verso Jebel Hafeet sabato), ma avremo tempo per parlarne.
Torniamo a oggi. Partenza e arrivo a Madinat Zayed per la prima tappa del quarto UAE Tour. 184 km pianeggianti nel deserto, fuga di 5 uomini partita al km 1 e la corsa è tutta qui. Luca Rastelli e Alessandro Tonelli (Bardiani-CSF), Pavel Kochetkov e Dmitry Strakhov (Gazprom-RusVelo) e Xandres Vervloesem (Lotto Soudal) hanno raggiunto subito il vantaggio massimo, 4'20" al km 12, poi sono stati riportati dal gruppo sui 3' di margine e lì sono stati grossomodo tenuti per cento chilometri, prima che l'azione andasse verso naturale esaurimento: per primo si è staccato Strakhov, causa foratura, ai -58, quindi ai -22 anche gli altri sono stati raggiunti.
La volata non è stata monopolizzata da un treno in particolare ma da un faccia a faccia diretto tra tutti i protagonisti su un rettilineo d'arrivo che ha visto movimenti convulsi, qualche sbandata, adrenalina a mille. A vincere, uscito sul lato destro della strada dopo aver fatto a spallate con Mark Cavendish (Quick-Step Alpha Vinyl) poi rimbalzato fuori dai 10, è stato Jasper Philipsen (Alpecin-Fenix), che a 30 metri dalla linea d'arrivo ha pure chiuso alla transenna Dylan Groenewegen (BikeExchange-Jayco), il quale non ha mancato di lamentarsi visibilmente col belga.
Al centro della strada, lanciato da Shane Archbold, è uscito Sam Bennett (Bora-Hansgrohe) che però non è riuscito a superare Philipsen, e si accontenta del secondo posto; al terzo Elia Viviani (INEOS Grenadiers) in grande rimonta, quindi Groenewegen, Emils Liepins (Trek-Segafredo), Arnaud Démare (Groupama-FDJ), Max Kanter (Movistar), Olav Kooij (Jumbo-Visma), Tom Devriendt (Intermarché-Wanty) e Pascal Ackermann (UAE), abbastanza deludente - quest'ultimo - nello spegnersi ai 50 metri quando era ancora accanto a Bennett.
La classifica tiene conto pure degli abbuoni dei fuggitivi, quindi diventa: Philipsen primo con 4" su Bennett e Strakhov, 6" su Viviani e Tonelli, 8" su Vervloesem, 10" su Groenewegen, Liepins, Démare, Kanter e tutti gli altri. Domani la seconda tappa si svolgerà tutta ad Abu Dhabi, partenza dall'isola di Al Hudayriat, arrivo all'Abu Dhabi Breakwater, 176 km ancor più pianeggianti di quelli odierni: alta velocità in vista della volata delle rivincite subito servita al gruppo dei velocisti.