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Alexander Kristoff si rimette al centro della scena: vince ad Almería su Bouhanni e Nizzolo

13.02.2022 17:54

A 34 anni si può ancora ricominciare una carriera, e Alexander Kristoff lo dimostra: passato all'ambiziosa Intermarché-Wanty dopo un quadriennio non particolarmente esaltante in UAE Emirates, il norvegese si sta dimostrando brillante sin dalle prime uscite stagionali. L'abbiamo visto piazzarsi più volte alla Valenciana nei giorni scorsi, oggi gli abbiamo visto alzare le braccia al cielo dopo la volata di gruppo che ha deciso la Clásica de Almería. Una volata presa in testa e portata fino all'arrivo, come nei giorni migliori. E non conta che fossero presenti non tantissimi dei top sprinter internazionali: Kristoff non sarà chiamato a misurarsi nelle volate di gruppo dei grandi giri (o perlomeno non è quello il core business della casa); ma vedergli ritrovare un'attitudine da vincente fa ben sperare in chiave classiche: sarà lì che il norvegese potrà dimostrare se davvero ha ritrovato il passo degli anni migliori.

La 35esima Clásica de Almería constava di 188 km da El Ejido a Roquetas de Mar, percorso di litorale con incursioni interne alla ricerca di salite nella prima metà del tracciato. La fuga del giorno è partita nei primi chilometri con Lukas Pöstlberger (Bora-Hansgrohe), Gilles De Wilde (Sport Vlaanderen-Baloise) e Xabier Azparren (Euskaltel-Euskadi). I tre hanno subito guadagnato 4'30", poi si sono gestiti sull'Alto de Celín, cedendo un minutino, per poi riallungare e tornare a toccare i 4'30" di vantaggio ai -120. La TotalEnergies si è particolarmente impegnata in questo frangente, e il gap del gruppo è sceso nuovamente a 2'40" al km 100, al termine di un tratto frastagliatissimo e con tanta salita. Non appena la strada s'è facilitata, ecco che il trio di testa ha rimesso la barra sui 4'30".

Comunque più di questo il gruppo non ha concesso, e ciò era sintomatico delle intenzioni del plotone: la fuga sarebbe stata annullata, bisognava solo decidere quando e a deciderlo sarebbero stati appunto gli inseguitori. I quali sono andati a chiudere su Pöstlberger e Azparren a 18 km dalla fine (De Wilde si era già staccato in precedenza). Nel finale non è più successo niente fino alla volata (a parte un paio di cadute tra i -6 e i -4).

La Intermarché-Wanty ha pilotato molto bene la sua punta Alexander Kristoff. Il norvegese si è lanciato ai 150 metri e ha tenuto molto bene respingendo la rimonta di Nacer Bouhanni (Arkéa Samsic), che gli era uscito dalla ruota, del campione uscente Giacomo Nizzolo (Israel-Premier Tech) che era uscito al centro, e di Stanislaw Aniolkowski (Bingoal Pauwels Sauces WB) che veniva da più dietro. Secondo, terzo e quarto nell'ordine. A seguire si sono piazzati Sebastián Molano (UAE Emirates), Simone Consonni (Cofidis), Mawlijn Van den Berg (EF Education-EasyPost), Jules Hester (Vlaanderen), Vincenzo Albanese (Eolo-Kometa) e Max Kanter (Movistar).

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Giornalista in prova, ciclista mai sbocciato, musicista mancato, comunista disperato. Per il resto, tutto ok!