Tadej Pogačar e Rafał Majka si abbracciano al termine di una gara © News 18
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Majka: "Forse Pogačar vorrà correre Tour, Giro e Vuelta"

Il corridore polacco dell'UAE Team Emirates ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito agli obiettivi della squadra per la prossima stagione, ipotizzando uno scenario davvero suggestivo

16.10.2023 10:20

Nel corso di questa stagione l'UAE Team Emirates non è riuscito a conquistare nessun Grande Giro. La scena, come noto, è stata monopolizzata dalla Jumbo-Visma, che ha vinto il Giro d'Italia con Primož Roglič, il Tour de France con Jonas Vingegaard e la Vuelta a España con Sepp Kuss, lasciando solamente le briciole alle avversarie principali.

L'obiettivo per il 2024, per la società emiratina, dovrà essere proprio quello di contrastare il potere mostrato dai gialloneri, tentando di conquistare almeno uno dei tre Grand Tour. Di questo aspetto ne ha parlato uno dei luogotenenti principali di Tadej Pogačar, Rafał Majka, in una breve ma interessante intervista concessa ai microfoni di GCN a pochi minuti dalla partenza della Veneto Classic.

Da quando Roglič ha cambiato squadra, c'è un'avversaria in più ed è anche meglio. Non si tratta solo di noi e della Jumbo-Visma, ma forse ora anche della Bora-Hansgrohe. È interessante correre con questi ragazzi. Sarebbe bello se potessimo vincere uno dei Grandi Giri, ma la prossima stagione cambieremo la situazione". 

Alla domanda se la delusione di quest'anno possa essere utilizzata nella prossima stagione come spinta per poter vincere qualcosa in più, il polacco ha risposto: "È il ciclismo, sappiamo che è difficile vincere. L'anno prossimo proveremo a vincere un Grand Tour”. 

A Majka, poi, è stato chiesto quali siano i programmi dell'UAE Team Emirates per la prossima stagione, e in modo particolare su quale Grande Giro vorrà puntare il compagno di squadra Tadej Pogačar: “Non lo so, devi chiedere a Tadej. Forse vorrà fare tutti e tre i Grandi Giri. Il percorso del Giro non l'ho guardato, ma qualcuno in realtà dice che è molto carino con tante prove a cronometro. Certo, penso che ci siano sei o sette tappe davvero difficili. Dovrebbe essere bello”. 

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