Roger Adrià vince il Grand Prix de Wallonie 2024 © SprintCycling
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Alla scoperta di Roger Adrià, corridore catalano tuttofare

La carriera del 26enne ciclista catalano passa dalle volate in solitaria con la Kern Pharma, alle vittorie di squadra con la Red Bull-Bora-Hansgrohe.

13.01.2025 17:08

"Voglio essere un ciclista che vince le gare", furono le parole di Roger Adrià nel 2020, in un video sul canale YouTube del team della Kern Pharma. Da allora ne è passato di tempo e con gli anni sono cambiate le mire del ciclista catalano, ma non la sua ambizione.

Nato nel 1998 a Sant Cugat del Vallès, località che si trova a pochi chilometri di distanza da Barcellona, Roger Adrià corre attualmente come ciclista professionista per la Red Bull-Bora-Hansgrohe. A differenza di altri suoi colleghi, la sua carriera da ciclista è iniziata dopo una rinuncia, ovvero in seguito a degli infortuni che lo costrinsero ad abbandonare la carriera calcistica nelle fila del RCD Espanyol. 

Da quel momento in avanti Adrià decise di puntare sul ciclismo. Nella prima stagione juniores ha indossato la maglia del Club Ciclistico Mollet, per poi passare nel 2016 al Club Ciclistico Oscense Huesca La Magia, con cui ottenne la sua prima vittoria stagionale ad Alsasua (Navarra), nel 57° Trofeu Ramos. 

Le sue prestazioni attirarono in poco tempo l’attenzione della Kern Pharma, che si assicurò lo scalatore catalano nel 2017. In un paio di anni, vinse con la Lizarte la Coppa di Spagna Under 23 nel 2019, oltre a brillare in diverse occasioni, come nel Campionato spagnolo a cronometro U23, dove è stato secondo nel 2018.

La sua carriera da scalatore prima e dopo la tappa di Burgos

Dopo aver debuttato con la Kern Pharma tra i professionisti nella Challenge de Mallorca il 30 gennaio del 2020, in patria si iniziò a parlare del corridore catalano. Ma le aspettative sul suo conto accrebbero in maniera smisurata solamente in seguito alla terza tappa della Vuelta a Burgos condotta da Adrià per lunghi tratti. Nonostante alla fine terminò la gara in 13esima posizione, da quel momento gli esperti videro in lui grandi qualità e incominciarono a sbilanciarsi etichettandolo come il nuovo Remco Evenepoel.

Quella prestazione lo portò di fatto ad essere considerato una delle promesse del ciclismo spagnolo, chiamato a scrivere in futuro la storia. “Un corridore speciale, ha qualità enormi. È sempre disposto ad attaccare, ad andare avanti e a dare il massimo e molte volte quello stesso desiderio è ciò che lo fa superare”, dichiarò al Mundo Deportivo Pablo Urtasun, suo direttore sportivo alla Kern Pharma.

Roger Adrià con la maglia dell' Equipo Kern Pharma
Roger Adrià con la maglia dell' Equipo Kern Pharma

 

Tuttavia il dirigente della squadra maschile spagnola di ciclismo su strada proseguì avvertendo: "Dobbiamo mantenerlo al suo posto, controllarlo, l'ambizione è sempre buona, ma non lasciamoci sopraffare, voler fare tutto molto velocemente a volte non è la strada giusta", concluse Urtasun.

Un monito, quello di Urtasan, che i fatti hanno poi confermato . Nel tempo, le aspettative intorno a Adrià furono parzialmente disattese, dato che l’atleta non è mai riuscito ad esprimere appieno quel potenziale su cui si scommetteva in patria. Sebbene lo scalatore catalano avesse qualità vincenti, raramente si è finiti a parlare di lui alla fine di una corsa, se non nel 2022 al termine della tappa della Route d’Occitanie, quando ottenne la sua prima vittoria tra i professionisti.

L'approdo alla Red Bull-Bora-Hansgrohe e la sua nuova carriera da gregario

Le buone prestazioni durante il trittico delle Ardenne attirano nel 2024 l’attenzione della Red Bull-Bora-Hansgrohe, la quale ritenne che il potenziale di Adrià non fosse stato ancora espresso appieno. Questa mancata consacrazione dipendeva dal fatto che il ruolo del ciclista catalano non era quello di scalatore ma di gregario. Così il 26enne catalano è stato convinto dalla squadra tedesca ad abbandonare il suo vecchio ruolo di corridore specializzato nelle tappe in salita, per mettersi al servizio dello sloveno Primož Roglič.

Questo veloce adattamento ad un ruolo tanto diverso rispetto a quello a cui era abituato, gli ha permesso così di fare un salto di qualità nella sua carriera professionale con un team di livello internazionale. Un cambiamento premiato dalla vittoria al Gran Premio della Vallonia 2024 e l'undicesimo posto al Campionato del Mondo in linea di Zurigo, che hanno dato fiducia al corridore catalano e lo hanno ripagato degli sforzi fatti nel cambio della squadra e del ruolo.

Roger Adrià con la maglia del team Red Bull-Bora-Hansgrohe
Roger Adrià con la maglia del team Red Bull-Bora-Hansgrohe

Roger Adrià ha pertanto ancora molto da dimostrare. Egli sta però facendo vedere di essere un ciclista versatile, ossia un profilo di corridore che non abbonda nel ciclismo internazionale. Prendiamo perciò nota di questa realtà del ciclismo spagnolo, poiché ci sono tutte le condizioni per poter sostenere che il 2025 sarà il suo anno. 

Almeno è quanto lui si aspetta, come riportato recentemente dal quotidiano spagnolo Marca: “Mi piacerebbe poter avere le mie opportunità nelle gare di un giorno, che penso siano quelle dove ottengo il mio miglior livello. Poi – ha continuato -  penso anche che, visto che sono stato alla Vuelta, potrò essere un uomo squadra nei grandi giri”.

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