UAE Tour, nell'apertura sfreccia Ackermann. Nei 10 Dainese, Mareczko e Vendrame
La seconda edizione dell'UAE Tour è partita con la "banale" Dubai-Dubai di 148 km, piatta come un fuso. La tappa è stata caratterizzata da una fuga a quattro "a coppie", dato che a comporla sono stati due esponenti per ciascuna delle Professional invitate: la Gazprom-RusVelo ha mandato in avanscoperta Nikolay Cherkasov e Cristian Scaroni, la Vini Zabù KTM ha risposto con i neoprofessionisti Veljko Stojnic e Leonardo Tortomasi.
Il margine massimo concesso è stato di poco superiore ai 3', con le formazioni dei velocisti che hanno controllato senza il minimo patema. A circa 35 km dal termine, quando il gap è attorno al minuto, il bresciano Scaroni preferisce rialzarsi e attendere il plotone, venendo imitato poco dopo da Stojnic. L'avventura di Cherkasov e Tortomasi dura sino ai meno 14 km, momento in cui il gruppo si riporta su di loro.
Deceuninck-Quick Step e Team Jumbo-Visma sono le squadre maggiormente impegnate a tenere alto il passo nell'avvicinamento verso il traguardo; si sommano poi altre formazioni come NTT Pro Cycling e Groupama-FDJ, ma sono i soliti belgi ad impostare la volata con il trittico di campioni nazionali. Lavora bene anche la Mitchelton-Scott che con Kaden Groves lancia alla perfezione Luka Mezgec; lo sloveno parte bene, ma nulla può con gli specialisti assoluti della disciplina.
Sulla sua destra, come un treno, esce Pascal Ackermann; il tedesco della Bora Hansgrohe va a vincere, centrando il secondo successo stagionale dopo quello ottenuto sette giorni fa ad Almería. Seconda piazza per l'australiano Caleb Ewan (Lotto Soudal), terza per il sempre più convincente francese Rudy Barbier (Israel Start-Up Nation).
Quarta piazza per il neerlandese Dylan Groenewegen (Team Jumbo-Visma), partito lontanissimo e autore di una gran rimonta, ma non sufficiente per metterlo in lizza per il bersaglio grosso. Quinto il già citato Luka Mezgec (Mitchelton-Scott) mentre buon sesto il migliore degli italiani, il neopro' Alberto Dainese (Team Sunweb), che anticipa Jakub Mareczko (CCC Team), il tedesco Max Walscheid (NTT Pro Cycling Team), lo spagnolo José Joaquín Rojas (Movistar Team) e Andrea Vendrame (AG2R La Mondiale); da segnalare un Fernando Gaviria intruppato e arrabbiatosi per un presunto danneggiamento.
Domani la musica cambia radicalmente con la frazione più interessante della settimana emiratina: si parte da Hatta e dopo 168 km di tutt'altro che banale saliscendi si giunge sull'abituale muro di Hatta Dam, con la consueta rampa finale di circa 350 metri con punte al 17%.