Longo Borghini lancia la sfida a Van Vleuten
Al Giro Donne Annemiek fa ancora la differenza in salita, ma ELB la segue alla grande e si impone allo sprint. Ottima Ewers, seconda dopo una lunga fuga. Prima vittoria in assoluto per la Lidl-Trek.
Quello che fino a qualche tempo fa era uno dei principale ostacoli tra Elisa Longo Borghini e alcune delle vittorie più prestigiose nelle principali corse del calendario, ora è diventata la chiave per due successi di enorme importanza nell'arco di una settimana. Dopo il campionato italiano di Comano Terme, ELB in maglia tricolore si prende anche una tappa del Giro Donne in volata ristretta. Lo spunto veloce è decisamente migliorato negli anni, così come l'esperienza e il colpo d'occhio per cogliere sempre l'attimo giusto. E come spesso accade, vittoria chiama vittoria, perché aumenta anche la fiducia nelle proprie capacità e la consapevolezza di poter gestire lo sforzo per tenersi qualcosa per il finale. Oltre allo sprint, anche la tenuta in salita sulla progressione di Annemiek van Vleuten, che anche oggi ha provato a fare la differenza, è un ottimo segnale sullo stato di forma di Longo Borghini in vista delle tappe decisive di questo Giro e al resto della stagione per l'atleta di riferimento del movimento italiano.
Giro Donne 2023, la cronaca della terza tappa
Il Giro Donne riparte da Fidenza verso Borgo Val di Taro in una tappa dall’esito molto incerto. Ci sono tre salite categorizzate nella seconda metà di tappa, tutte piuttosto pedalabili, ma sostanzialmente non c’è un metro di pianura fino agli ultimi 10 chilometri di falsopiano in leggera discesa.
La fuga si forma dopo circa 40 chilometri ed è composta Silvia Zanardi (Bepink), che già era in un tentativo precedente, Ilse Pluimers (AG Insurance-Soudal Quick-Step) e Amalie Dideriksen (Uno-X Pro Cycling). La presenza di Dideriksen e Zanardi, rispettivamente nona e decima nella volata di ieri, fa pensare che molte squadre abbiano scartato a priori l’ipotesi di un arrivo a ranghi compatti, visto che il finale sembra molto difficile da controllare. Al primo Gpm di Bardi passa per prima Pluimers, mentre in gruppo Fem Van Empel prende 3 punti e si avvicina a Marta Cavalli (13-9 per l'italiana). La successiva salita categorizzata, il Passo Montevacà, è ufficialmente di soli 1.5 chilometri, ma nel mezzo è un continuo saliscendi dove cercate di portare via un gruppetto. In fuga Pluimers rimane da sola, mentre in gruppo ci sono diversi scatti: ci prova prima Anouska Koster e poi Neve Bradbury, ma la Sd Worx controlla con Blanka Vas, perché Lorena Wiebes sembra molto brillante. In questa fase abbastanza nervosa c'è anche una caduta che coinvolge la maglia rosa Annemiek van Vleuten, Gaia Realini ed Elisa Longo Borghini, ma senza particolari conseguenze. Anche la EF è particolarmente attiva, con Veronica Ewers che riesce ad andarsene da sola ai -33. La statunitense, che rappresenta una minaccia per la classifica generale, essendo al nono posto a 55" da Van Vleuten, raggiunge e stacca Pluimers e arriva al gpm da testa della corsa e da maglia rosa virtuale, perché la Movistar ci mette un po' ad organizzarsi e il distacco si dilata oltre il minuto.
Subito dopo lo scollinamento, Silvia Persico prova a tuffarsi all'inseguimento in una discesa in cui si può fare grande velocità, ma non riesce a fare la differenza. Sull'ultima salita di Strela, AVV decide di provare a togliere le castagne dal fuoco in prima persona: Longo Borghini è l'unica che riesce a rispondere in prima persona al forcing della maglia rosa, mentre Mavi García va in difficoltà dopo aver cercato di rientrare da sola. Ai -15 Van Vleuten riprende Ewers e continua a spingere, sempre con Longo Borghini a ruota. Le tre al comando scollinano con circa 40" di margine su un gruppo ancora abbastanza folto, in cui ci sono clienti scomode Chloé Dygert, Marianne Vos e soprattutto Lorena Wiebes.
Ci sono quindi diverse squadre interessate a chiudere, sia per la tappa che per la classifica generale, ma a 7 chilometri dall'arrivo il vantaggio delle tre al comando raggiunge il minuto. Si decide tutto in volata ristretta: Van Vleuten controlla dalla testa per tutto l'ultimo chilometro fino al rettilineo finale, ma è Elisa Longo Borghini a spuntarla negli ultimi metri, con AVV battuta anche da Ewers. Quarantesima vittoria in carriera per la campionessa italiana, la seconda al Giro Donne dopo quello del 2018 a San Marco la Catola, e prima vittoria in assoluto tra maschile e femminile per la Lidl-Trek dopo il cambio di sponsor.
Grazie agli abbuoni e ai 40 secondi guadagnati sul gruppo regolato da Wiebes, Longo Borghini e Ewers si portano al secondo e terzo posto in classifica generale, rispettivamente a 49 e 53 secondi da Van Vleuten, che consolida comunque il suo vantaggio sulle altre, a cominciare dalle Fdj Suez, le principali sconfitte di giornata. Domani ci sarà ancora il terreno per fare selezione, sia sul Passo del Lupo (9.8 chilometri all'8.6%) nei primi chilometri, che sull'arrivo di Ceres, primo in salita di questa edizione.